In data 17 aprile 2025, i Membri Fondatori dello UN Global Compact Network Italia si sono riuniti per eleggere il nuovo Consiglio Direttivo che guiderà la rete locale del Global Compact delle Nazioni Unite per il prossimo triennio.
Filippo Bettini è il nuovo Presidente della Fondazione. Il Sustainability Senior Advisor di Pirelli & C. succede a Marco Frey, che lascia la guida del Network dopo oltre dieci anni di impegno ed attività.
Sia che siate imprese esperte e certificate sulla parità di genere, sia che stiate muovendo i primi passi in termini di Diversity, Equity & Inclusion, l’Acceleratore Target Gender Equality può fornirvi le conoscenze e le competenze necessarie per accelerare i vostri progressi in materia di parità di genere all’interno delle vostre aziende.
Con un percorso di formazione di 6 mesi dedicato agli aderenti Global Compact - che per questa edizione il Network italiano implementerà a partire da luglio 2025, in collaborazione con UN Women, negli ultimi tre anni, l’Accelerator TGE ha già aiutato oltre 100 imprese italiane a fissare, raggiungere e misurare obiettivi ambiziosi in linea con i Women’s Empowerment Principles (WEPs) e gli standard internazionali.
I lavori di costruzione della nuova sede di Gruppo CAP – nella periferia milanese della Barona, a vocazione fortemente popolare – ponevano il rischio di impatti negativi sulla comunità abitante del quartiere. Gruppo CAP ha trasformato questa sfida in un’opportunità, grazie al “Progetto Quartiere”: un percorso pluriennale avviato nel 2019 e tuttora in corso, di conoscenza, coinvolgimento attivazione degli stakeholder locali. Così, il nuovo headquarter è diventato uno spazio d’incontro, fisico e concettuale, aperto a tutte e tutti.
A presentare nel dettaglio il progetto è Matteo Colle, Direttore Relazioni esterne e Sostenibilità di Gruppo CAP.
Domani, giovedì 10 aprile 2025, si terrà a Roma il Business & SDGs High Level Meeting, la tavola rotonda di altissimo livello – promossa e organizzata dal Network italiano del Global Compact delle Nazioni Unite – che riunisce Presidenti e Amministratori Delegati di aziende italiane aderenti a United Nations Global Compact, attive in vari settori produttivi ed impegnate nel raggiungimento degli SDGs.
Il titolo dell’evento, “La transizione digitale a supporto della sostenibilità del business: rischi e opportunità”, racchiude il tema di questa decima edizione e ricorda che la digitalizzazione, per essere leva di sviluppo e progresso, deve essere profondamente legata alla sostenibilità, e proporre nuovi modi di fare business che non solo generino profitto, ma che apportino benefici sociali e ambientali, favorendo così la creazione di valore condiviso per la comunità.
Mercoledì 19 marzo si è tenuto, a Milano, il primo incontro in presenza del round italiano del Business & Human Rights Accelerator, il percorso di formazione della durata di 6 mesi - dedicato alle aziende aderenti all’UN Global Compact, per fornire conoscenze e competenze necessarie a integrare la tutela dei diritti umani e dei lavoratori nelle proprie strategie aziendali, con attenzione alle proprie operations e alla catena del valore. L’appuntamento è stato ospitato da Gruppo CAP, azienda Sponsor dell’edizione 2025 dell’Acceleratore.
L’incontro ha visto la partecipazione, in qualità di relatori, di referenti di alto livello delle realtà partner del Network Italiano nell’implementazione dell’acceleratore: Daniela Bernacchi, Executive Director di UNGCNI; Matteo Colle, Direttore Relazioni esterne e Sostenibilità di Gruppo CAP; Marta Pieri, Head of Private Sector Engagement di Oxfam Italia; Ana Perez Adroher, Business and Human Right Assistant di Oxfam Italia; e, Yulia Gershinkova, Technical Officer dell’ILO.
Sono aperte le candidature per l’edizione 2025 del Target Gender Equality Accelerator, un percorso di accelerazione di sei mesi, dedicato alle aziende aderenti all’UN Global Compact, in un’ottica di accrescimento dell’impatto sull’SDG 5 - Gender Equality dell’Agenda 2030 ONU.
Il programma, giunto alla sua IV edizione italiana, è stato pensato per aiutare le aziende a tradurre il loro impegno in materia di parità di genere in azioni concrete, che siano allineate alle migliori pratiche e standard internazionali.
Ora più che mai, promuovere l'uguaglianza di genere non è solo un imperativo morale, ma un’opportunità fondamentale per le aziende, per garantire resilienza, innovazione e crescita sostenibile; oltre 600 aziende partecipano ogni anno a livello globale, con un impatto su oltre 50 Paesi.
Apertura dei mercati finanziari dedicata alla parità di genere: a Milano la tradizionale cerimonia del suono della campanella.
Investire nella parità di genere all’interno delle imprese è innanzitutto un elemento strategico per migliorare le performance aziendali. È il messaggio lanciato dal Network italiano del Global Compact delle Nazioni Unite (UNGCN Italia) durante Ring the Bell for Gender Equality, l’annuale evento che si è svolto oggi alla Borsa di Milano. In questa occasione, UNGCN Italia ha rilanciato la campagna globale Forward Faster – Gender Equality, per invitare le aziende a impegnarsi in azioni concrete per garantire la piena rappresentanza femminile nel mondo del lavoro e la parità salariale entro il 2030.
Martedì 26 Febbraio si è tenuto online il primo incontro del 2025 dell’Osservatorio D&I, organizzato dal Network italiano del Global Compact delle Nazioni Unite, con lo scopo di raccogliere le esperienze e le prospettive in ambito Diversity, Equity & Inclusion di grandi imprese italiane aderenti all’iniziativa onusiana.
Durante questo primo incontro – dedicato alla tematica “Age management: older workers e silver economy” – si è cercato di approfondire i trend e le policy aziendali che investono il tema della transizione generazionale e dell’invecchiamento della popolazione lavorativa. L’incontro ha visto il coinvolgimento di oltre 40 partecipanti da 29 imprese e realtà non-business e la partecipazione, in qualità di relatori, di Gianni Rosas, Direttore ILO, Ufficio per l’Italia e San Marino e di Marco Ronchi, Consulente per AIMS International Italia, che hanno fornito prospettive e raccomandazioni dal punto di vista delle convenzioni internazionali e della funzione Risorse Umane.
In occasione della Giornata Internazionale della Donna, UN Global Compact Network Italia, Borsa Italiana e Women in ETFs promuovono l’evento “International Women’s Day | Ring the Bell for Gender Equality - Closing the Gap: Accelerate action”, il cerimoniale organizzato annualmente da oltre 100 Borse in tutto il mondo, per dedicare l’apertura dei mercati finanziari al tema della Gender Equality.
L’evento si terrà il 7 Marzo a Milano presso la sede di Borsa Italiana. La partecipazione in presenza è strettamente su invito, ma il cerimoniale verrà trasmesso in diretta streaming aperta a tutti sul canale YouTube di UN Global Compact Network Italia
Ancora una volta, secondo la classifica dei rischi globali stilata dal World Economic Forum per il 2025, la crisi ambientale e gli eventi climatici estremi si assestano nelle prime posizioni.
In particolare - per quanto riguarda i rischi percepiti nel breve periodo - le sfide climatiche sono accompagnate dall’emergere di nuovi rischi quali l’escalation di conflitti armati e la disinformazione. Il 2025 sarà un anno cruciale per proseguire verso il raggiungimento dell’obiettivo Net-Zero, proiettandoci nel secondo quinquennio che dovrà nel 2030 portare a una riduzione significativa, almeno il 55%, delle emissioni climalteranti, come previsto dal pacchetto “FIT for 55” nel quadro della European Climate Law.
È in questo scenario che UN Global Compact Network Italia promuove la quarta edizione del Climate Ambition Accelerator: “Il mondo corre verso l'obiettivo Net-Zero. La tua azienda è pronta a far parte della transizione?” Il programma consiste in un percorso di formazione di 6 mesi ideato dal Global Compact delle Nazioni Unite, realizzato in stretta collaborazione con i Country Network e rivolto esclusivamente alle aziende aderenti all’iniziativa onusiana.
Ogni anno, migliaia di aziende in tutto il mondo celebrano la Giornata Internazionale della Donna, condividendo messaggi a sostegno dell’uguaglianza di genere, che troppo spesso però non si traducono poi in cambiamenti concreti nella vita quotidiana di donne e ragazze.
Nonostante i progressi degli ultimi decenni, sono oltre 125 milioni le donne e le ragazze nel mondo che continuano a subire discriminazioni di genere. Al ritmo attuale serviranno oltre 160 anni per raggiungere la parità di genere al livello economico, ma non possiamo aspettare così a lungo.
Promuovere l’uguaglianza di genere non solo è una questione di diritti fondamentali, ma anche la chiave per favorire la sostenibilità in azienda e accrescere le performance. Come può quindi il settore privato incentivare realmente l’empowerment femminile, non solo l'8 marzo, ma ogni singolo giorno dell'anno?
Sono 141 le aziende italiane che nel 2024 sono entrate a fare parte del Global Compact delle Nazioni Unite, la più grande iniziativa di sostenibilità d’impresa al mondo. Le imprese aderenti al Network italiano dell’iniziativa onusiana salgono così a 628, con una crescita di quasi il 30% rispetto al 2023. Tra i nuovi ingressi dell’anno appena concluso ci sono Chiesi Farmaceutici, Coesia, Davide Campari Milano, DLA Piper Italy, De’Longhi, Edizione, Esprinet, Iccrea Banca, Italia Trasporto Aereo, SICIM e TESYA.
Cari Partecipanti al Global Compact delle Nazioni Unite,
il 2025 presenta sfide sempre più complesse ma anche opportunità crescenti per le imprese sostenibili.
Lo scorso anno, più della metà dei cittadini al livello mondiale ha eletto una leadership politica, rimodellando il panorama economico globale, in particolare in termini di normative, commercio e investimenti. Le aziende si trovano ad operare in ambienti mutevoli e incerti, influenzati da riallineamenti geopolitici, pressioni economiche, progressi tecnologici ma scarsità di risorse. Inoltre, il multipolarismo politico, i conflitti, le crescenti disuguaglianze sociali e la crisi climatica hanno un impatto su tutti noi e sulle imprese, in qualsiasi parte del mondo.
Queste sfide sottolineano una verità importante: la sostenibilità non è più un optional, ma è diventata ormai essenziale per la resilienza, la competitività e il successo a lungo termine delle imprese. Questo cambiamento è evidente nel fatto che un numero sempre maggiore di aziende si sta impegnando in pratiche commerciali sostenibili e responsabili, partecipando al Global Compact delle Nazioni Unite.
UN Global Compact Network Italia è lieto di invitarvi al Welcome Meeting 2025, l’appuntamento annuale rivolto a tutti gli aderenti italiani al Global Compact delle Nazioni Unite.
L’incontro, che si terrà online - in modalità webinar - il prossimo 21 Gennaio, dalle ore 11.00 alle 12.00, sarà l’occasione per riflettere su come affrontare insieme le sfide del futuro e su come le aziende possano contribuire attivamente alla realizzazione di un modello di sviluppo economico sostenibile, inclusivo e responsabile.
Fornire uno strumento concreto alle aziende italiane che desiderano affrontare la misurazione delle azioni a tutela di Diversity, Equity & Inclusion in modo strategico, efficace e orientato all’impatto. È l’obiettivo del nuovo report “Come monitorare e misurare la Diversity, Equity & Inclusion: le Linee Guida dell’Osservatorio D&I di UN Global Compact Network Italia”, redatto dalla rete italiana del Global Compact delle Nazioni Unite – la più grande iniziativa di sostenibilità d’impresa al mondo.
Il documento è frutto della collaborazione con oltre 25 realtà business e non-business italiane, l’Ufficio per l’Italia dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), l’Associazione Italiana per la Direzione del Personale (AIDP) ed esperti del settore.
Lo scorso settembre, il report European Private Sector SDG Stocktake 2024 – realizzato dai Network europei di UN Global Compact – registrava come sette aziende europee su dieci già possedessero una conoscenza approfondita dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) fissati dall’Agenda 2030, e sei su dieci li integrassero all’interno della loro strategia aziendale, concentrandosi soprattutto su parità di genere, lavoro dignitoso e cambiamento climatico.
Per sensibilizzare i più giovani su una tematica ancora troppo poco conosciuta, come quella del benessere uditivo, e promuovere una cultura dell’ascolto responsabile, Amplifon ha lanciato la campagna “Listen Responsibly”, destinata a un pubblico di età compresa tra i 18 e i 35 anni. L’iniziativa si compone di diverse attività, tra cui incontri tematici nelle scuole – guidati da esperti del settore audio, come sound designer, musicisti, audioprotesisti e medici otorinolaringoiatri; lo sviluppo di un’app che permette di misurare la rumorosità ambientale e campagne di influencer marketing su TikTok e Spotify.
A presentare nel dettaglio il progetto sono Francesca Rambaudi, Investor Relations & Sustainability Senior Director di Amplifon e Dania Copertino, Global External Communication Manager.
Il 29 novembre 2024 si è tenuto, presso la Borsa di Milano, il primo evento organizzato da UN Global Compact Network Italia (UNGCNI) – con il supporto di Enel Group nel ruolo di Sponsor – volto ad approfondire il contributo del settore privato alla conservazione, alla valorizzazione e all’uso responsabile del capitale naturale (inteso come biodiversità e acqua).
Gli effetti del cambiamento climatico rischiano di mettere a dura prova la sopravvivenza di alcune specie di caffè e, quindi, l’intero settore produttivo, nonché la catena di commercio sui mercati globali. Gruppo Lavazza è fortemente impegnato, da oltre una decade, per la costruzione di una filiera che risponda ai principi di sviluppo sostenibile, con particolare attenzione alla tutela della biodiversità e degli ecosistemi. Questa ambizione, si declina concretamente spaziando dal coinvolgimento in attività di Ricerca e Sviluppo, all’implementazione di programmi a supporto delle comunità di coltivatori locali, nei Paesi produttori di caffè.
Veronica Rossi, Sustainability Senior Manager del Gruppo Lavazza, racconta la partecipazione dell’azienda al programma internazionale che ha consentito all’Ecuador di realizzare la sua prima produzione di caffè di alta qualità certificata “deforestation-free”.
Per affrontare con successo la transizione digitale l’Europa ha bisogno di formare 20 milioni di esperti ICT entro il 2030, di garantire che l’80% della popolazione abbia conoscenze di base in materia e assicurarsi che almeno il 75% delle imprese utilizzi l’Intelligenza Artificiale. L’importanza di investire nelle competenze digitali è il punto di partenza per dare vita a una trasformazione giusta, fondata sui valori dell’inclusione e del rispetto delle persone e dell’ambiente, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs). Sono questi i temi su cui istituzioni, imprese italiane e stakeholder si confrontano da oggi a Genova, durante l’Italian Business & SDGs Annual Forum, organizzato dal network italiano del Global Compact delle Nazioni Unite, la più ampia iniziativa di cittadinanza d’impresa a livello globale.