UN Global Compact Network Italia pubblica la versione in italiano della Ricerca “L’impegno delle imprese italiane per il net-zero”, prodotta in collaborazione con IPSOS (Istituto di analisi e ricerche di mercato) e presentata per la prima volta al pubblico internazionale in occasione della COP28 di Dubai.
L’indagine è orientata a delineare lo stato dell’arte rispetto all’impegno e all’azione del settore privato italiano sui temi del cambiamento climatico e, in particolare, sul raggiungimento dell’obiettivo net-zero, evidenziando leve e barriere caratteristiche del tessuto imprenditoriale italiano. L’analisi approfondisce il fenomeno comparando le imprese aderenti all’UN Global Compact e quelle esterne all’iniziativa onusiana e sottolineando differenze relative alla dimensione aziendale e ai settori merceologici di appartenenza.
I «Science Based Target» mostrano alle aziende quanto e quanto velocemente hanno bisogno di ridurre le loro emissioni di gas serra (GHGs) per prevenire i peggiori effetti del cambiamento climatico. La loro adozione permette agli attori business di ottenere un vantaggio competitivo nella transizione verso un’economia Carbon Neutral, stimolando l’adozione di tecnologie e processi innovativi, una gestione efficace del rischio climatico, la fiducia degli investitori, dei clienti e lavoratori, delle comunità.
I «Science Based Target» sono obiettivi di riduzione delle emissioni GHGs la cui ambizione è in linea con il livello di decarbonizzazione richiesto per mantenere l'aumento della temperatura globale al di sotto dei 1.5°C, come stabilito dall'Accordo sul Clima di Parigi del 2015.
L'iniziativa Science Based Target è nata proprio con l’intento di guidare le aziende nella definizione di obiettivi ambiziosi di mitigazione del cambiamento climatico per garantire che la propria Climate Action sia in linea con gli obiettivi scientifici.
A partire dal mese di maggio 2024, UNGCN Italia lancerà la terza edizione italiana delClimate Ambition Accelerator, il percorso di formazione di 6 mesi ideato dal Global Compact delle Nazioni Unite, realizzato in stretta collaborazione con i Network locali e rivolto esclusivamente alle aziende aderenti all’iniziativa onusiana.
L’obiettivo del programma, implementato al livello nazionale grazie al supporto di Carbonsink, è di fornire alle organizzazioni business partecipanti le competenze necessarie per fissare obiettivi climatici che siano basati sulla scienza ed accelerare i progressi verso il raggiungimento di un’economia net-zero entro il 2050.
Il percorso di approfondimento “Climate Series”, promosso dall'UN Global Compact Network Italia in collaborazione con Carbonsink, prenderà avvio l’11 febbraio alle ore 11.00 con il primo webinar, rivolto sia agli aderenti all’UN Global Compact sia a realtà esterne interessate al tema.
L’appuntamento è pensato per esplorare il ruolo delle imprese nell’attuazione degli obiettivi fissati dall’Accordo di Parigi sul clima e dell’SDG 13 indicato dall’Agenda 2030, attraverso la riduzionedelle proprie emissioni dirette e indirette. Il cambiamento climatico e la conseguente distruzione degli ecosistemi, infatti, pongono il Pianeta di fronte al grande rischio di un collasso ambientale, con enormi conseguenze negative anche sulle società e sull’economia mondiale. Non c’è, quindi, più tempo da perdere per fermare il surriscaldamento globale e favorire sensibilmente la resilienza climatica.
Il focus del primo webinar sarà sulla Tassonomia e sul Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD) Reporting, importanti strumenti introdotti dall’Unione Europea per raggiungere gli obiettivi ambiziosi di riduzione delle emissioni di gas serra di almeno il 55% entro il 2030, migliorando la trasparenza e l’accountability del settore privato nel loro percorso sul clima.
Oltre a presentare i due strumenti, durante il web-meeting verranno presentati dei casi aziendali italiani di applicazione pratica particolarmente virtuosi.
È possibile registrarsi all’evento, cliccando su questo link
Per maggiori informazioni è possibile contattare Laura Capolongo,
As the world faces many economic, political and climate-related challenges, the upcoming United Nations Climate Change Conference (COP 27) is more important than ever. From higher food prices and fuel costs to a lack of financing and political cohesion to tackle these challenges, we find ourselves in a global bind.
COP 27 is about closing the gap between ambition and action. At this defining moment, the UN Global Compact, the world’s largest corporate sustainability initiative, aims to accelerate private sector action to prevent the worst impacts of the climate crisis.
Di fronte alle numerose sfide economiche, politiche e climatiche che il mondo sta affrontando, l’imminente Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (COP27) è più importante che mai. Dall’aumento dei prezzi di generi alimentari e carburante, all’insufficienza di finanziamenti e coesione politica necessari per affrontare queste criticità, siamo attualmente in una situazione di stallo.
La COP27 è l’occasione per colmare il divario tra Ambizione e Azione. In questo contesto, il Global Compact delle Nazioni Unite, l’iniziativa per la sostenibilità d’impresa più ampia al mondo, punta ad accelerare l’azione del settore privato per il contrasto al cambiamento climatico.
Solo un’impresa italiana su cinque dichiara di avere adottato un piano per contrastare il cambiamento climatico, il 17% ha fissato obiettivi di riduzione delle proprie emissioni di gas climalteranti. È quanto emerge dalla ricerca “L’impegno delle aziende italiane per il net-zero” realizzata da Ipsos e dal Network italiano del Global Compact delle Nazioni Unite (UNGC), la più grande iniziativa di sostenibilità d’impresa al mondo. La ricerca, con una prefazione del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, è stata presentata il 10 dicembre presso il Padiglione Italia di COP28 a Dubai.
“I dati della ricerca ci dicono che tra le aziende italiane c’è ancora molto da fare, il rapporto tra chi ha adottato un piano sul clima e chi non lo ha fatto è di uno a cinque, decisamente basso considerato il peso della nostra economia, ha dichiarato Marco Frey, Presidente UN Global Compact Network Italia. Il ruolo del settore privato è cruciale, ma è necessario sviluppare e implementare iniziative di supporto che possano guidare le imprese nell’ambizioso percorso verso il net-zero. Dobbiamo lavorare da un lato per consolidare e accelerare i progressi delle aziende virtuose e dall’altro per coinvolgere le imprese che non hanno ancora affrontato la questione climatica”.
La Fondazione Global Compact Italia è entrata a far parte della UNGC Action Platform “Pathways to Low-Carbon & Resilient Development”, lanciata nel marzo del 2017 dal Global Compact delle Nazioni Unite con la duplice finalità di offrire un’azione di supporto ai Piani Nazionali per l’Accordo sul Clima di Parigi e di promuovere, specificamente, l’avanzamento di 3 dei 17 Global Goalsdelle Nazioni Unite: SDG7 - Affordable & Clean Energy, SDG9 – Industry, Innovation & Infrastructure, SDG13 – Climate Action.
In occasione del lancio del Rapporto dell’Organizzazione Metereologica Mondiale (WMO) sullo Stato del Clima Globale nel 2021, il Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres ha delineato 5 azioni critiche prioritarie per accelerare la transizione verso le energie rinnovabili, da lui definite l’unico futuro possibile:
La Science Based Targets initiative ha pubblicato il terzo Report sui progressi "Scaling Corporate Climate Action Worldwide".
The Global Compact Italy Foundation has joined the UNGC Action Platform "Pathways to Low-Carbon & Resilient Development"which was launched in March 2017 by the United Nations Global Compact with the dual purpose of providing support to the National Plans for the Paris Climate Agreement and specifically to promote the advancement of 3 of the 17 UN Global Goals: SDG7 – Affordable & Clean Energy, SDG9 – Industry, Innovation & Infrastructure, SDG13 – Climate Action.