28 febbraio 2024, Milano – L’iter legislativo sulla Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CS3D) è stato bloccato oggi, dopo che non si è raggiunta la maggioranza qualificata per l'approvazione dell'accordo. Questo dopo che lo scorso 12 febbraio il voto era stato rimandato per un rischio di astensione. Per il Global Compact delle Nazioni Unite, la più grande iniziativa di sostenibilità d’impresa al mondo, questo mancato accordo rappresenta un’occasione persa per l’Unione europea, che aveva la possibilità di dare impulso alle azioni di sostenibilità messe in campo dal settore privato attraverso un quadro legislativo chiaro e implementabile.

“La direttiva CS3D ci darebbe l’opportunità storica di fornire uno strumento concreto per limitare gli impatti negativi sull’ambiente e sui diritti umani, ha dichiarato Daniela Bernacchi, Executive Director dell’UN Global Compact Network Italia (UNGCN). Riteniamo che le sole misure volontarie non siano sufficienti a responsabilizzare le imprese, ma vadano accompagnate da un contesto normativo allineato con i principi guida al livello internazionale”.

“Auspichiamo che il dibattito comunitario sulla direttiva possa riprendere al più presto. Gli obiettivi fissati da Agenda 2030 si avvicinano a passi enormi e la strada da percorrere è ancora lunghissima: diventa quindi assolutamente prioritario dotare l’Europa di un provvedimento che aiuti tutte le aziende a sviluppare un percorso virtuoso di sostenibilità” ha concluso Bernacchi.

 

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