In occasione dell’High-Level Political Forum di New York, l’UN Global Compact Network Italia (UNGCN Italia) ha presentato il suo Position Paper sul tema della Governance Trasformativa. Il documento, realizzato con il supporto allargato di 54 aziende aderenti a UNGCN Italia, evidenzia le strategie innovative implementate dalle imprese per integrare la sostenibilità nelle proprie operation.

Le aziende italiane guardano sempre di più alla sostenibilità come a una priorità e ne riconoscono il ruolo cruciale al livello di competitività e di guida verso un cambiamento sociale, economico e ambientale, in linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Il Position Paper, intitolato "La Governance Trasformativa come driver di condotta responsabile per un business più etico, prospero e sostenibile", delinea diverse strategie chiave adottate da queste aziende. Il Position Paper presenta 20 case history che dimostrano il forte potenziale trasformativo di una governance sostenibile. Tra le azioni più innovative messe in campo dalle imprese italiane, sono da evidenziare la creazione di Comitati interni ed esterni per supportare il Consiglio di amministrazione nell'elaborazione di strategie di sostenibilità, in particolare nelle azioni per il clima; l'implementazione di programmi di formazione rivolti a dipendenti, fornitori e generazioni future, anche attraverso la collaborazione con le scuole; il coinvolgimento degli stakeholder con la creazione di meccanismi di ascolto, consultazione e attivazione anche al livello locale; l'avvio di progetti di partnership con il Terzo Settore, orientati a favorire l’azione di contrasto al cambiamento climatico, l’ampliamento dell’accessibilità e qualità dei servizi primari per la popolazione e la costruzione della cultura dello sviluppo sostenibile dentro e fuori le organizzazioni.

Il documento è stato lanciato ieri nel corso di un evento promosso in collaborazione con la Rappresentanza Permanente d'Italia presso le Nazioni Unite, sottolineando l'impegno dell'Italia nel promuovere pratiche aziendali sostenibili sulla scena globale. Il Position Paper è stato presentato al pubblico da Marco Frey e Daniela Bernacchi, rispettivamente Presidente e Executive Director dell’UN Global Compact Network Italia.

Marco Frey, Presidente di UNGCN Italia, ha dichiarato: "Le imprese stanno sempre più riconoscendo la sostenibilità come elemento centrale di competitività, integrandola all’interno della propria governance per orientare il business". Frey ha, inoltre, sottolineato che l’UN Global Compact propone un approccio denominato “Governance Trasformativa”, secondo il quale la sostenibilità agisce da fattore di accelerazione, orientando la pianificazione strategica e l’allineamento dei processi aziendali, nonché aprendo a un approccio sinergico e collaborativo con attori chiave, quali ad esempio fornitori, mondo della finanza, consumatori e clienti, ma anche Istituzioni e Terzo settore.

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L’incontro si è focalizzato sull’impatto che l’approccio di “Governance Trasformativa” può avere nel contrasto all’emergenza climatica. Ne hanno parlato, tra gli altri, Claudio Barbaro, Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Sanda Ojiambo, Assistant Secretary-General e CEO del Global Compact delle Nazioni Unite, e Alexandra Bolton, Direttrice di Climate Governance Initiative.

“Le imprese italiane aderenti alla rete UN Global Compact hanno presentato un importante documento di posizionamento, focalizzato su questo tema e sui modelli di impresa trasformativi, con l'obiettivo di consentire un più efficace dialogo tra loro, le istituzioni e gli altri stakeholder chiave, al fine di ripensare il contratto sociale per affrontare in modo più efficace e coerente le sfide globali più urgenti.” ha affermato il Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Claudio Barbaro, in occasione della presentazione del Paper.

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“Nel contesto attuale in cui siamo chiamati a trovare soluzioni urgenti all’emergenza climatica, i Governi e le imprese hanno la responsabilità di accelerare la transizione verso modelli economici più sostenibili che limitino il riscaldamento globale a 1,5°C. Il cambiamento climatico porta con sé rischi ma anche opportunità per le imprese, in uno scenario che vede i loro stakeholder sempre più esigenti rispetto ad approcci strategici ed integrati ai temi della sostenibilità, da parte del settore privato. Il concetto di “Governance Trasformativa”, promosso da UN Global Compact, integra la sostenibilità nel sistema di governance aziendale, generando così un impatto sia sulla dimensione interna (purpose aziendale, struttura del Board, policy interne) che su quella esterna (coinvolgimento degli stakeholder, partnership, azioni collettive). Il mio plauso va al Country Network italiano e alle oltre 50 aziende aderenti che hanno preso parte alla redazione di un Position Paper sul tema, che evidenzia alcuni preziosi business case, oltreché il lavoro del Think Lab di UN Global Compact.” ha dichiarato Sanda Ojiambo, Assistant Secretary-General e CEO, UN Global Compact.

“Per affrontare quella che è la sfida decisiva per la nostra generazione, ogni azienda è chiamata a fissare obiettivi per il Clima e a delineare un piano per raggiungerli. Nell’ambito di tale percorso, tre requisiti sono fondamentali: il giusto mix di competenze ed esperienza al livello di Board; il riconoscimento, da parte dei massimi vertici aziendali, del carattere di priorità all’impegno per il Clima; infine, un mindset che riconosca le opportunità di business connesse all’approccio sostenibile.” ha dichiarato Alexandra Bolton, Direttrice della Climate Governance Initiative.

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“Il cambiamento climatico è una sfida urgente per le imprese e i Consigli di amministrazione sono chiamati a integrare la governance climatica nelle strategie aziendali attraverso un approccio olistico” ha dichiarato Daniela Bernacchi, Executive Director di UNGCN Italia. “È fondamentale coinvolgere tutti i livelli interni, ma anche la dimensione esterna. Le aziende che lavorano con una logica trasformativa sono in grado di coinvolgere gli stakeholder tradizionali, come le catene di fornitura, le istituzioni e i consumatori, e di dare vita a nuove partnership con il terzo settore per aumentare l'impatto sul territorio o alleanze strategiche con associazioni di categoria per condividere le best practice”.

Il Position Paper è stato realizzato da un gruppo di lavoro composto da 54 aziende aderenti a UN Global Compact, di seguito citate in ordine alfabetico: A2A; ACEA; Aeroporti di Roma; Andriani; Automobili Lamborghini; Benetton; CAP Holding; Carbonsink; Cassa Depositi e Prestiti; Edison; Enav; Enel; Eni; Erg; Esselunga; Feralpi Siderurgica; Ferrovie dello Stato Italiane, Ferrari; Fincantieri; FNM Group; Gruppo De Cecco; Gruppo Hera; Gruppo Sofidel; Gruppo Unipol; ICAM Cioccolato; illycaffè; INWIT; Iren; Italmobiliare; Italyum; Legance – Avvocati Associati; Leonardo; Leroy Merlin Italia; Lundbeck Italia; Maire; Marcegaglia Steel; Mindoor (Boyden Italy); Moncler; Nestlé Italy; Pirelli & C; Poste Italiane; Prada; Prometeon Tyre; Prysmian, RCS Mediagroup; RINA; Saipem; Save The Duck; SEA - Società Esercizi Aeroportuali; SNAM; Terna; Tod’s; TPER; Volvo Trucks Italia.

Il documento è disponibile qui.

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