Pur comprensibilmente ridotto in rapporto alle stringenti limitazioni della mobilità individuale, in tempi di emergenza coronavirus il servizio dei mezzi di trasporto collettivi ricopre comunque un ruolo sociale molto importante. La conferma nelle parole di Giuseppina Gualtieri, presidente e AD di Tper, la più grande azienda di trasporto pubblico dell’Emilia-Romagna: “Abbiamo accompagnato i provvedimenti regionali e governativi, già dai primi del febbraio scorso, adeguando i nostri servizi ad una nuova mission nel rispetto di esigenze mutate di colpo: garantire un servizio pubblico essenziale, ma esclusivamente dedicato a quella minoranza della popolazione che è legittimata a spostarsi per lavoro o per stretta necessità, un cambio di paradigma notevole che presuppone anche un impiego di risorse straordinario”.

Sul piano dell’igiene, i bus sono sottoposti a sanificazione ad ogni rientro in deposito, dove vengono arieggiati e puliti con prodotti specifici a base di cloro con particolare cura di tutte le superfici di maggior contatto. Per una maggior tutela del conducente, è stato interdetto l’accesso dalla porta anteriore del bus e creato un isolamento per il posto guida; sui mezzi sono state affisse le indicazioni del Ministero della Salute sui comportamenti da tenere per prevenire il contagio e sui canali informativi aggregate tutte le info utili aggiornate. E stato intrapreso un monitoraggio costante dei carichi per valutarne l’adeguatezza, continuando ad utilizzare autobus a maggiore capienza anche a fronte di un forte calo d’utenza per garantire il necessario distanziamento interpersonale. La scelta fatta, in accordo con la Regione e le Amministrazioni dei territori, è stata quella di continuare ad offrire un servizio superiore all’effettiva domanda.

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