Si è svolto martedì 8 luglio il kick-off meeting della quarta edizione italiana del Target Gender Equality Accelerator, il percorso di formazione, della durata di sei mesi, sul tema della parità di genere, sviluppato dal Global Compact delle Nazioni Unite, con la collaborazione – per il primo anno – di UN Women. Il percorso è implementato a livello nazionale dal Network italiano, con il coordinamento di Stella Sigillò e il supporto dello sponsor A2A, Life Company attiva nel panorama nazionale nei settori della transizione energetica e dell'economia circolare.
L’obiettivo del programma è quello di supportare le imprese nell'intraprendere azioni significative in un’ottica di accrescimento dell’impatto – in termini di pari rappresentanza, partecipazione, retribuzione e leadership – del Goal 5 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, che mira a raggiungere l’uguaglianza di genere e l’empowerment di tutte le donne e ragazze, con particolare attenzione all’obiettivo 5.5.
Venticinque anni fa, circa 50 aziende pioniere hanno sottoscritto con le Nazioni Unite un “Patto Globale”, con lo scopo di allineare le proprie strategie verso la costruzione di un mondo più sostenibile, e di dare “un volto umano al mercato globale”.
Il 26 luglio del 2000, l'allora Segretario Generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, lanciò così operativamente l'UN Global Compact con una visione audace: far collaborare le imprese di tutto il mondo nella promozione dei diritti umani, degli standard lavorativi, della tutela dell'ambiente e della lotta alla corruzione. Questo è stato l'inizio di una partnership – in una prospettiva multi-stakeholder – forte e strategica tra imprese, Governi e società civile per creare un mercato globale più inclusivo ed etico.
Il settore privato italiano mostra segnali positivi in tema di sostenibilità sociale, ma resta ancora molta strada da percorrere per generare un cambiamento sistemico e duraturo. È questo il messaggio che UN Global Compact Network Italia (UNGCN Italia) rilancia oggi a due anni dalla pubblicazione del Manifesto Imprese per le Persone e la Società, un appello rivolto alle imprese italiane per rafforzare il proprio impegno nella dimensione sociale della sostenibilità in azienda, lungo le catene di fornitura e nelle comunità di appartenenza.
Secondo i dati 2024 della Communication on Progress, la rendicontazione annuale richiesta alle aziende aderenti a UNGCN, l’87% delle imprese italiane che fanno parte dell’iniziativa onusiana ha adottato policy sull’aspetto dei diritti umani, una percentuale leggermente più alta della media europea, che si attesta all’86%. Sono in particolare le grandi imprese a mostrare un forte impegno su questo fronte (il 98% delle associate a UNGCN), ma anche le PMI evidenziano una significativa attenzione al tema, con il 79% del totale.
A meno di cinque anni dal 2030, anno indicato per il raggiungimento dell’Agenda 2030, il mondo è in ritardo nel percorso di avanzamento dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e dei 169 target. L’umanità si trova ad affrontare sfide geopolitiche, economiche e ambientali senza precedenti, che stanno ridefinendo il ruolo delle imprese e il perimetro del loro impegno per la sostenibilità dal punto di vista ambientale, sociale, economico e di governance.
La consapevolezza delle imprese rispetto alle loro responsabilità e al ruolo determinante che sono chiamate a giocare in quest’ambito, ha conosciuto una crescita esponenziale.
Il Consiglio Direttivo riunitosi lo scorso 11 giugno, ha nominato Barbara Terenghi, già Sustainability & CEO's Office Director di Edison, Vicepresidente della Fondazione.
Terenghi affiancherà, quindi, alla guida di UNGCN Italia il Presidente Filippo Bettini, Sustainability Senior Advisor di Pirelli & C., e la Vicepresidente Elena Semenzin, Associate Professor of Environmental Chemistry presso l’Università Ca’ Foscari.
A distanza di circa due mesi dal rinnovo degli organi statutari e dall’avvio del mandato 2025-2028, la Fondazione rafforza ulteriormente la propria governance, che si articolerà in due vicepresidenze, con background diversi, complementari e sinergici: mondo accademico (Semenzin) e settore business (Terenghi).
Si è svolto lo scorso mercoledì, a Milano, presso la sede di Edison e in videoconferenza, il primo incontro della terza edizione del Tavolo di Lavoro Sustainable Procurement, promosso dall’UN Global Compact Network Italia. L’edizione 2025 del percorso, realizzata con il supporto di Edison come Sponsor e di ERM come Partner Tecnico, ha coinvolto 60 realtà aziendali – per la maggior parte grandi imprese – operanti in diversi settori industriali, tra cui personal goods, gas, water & multiutility, beverages e industrial transportation.
L’incontro è stato coordinato da Laura Capolongo e Valentina Dal Magro, rispettivamente Senior Manager, Programme & Institutional Relations, e Programme Officer SMEs & Supply Chain di UNGCN Italia. Hanno partecipato in qualità di relatori Irene Pietropaoli, Senior Fellow in Business & Human Rights e Director of the Human Rights Due Diligence Forum presso il British Institute of International and Comparative Law e Roberto Caranta, Full Professor, Department of Law, presso l’Università di Torino.
Le foreste sono ecosistemi complessi che ospitano numerose specie animali e vegetali, e per questo vanno protette. Attraverso il dialogo aperto e costruttivo con gli enti territoriali della Val Camonica, Fedabo ha maturato la consapevolezza di poter giocare un ruolo sussidiario nell’azione di contrasto al degrado e all’abbandono del patrimonio boschivo e forestale, e ha scelto di farlo coinvolgendo i propri clienti.
Così, nel 2021, l’azienda ha dato il via ad "Ecosistema Fedabo": un’iniziativa che nasce con l’obiettivo di compensare le emissioni di CO2 aziendali, e che evolve poi in un progetto di gestione sostenibile delle aree boschive della Val Camonica e della Val di Scalve, in Lombardia.
A presentare nel dettaglio il progetto è Katia Abondio, CEO di Fedabo.
Lo scorso giovedì si è svolto a Milano, presso la sede di Green Media Lab, il kick-off meeting della quarta edizione italiana del Climate Ambition Accelerator, il percorso formativo promosso da UN Global Compact Network Italia, con il supporto di Carbonsink/SouthPole. Il programma di accelerazione, della durata di 6 mesi, mira a fornire alle aziende aderenti all’iniziativa onusiana le conoscenze e competenze necessarie per elaborare piani concreti di riduzione delle emissioni climalteranti e definire obiettivi climatici Science Based.
L’edizione 2025 ha registrato l’adesione di 39 imprese, eterogenee per settore, dimensione e grado di maturità nel loro percorso verso la decarbonizzazione. Un segnale chiaro del crescente interesse che il mondo produttivo italiano continua a dimostrare verso la transizione climatica.
Dall’anonimizzazione dei curricula per ridurre i bias cognitivi nei processi di selezione alla sala riservata alla preghiera per chi aderisce ad altre confessioni religiose, fino all’uso dell’AI per facilitare i percorsi di inserimento di cittadini stranieri che parlano altre lingue. Ecco alcune delle strategie messe in atto dalle aziende di UN Global Compact Network Italia, la più grande iniziativa globale per la sostenibilità aziendale, che si sono riunite a Milano presso la Sala Reale della Stazione Centrale di Milano per discutere di “Multiculturalità e intercultura: la gestione della diversità culturale in azienda”, evento ospitato da Ferrovie dello Stato Italiane.
Il 2024 è stato il secondo anno in cui la Fondazione Global Compact Network Italia ha redatto e pubblicato il proprio Bilancio Sociale per condividere, con i suoi stakeholder, il lavoro svolto e il valore generato. Il documento fornisce informazioni dettagliate su vari aspetti della Fondazione come: la Value Proposition e la Mission della rete locale italiana, la struttura con cui ha voluto organizzarsi per raggiungere i propri obiettivi statutari, la descrizione delle iniziative e dei progetti speciali svolti durante l’anno, nonché un quadro della situazione economico-finanziaria.
Nelle varie sezioni del documento, si snoda il racconto della crescita vivace del Network - su molti fronti - e di un altro anno di impegno e attività al fianco di aziende e organizzazioni, nel cammino di promozione dei Dieci Principi dell’UN Global Compact, e verso il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
In data 17 aprile 2025, i Membri Fondatori dello UN Global Compact Network Italia si sono riuniti per eleggere il nuovo Consiglio Direttivo che guiderà la rete locale del Global Compact delle Nazioni Unite per il prossimo triennio.
Filippo Bettini è il nuovo Presidente della Fondazione. Il Sustainability Senior Advisor di Pirelli & C. succede a Marco Frey, che lascia la guida del Network dopo oltre dieci anni di impegno ed attività.
Sia che siate imprese esperte e certificate sulla parità di genere, sia che stiate muovendo i primi passi in termini di Diversity, Equity & Inclusion, l’Acceleratore Target Gender Equality può fornirvi le conoscenze e le competenze necessarie per accelerare i vostri progressi in materia di parità di genere all’interno delle vostre aziende.
Con un percorso di formazione di 6 mesi dedicato agli aderenti Global Compact - che per questa edizione il Network italiano implementerà a partire da luglio 2025, in collaborazione con UN Women, negli ultimi tre anni, l’Accelerator TGE ha già aiutato oltre 100 imprese italiane a fissare, raggiungere e misurare obiettivi ambiziosi in linea con i Women’s Empowerment Principles (WEPs) e gli standard internazionali.
I lavori di costruzione della nuova sede di Gruppo CAP – nella periferia milanese della Barona, a vocazione fortemente popolare – ponevano il rischio di impatti negativi sulla comunità abitante del quartiere. Gruppo CAP ha trasformato questa sfida in un’opportunità, grazie al “Progetto Quartiere”: un percorso pluriennale avviato nel 2019 e tuttora in corso, di conoscenza, coinvolgimento attivazione degli stakeholder locali. Così, il nuovo headquarter è diventato uno spazio d’incontro, fisico e concettuale, aperto a tutte e tutti.
A presentare nel dettaglio il progetto è Matteo Colle, Direttore Relazioni esterne e Sostenibilità di Gruppo CAP.
Domani, giovedì 10 aprile 2025, si terrà a Roma il Business & SDGs High Level Meeting, la tavola rotonda di altissimo livello – promossa e organizzata dal Network italiano del Global Compact delle Nazioni Unite – che riunisce Presidenti e Amministratori Delegati di aziende italiane aderenti a United Nations Global Compact, attive in vari settori produttivi ed impegnate nel raggiungimento degli SDGs.
Il titolo dell’evento, “La transizione digitale a supporto della sostenibilità del business: rischi e opportunità”, racchiude il tema di questa decima edizione e ricorda che la digitalizzazione, per essere leva di sviluppo e progresso, deve essere profondamente legata alla sostenibilità, e proporre nuovi modi di fare business che non solo generino profitto, ma che apportino benefici sociali e ambientali, favorendo così la creazione di valore condiviso per la comunità.
Mercoledì 19 marzo si è tenuto, a Milano, il primo incontro in presenza del round italiano del Business & Human Rights Accelerator, il percorso di formazione della durata di 6 mesi - dedicato alle aziende aderenti all’UN Global Compact, per fornire conoscenze e competenze necessarie a integrare la tutela dei diritti umani e dei lavoratori nelle proprie strategie aziendali, con attenzione alle proprie operations e alla catena del valore. L’appuntamento è stato ospitato da Gruppo CAP, azienda Sponsor dell’edizione 2025 dell’Acceleratore.
L’incontro ha visto la partecipazione, in qualità di relatori, di referenti di alto livello delle realtà partner del Network Italiano nell’implementazione dell’acceleratore: Daniela Bernacchi, Executive Director di UNGCNI; Matteo Colle, Direttore Relazioni esterne e Sostenibilità di Gruppo CAP; Marta Pieri, Head of Private Sector Engagement di Oxfam Italia; Ana Perez Adroher, Business and Human Right Assistant di Oxfam Italia; e, Yulia Gershinkova, Technical Officer dell’ILO.
Sono aperte le candidature per l’edizione 2025 del Target Gender Equality Accelerator, un percorso di accelerazione di sei mesi, dedicato alle aziende aderenti all’UN Global Compact, in un’ottica di accrescimento dell’impatto sull’SDG 5 - Gender Equality dell’Agenda 2030 ONU.
Il programma, giunto alla sua IV edizione italiana, è stato pensato per aiutare le aziende a tradurre il loro impegno in materia di parità di genere in azioni concrete, che siano allineate alle migliori pratiche e standard internazionali.
Ora più che mai, promuovere l'uguaglianza di genere non è solo un imperativo morale, ma un’opportunità fondamentale per le aziende, per garantire resilienza, innovazione e crescita sostenibile; oltre 600 aziende partecipano ogni anno a livello globale, con un impatto su oltre 50 Paesi.
Apertura dei mercati finanziari dedicata alla parità di genere: a Milano la tradizionale cerimonia del suono della campanella.
Investire nella parità di genere all’interno delle imprese è innanzitutto un elemento strategico per migliorare le performance aziendali. È il messaggio lanciato dal Network italiano del Global Compact delle Nazioni Unite (UNGCN Italia) durante Ring the Bell for Gender Equality, l’annuale evento che si è svolto oggi alla Borsa di Milano. In questa occasione, UNGCN Italia ha rilanciato la campagna globale Forward Faster – Gender Equality, per invitare le aziende a impegnarsi in azioni concrete per garantire la piena rappresentanza femminile nel mondo del lavoro e la parità salariale entro il 2030.
Martedì 26 Febbraio si è tenuto online il primo incontro del 2025 dell’Osservatorio D&I, organizzato dal Network italiano del Global Compact delle Nazioni Unite, con lo scopo di raccogliere le esperienze e le prospettive in ambito Diversity, Equity & Inclusion di grandi imprese italiane aderenti all’iniziativa onusiana.
Durante questo primo incontro – dedicato alla tematica “Age management: older workers e silver economy” – si è cercato di approfondire i trend e le policy aziendali che investono il tema della transizione generazionale e dell’invecchiamento della popolazione lavorativa. L’incontro ha visto il coinvolgimento di oltre 40 partecipanti da 29 imprese e realtà non-business e la partecipazione, in qualità di relatori, di Gianni Rosas, Direttore ILO, Ufficio per l’Italia e San Marino e di Marco Ronchi, Consulente per AIMS International Italia, che hanno fornito prospettive e raccomandazioni dal punto di vista delle convenzioni internazionali e della funzione Risorse Umane.
On the occasion of International Women's Day, UN Global Compact Network Italy, Borsa Italiana and Women in ETFs are promoting the event “International Women's Day | Ring the Bell for Gender Equality - Closing the Gap: Accelerate action,” the ceremonial event organized annually by more than 100 stock exchanges around the world to dedicate the opening of financial markets to the theme of Gender Equality.
The event will be held March 7 in Milan at the headquarters of Borsa Italiana. Attendance in person is strictly by invitation, but the ceremonial will be live streamed open to all on the UN Global Compact Network Italy YouTube channel.
Ancora una volta, secondo la classifica dei rischi globali stilata dal World Economic Forum per il 2025, la crisi ambientale e gli eventi climatici estremi si assestano nelle prime posizioni.
In particolare - per quanto riguarda i rischi percepiti nel breve periodo - le sfide climatiche sono accompagnate dall’emergere di nuovi rischi quali l’escalation di conflitti armati e la disinformazione. Il 2025 sarà un anno cruciale per proseguire verso il raggiungimento dell’obiettivo Net-Zero, proiettandoci nel secondo quinquennio che dovrà nel 2030 portare a una riduzione significativa, almeno il 55%, delle emissioni climalteranti, come previsto dal pacchetto “FIT for 55” nel quadro della European Climate Law.
È in questo scenario che UN Global Compact Network Italia promuove la quarta edizione del Climate Ambition Accelerator: “Il mondo corre verso l'obiettivo Net-Zero. La tua azienda è pronta a far parte della transizione?” Il programma consiste in un percorso di formazione di 6 mesi ideato dal Global Compact delle Nazioni Unite, realizzato in stretta collaborazione con i Country Network e rivolto esclusivamente alle aziende aderenti all’iniziativa onusiana.