Il Global Compact Network Italia pubblica il suo Report sulle Attività 2019.
Dai numeri dell’iniziativa internazionale ai progetti realizzati al livello locale, Vi raccontiamo un altro anno d’impegno, al fianco di aziende ed organizzazioni, per la promozione dello sviluppo sostenibile attraverso i Dieci Principi del Global Compact e l’Agenda 2030delle Nazioni Unite.
Il Report si rivolge principalmente al Global Compact Office, agli altri Local Network attivi nel mondo, secondo una logica di scambio sinergico, a tutti gli attori businesse non business del territorio nazionale che fanno parte del grande movimento UN Global Compact. Infine, ma non meno importanti, agli esperti, appassionati e ai curiosi dei temi della sostenibilità e dell’economia etica.
In coerenza con la nostra missione, abbiamo confermato la scelta di diffondere il documento esclusivamente in formato elettronico.
Per osservazioni o richieste di approfondimento, è possibile scrivere all’indirizzo email:
Grazie per essere stati un altro anno insieme a noi,
dalla parte dell’Ambiente, delle Persone e delle Comunità!
L’UN Global Compact Network Italia pubblica il suo Report sulle Attività 2020.
Dai numeri dell’iniziativa internazionale ai progetti realizzati al livello locale, Vi raccontiamo un altro anno d’impegno, al fianco di aziende ed organizzazioni, per la promozione dello sviluppo sostenibile attraverso i Dieci Principi dell’UN Global Compact e l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Il Report si rivolge principalmente all’UN Global Compact Office, agli altri Local Network attivi nel mondo, secondo una logica di scambio sinergico, a tutti gli attori business e non businessdel territorio nazionale che fanno parte del grande movimento UN Global Compact. Infine, ma non meno importanti, agli esperti, appassionati e ai curiosi dei temi della sostenibilità e dell’economia etica.
In coerenza con la nostra missione, abbiamo confermato la scelta di diffondere il documento esclusivamente in formato elettronico.
Per osservazioni o richieste di approfondimento, è possibile scrivere all’indirizzo email:
Grazie per essere stati un altro anno insieme a noi,
dalla parte dell’ambiente, delle persone e delle comunità!
Partendo dall’andamento degli ultimi anni del numero di partecipanti all’iniziativa, fino all’approfondimento delle attività realizzate e dei risultati di comunicazione e finanziari raggiunti dal Network locale, Vi raccontiamo un altro anno d’impegno, al fianco di aziende ed organizzazioni, per la promozione dello sviluppo sostenibile attraverso i Dieci Principi dell’UN Global Compact e i 17 SDGs dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Con il Report attività 2022 raccontiamo un altro anno d’impegno al fianco di aziende ed organizzazioni, per la diffusione dello sviluppo sostenibile attraverso i Dieci Principi di UN Global Compact e i 17 SDGs dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Sono circa 1.900, le Persone coinvolte nei nostri programmi ed eventi nel 2022. Oltre 80, gli esperti tematici ed i professionisti intervenuti a supporto delle iniziative del Network. 40, i business-case presentati durante tali occasioni.
Nel 2022, 100 nuove aziende italiane sono entrate a far parte della rete.
Il Global Compact Network Italia (GCNI) ha pubblicato il Report sulle attività 2018, destinato a tutti gli stakeholder e, primariamente: alle aziende e organizzazioni che aderiscono al Network italiano dell’UN Global Compact; a tutti gli attori italiani che partecipano all’iniziativa onusiana sullo sviluppo sostenibile; all’Ufficio del Global Compact di New York.
Il documento è finalizzato ad offrire una panoramica del Global Compact (con una sezione dedicata agli highlight dello scorso anno) ed a raccontare la realtà del GCNI presentandone governance e persone, modalità di coinvolgimento, partecipanti e partner, focus tematici 2018 e il relativo piano di lavoro implementato.
Il Progetto “Italian Business & SDGs Web-Gallery”, promosso dal Global Compact Network Italia e rivolto ad aziende ed organizzazioni aderenti e non aderenti al Global Compact delle Nazioni Unite, si propone di raccogliere e diffondere buone pratiche (Experience) a supporto dell’Agenda 2030delle Nazioni Unite e dei suoi 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs).
La nuova Piattaforma nasce e sarà gestita con l’obiettivo specifico di analizzare motivazioni, processi, procedure, risultati e processi di miglioramento e crescitamediante la condivisione di esperienze virtuose di sostenibilità registrate dal settore business (e non business) sia al livello strategico che operativo.
La Web Gallery, inoltre, si caratterizzerà come strumento pratico e dinamico, orientato a fornire agli attori dello sviluppo sostenibile uno spazio di confronto ed apprendimento, con e dagli altri partner, sulle strategie ed azioni da attuare per raggiungere gli SDGs e per promuovere gli stessi nell’ambito della propria sfera di influenza. I contenuti della Web Gallery saranno periodicamente arricchiti ed aggiornati, dato che lo strumento è stato concepito come una “piattaforma aperta”.
» Tutte le aziende ed organizzazioni non profit che perseguono con impegno e spirito innovativo i Global Goals 2030 sono invitate a proporre la loro Experience.
La decisione di presentare le pratiche in lingua inglese è connessa all’intenzione di voler favorire una loro valorizzazione anche nell’ambito della comunità internazionale attiva sui temi.
Per un approfondimento sul Progetto e sulle opportunità di collaborazione aperte, scrivere a:
La città di Torino si prepara ad ospitare la settima edizione dell’Italian Business & SDGs Annual Forum, l’appuntamento annuale promosso da UN Global Compact Network Italia per favorire il dialogo e il confronto tra rappresentanti del mondo aziendale, accademico, delle istituzioni e della società civile sul ruolo del settore privato nel raggiungimento dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 ONU.
L’SDG Forum 2022 si terrà il 18 e 19 ottobre presso Nuvola Lavazza (con possibilità di collegamento in videoconferenza) ed è organizzato con il supporto di Lavazza Group e Pirelli (Main sponsor) e Iren (Sponsor). L’evento è riservato agli aderenti italiani all’UN Global Compact. Per valorizzare ulteriormente gli esiti del confronto tematico, verranno trasmesse in diretta streaming le prime due sessioni del Forum tramite il canale YouTube del Network (iscriviti qui).
Global Compact Network Italia in collaborazione con l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, Parks – Liberi e Uguali ed EDGE – Excellence and Diversity by GLBT Executives
Il ruolo delle imprese nell’inclusione delle persone LGBTI. Linee guida ONU e best practice italiane ed internazionali.
30 ottobre 2018, dalle ore 16.00
Milano, presso Edison SpA (Sala Azionisti) - Foro Bonaparte, 31
The fourth edition of the Italian Business and SDGs Annual Forum promoted by Global Compact Network Italy will be held in Trieste on October 14 and 15. The Forum, that will be hosted by Hera Group with the support of Assicurazioni Generali and illycaffè,and under the patronage of the Ministry of Foreign Affairs & International Cooperation (MAECI), of the Municipality of Trieste and of Confindustria Friuli Venezia Giulia, will address mainly Italian companies and organizations participating in the United Nations Global Compact. The 2019 SDGs Forum will discuss innovation in support of sustainability, in the knowledge that the ambitious objectives of the United Nations’ 2030 Agenda will not be achieved without a truly new, brave and far-sighted approach by all parties involved.
For the implementation of the SDGs it is necessary: 1. to adopt ways of thinking and acting oriented towards innovation; 2. to build and experiment new business models; 3. to develop/adopt technologies to improve existing processes or, in a more disruptive logic, open new paths and opportunities (e.g.: block-chain, artificial intelligence, big data, 3D printing, unmanned aerial systems, new generation robotics, digital agriculture, genetic editing, augmented reality, microbiotics, autonomous road vehicles, etc.).
1. Il mondo imprenditoriale sta attraversando diverse crisi, da quella climatica all’emergenza pandemica, caratterizzate da un alto impatto sulla dimensione economica e sociale al livello sia globale che locale.Qual è stato il Suo ruolo nel supportare l'azienda nell'elaborare una strategia di resilienza, trasformando le crisi in opportunità?
Negli ultimi anni le imprese hanno dovuto affrontare diverse sfide globali, come l’emergenza sanitaria e i rischi legati al cambiamento climatico evidenziati anche nell’ultima edizione del Global Risks Report. In questo difficile contesto Poste Italiane ha dato grande supporto al Paese fortemente provato dalla pandemia da Covid-19, garantendo la continuità dei servizi erogati e promuovendo un approccio responsabile e resiliente rispetto alle emergenze affrontate negli ultimi 2 anni.
In qualità di responsabile della funzione Sviluppo Sostenibile Risk e Compliance di Gruppo, ho promosso e verificato l’attuazione delle iniziative di Poste Italiane adottate dal Comitato Crisi per far fronte all’emergenza sanitaria. Tali iniziative risultano mirate anche a garantire la lotta al cambiamento climatico, in linea con gli obiettivi aziendali. Attraverso il nuovo Piano Strategico “2024 Sustain & Innovate Plus” il Gruppo ha l’ambizione di stimolare la crescita responsabile dell’intero Paese, favorendo la creazione di valore condiviso. In questa prospettiva, i fattori sociali e ambientali assumono pari rilevanza rispetto ai criteri di business, con la convinzione che l’integrazione delle tematiche extra-finanziarie all’interno del piano industriale del Gruppo concorra alla creazione di valore economico e sociale nel lungo termine. Grazie a questo approccio Poste Italiane ha garantito un’offerta di prodotti e servizi innovativi, con una forte vocazione verso la digitalizzazione dei processi, creando impatti positivi su economia, ambiente e società nonostante le difficoltà del periodo storico.
Nell’ottica di un crescente impegno verso la trasparenza, UN Global Compact ha annunciato il lancio di una nuova piattaforma direporting, che uniformerà l’impegno delle aziende aderenti a livello globale ed entrerà in funzione a partire dall’inizio del 2023. La nuova Communication on Progress (CoP) migliorerà la raccolta dei dati e permetterà alle imprese di misurare e dimostrare i propri progressi suiDieci Principi e sugliObiettivi di Sviluppo Sostenibile in maniera armonizzata; allo stesso tempo, aiuterà gli stakeholder ad effettuare comparazioni tra competitor.
Le novità per i partecipanti all’iniziativa onusiana vanno da un periodo univoco direporting ad un questionario che copre tutte le 4 aree dei principi UNGC.
A fine 2018, il Global Compact Network Italia (GCNI) ha lanciato l’Italian Business & SDGs Web Gallery, piattaforma online che ha l’obiettivo di raccogliere, condividere e valorizzare le esperienze di aziende e organizzazioni italiane a supporto dell’implementazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs)delle Nazioni Unite. In particolare, le pratiche condivise sulla Gallery sottolineano ed analizzano motivazioni, processi, strategie, così come risultati e lezioni apprese, relative all’integrazione degli SDGs da parte di attori business e non business.
La piattaforma si configura come uno strumento aperto e in evoluzione, a cui aziende ed organizzazioni possono contribuire in ogni momento, inviando la propria pratica.
Perché contribuire?
Ad oggi,25 soggetti business e non business hanno arricchito l’Italian Business & SDGs Web Gallery con la loro Experience. Prendi parte al progetto!
>> Per farlo, basta compilare il form “SUBMITT YOUR EXPERIENCE”
Il Global Compact Network Italia valuterà e selezionerà le pratiche ricevute per salvaguardare contenuti, qualità e coerenza dello strumento. Per questo, un Comitato di Valutazione interno è stato istituito per assicurare la validità e la coerenza delle esperienze prima che vengano caricate sulla piattaforma.
Per ulteriori informazioni, inviare una email a: Margherita Macellari, Project Manager,
In 2018, Global Compact Network Italy (GCNI) launched the Italian Business & SDGs Web Gallery, an online platform aiming to collect, share and promote business and non-business experiences in the advancement of the UN’s Sustainable Development Goals (SDGs).
In particular, the practices shared in the Gallery underline and analyze motivations, processes, strategies as well as outcomes and lessons related to the implementation of the SDGs by the private sector and by non-profit organizations.
The platform is an open and evolving tool to which companies and organizations can contribute by submitting their practices.
Interview with Francesca Martucci – Sustainability Specialist at Pirelli & C.
1. The 2030 Agenda for Sustainable Development, launched by the United Nations in 2015, is now widely recognized as the main framework and guideline for a transformation of economy and society based on the respect of human and labour rights, of the principles of dignity, equality and non-discrimination, and of the environment. As a Sustainability Specialist and passionate about the issues, can you explain to us what - in your opinion - are the real strengths of this tool for promoting and implementing sustainable development?
2015 marked a moment of great change for the world of sustainability. The experience gained with the Millennium Development Goals has led to the involvement of a greater number of players in the definition of the Global Goals, and this choice has proved to be successful. The consultations led to the definition of 17 clear, shared and measurable objectives: the Sustainable Development Goals (SDGs). The publication of the 169 targets underlying the SDGs allowed a greater understanding, providing the addressees with concrete ideas on how to actively contribute to their achievement. Among these, the private sector has been given a key role alongside the Member States since from the definition of the targets. The increased involvement of companies has led to greater visibility of these issues in public events and debates, as well as on social media. This has allowed to reach a wider audience compared to the past, and many people, even individually, have decided to take action and become promoters of the objectives of sustainable development.
2. This year, the SDGs Pioneers competition - promoted and coordinated globally by the United Nations Global Compact - aimed to recognize and enhance the commitment of Young Business Leaders (under 35) to sustainable development. In your opinion, how can a Young Professional contribute to achieving the sustainability objectives of the company in which he/she is involved?
One of the advantages of being a millennial is certainly growing up in a world that attributes a key role to sustainability. I remember when these issues were first approached on the news, with the launch of the Millennium Development Goals, and - although less than today - sustainability was already part of my life. Five years ago, at the end of my studies, I had the opportunity to continue pursuing my interest in these issues within Pirelli, a company in which sustainability is fully integrated into its business strategy. Thanks to this, I have the opportunity to meet with colleagues from different company functions (purchasing, health and safety, governance, human resources...) on a daily basis, working together to the definition of objectives for the sustainable development of the company and knowing that the activities that are implemented also contribute to the achievement of the United Nations’ sustainable development goals.
3. Looking at your work at Pirelli & C., is there a project or activity - on which you have been/are currently engaged and which you think has a particular value or impact - that you would like to talk about?
A very important project which we have been working on for some years now concerns the sustainability of the natural rubber supply chain. Created with the aim of promoting and developing sustainable and responsible sourcing along the entire value chain, it included the publication of the “Sustainable Natural Rubber Policy” in autumn 2017, as well as the related “Implementation Manual” and a multiannual action plan in 2018. All of this was elaborated through a constant multi-stakeholder dialogue involving international NGOs, our main natural rubber suppliers, traders and farmers, automotive customers, multilateral and international organizations. The issues addressed in these documents include the protection of workers and indigenous people’s rights, the prohibition of deforestation to preserve environmental capital and biodiversity, and the support for responsible and sustainable development of local communities and economies. Responsibly managing these issues and achieving significant and lasting impacts require maintaining a long-term vision and joining forces with key players in the value chain. Among the SDGs impacted by this important project we can, in fact, mention SDG number 8 - decent work and economic growth -, number 15 - life on earth - and number 17 - partnership for the objectives.
In May 2019, activities continued with the creation of the digital platform “Being Fast Takes Time”, dedicated to sharing images, videos and sounds that tell the story of life in the natural rubber plantations of Southeast Asia. It was born to promote the knowledge of a world both precious and fragile that needs responsible and sustainable development.
Among the activities scheduled for 2019 in support of our suppliers is the organization of training sessions dedicated to the implementation of the Policy’s contents along the entire supply chain, up to the plantations.
4. By joining the United Nations Global Compact, a Company pledges not only to respect but also to promote the principles of sustainable development. How did you take part in this effort to raise internal and external awareness of the 10 Principles of the Global Compact and the SDGs?
Part of my work consists in preparing and delivering internal training courses, as well as providing external training on sustainability issues to university students and professionals. On these occasions, I deal with the SDGs, showing the many connections existing with the activities of the company. Among the main messages I share is the importance of the role of partnerships: being sustainable means not only ensuring compliance with the principles of the Global Compact and the SDGs within the company, but also working with partners, peers, customers and civil society to ensure that the same principles are the basis of a shared, solid and lasting development.
L’1 e il 2 giugno si terrà il Leaders Summit 2022 promosso dall’UN Global Compact. Leader politici e aziendali, rappresentanti della società civile, del mondo accademico e delle Nazioni Unite, provenienti da tutto il mondo, si confronteranno sul ruolo che può ricoprire il settore privato per promuovere il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.
L’edizione 2022, che prevede varie sessioni plenarie da remoto e un evento in presenza a Bangkok focalizzato sul tema sostenibilità nell’area Asia-Pacifico, sarà l’occasione per fare il punto sui risultati finora raggiunti dal settore privato nel percorso verso la sostenibilità, approfondire le tematiche e le tendenze globali, analizzare le risorse e gli strumenti necessari per fissare obiettivi ambiziosi e misurabili ed accelerare i progressi verso gli SDGs.
L’UN Global Compact Network Italia è partner scientifico di RCS nella promozione della due giornate (11 e 12 novembre 2020) dedicata all’economia del futuro. Il focus? Quali le sue declinazioni possibili per approfondire le buone pratiche delle aziende, degli addetti ai lavori, del mondo della scienza e della tecnologia, con l’obiettivo di arrivare a una crescita responsabile. L’Economia del Corriere della Sera, all’indomani della grave crisi provocata dalla pandemia, rinnova il suo appuntamento per riflettere su economia circolare, finanza e tecnologia, con uno sguardo su alimentazione, salute, risorse e lavoro, senza tralasciare l’energia, la smart city e l’industria.
A cinque anni dall’entrata in vigore dell’Accordo di Parigi sul Clima, è ancora lontano il raggiungimento l’obiettivo di contenimento dell'aumento della temperatura media globale al di sotto della soglia di 2°C oltre i livelli pre-industriali, limitando tale incremento a 1.5°C. Nel 2020, l’Emissions Gap Reportdell’UNEP ha registrato una crescita della temperatura globale che supera i 3°C.
Molti Paesi nel mondo stanno mettendo al centro dei piani di recovery dalla pandemia di Covid-19 l’attenzione alla transizione verde, e questo rappresenta un’opportunità senza precedenti per creare i cambiamenti strutturali necessari per una riduzione sostanziale delle emissioni.
L’Unione Europea si prepara a giocare un ruolo di leadership per un’economiaNet-Zero, partendo proprio da due importanti strumenti quali il Green Deal – piano d’azione e di finanziamento per una riduzione del 55% delle emissioni entro il 2030 e il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050, e il Next Generation EU, fondo istituito per supportare gli Stati europei nella gestione della crisi pandemica e sensibilmente orientata verso la lotta al Climate Change, con almeno il 30% delle risorse dedicate alla transizione energetica.
In Italia, così come nel resto del mondo, stiamo assistendo all’esacerbarsi di diverse problematiche sociali, come la crescita delle disuguaglianze, della povertà assoluta e dei fenomeni di esclusione sociale. Dal Rapporto annuale 2022 dell’Istat è emerso che il 9,4% della popolazione italiana si trova in condizione di povertà assoluta – dato che dal 2005 al 2021 si è quasi triplicato, passando da 1,9 a 5,6 milioni. Inoltre, il Rapporto evidenzia come in Italia la condizione di povertà permanga anche in presenza di un’occupazione (fenomeno deiworking poors): quasi un terzo dei lavoratori dipendenti, ovvero il 29,5%, ha una retribuzione lorda annuale inferiore ai 12 mila euro. Un ulteriore dato sfavorevole, che si registra al livello nazionale, è relativo alla cosiddetta “mobilità sociale” che determina la possibilità per un individuo di migliorare il proprio status nella società. Nel Global Social Mobility Index, pubblicato dal World Economic Forum nel 2020, l’Italia si colloca al 34° posto – ultima tra i principali Paesi industrializzati –, soprattutto a causa dell’alta percentuale di inattivi tra i giovani e delle limitate possibilità di formazione continua, sia per i lavoratori che per i disoccupati. Vi è, infine, l’obiettivo dell’eliminazione del Gender Gap che risulta ancora lontano dall’esser raggiunto: secondo i dati Istat di febbraio 2023 sulla situazione del mercato del lavoro in Italia, il divario di genere in Italia resta su livelli preoccupanti ed è pari al 18,5%.
Intervista a Francesca Martucci – Sustainability Specialist in Pirelli & C.
1. L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, lanciata dalle Nazioni Unite nel 2015, è ormai riconosciuta - diffusamente - come principale framework e linea guida per una trasformazione dell’economia e delle società nel rispetto dei diritti umani e del lavoro, dei principi di dignità, eguaglianza e non discriminazione, dell’ambiente. Come Sustainability Specialist e appassionata dei temi, può spiegarci quali sono – secondo lei - i reali punti di forza di questo strumento di promozione ed implementazione dello sviluppo sostenibile?
Il 2015 ha segnato un momento di grande cambiamento per il mondo della sostenibilità. L’esperienza maturata con i Millennium Development Goals ha portato al coinvolgimento nella definizione di Obiettivi Globali un maggior numero di attori e tale scelta si è dimostrata vincente. Le consultazioni hanno portato alla definizione di 17 obiettivi chiari, condivisi e misurabili: i Sustainable Development Goals (SDGs). La pubblicazione dei 169 target sottostanti gli SDGs ha permesso una maggiore comprensione di questi ultimi fornendo ai soggetti destinatari spunti concreti su come contribuire attivamente al loro raggiungimento. Tra questi, al settore privato è stato riconosciuto un ruolo chiave accanto agli Stati Membri fin dal momento di definizione dei target. Il maggiore coinvolgimento delle aziende ha portato a una maggiore visibilità di queste tematiche nell’ambito di eventi e dibattiti pubblici, nonché sui social media. Ciò ha permesso di raggiungere un’audience molto ampia rispetto al passato e tante persone, anche individualmente, hanno deciso di attivarsi e diventare promotori degli obiettivi di sviluppo sostenibile.
“Il Global Compact delle Nazioni Unite è l’iniziativa strategica di cittadinanza d’impresa più ampia al mondo. È stata proposta per la prima volta nel 1999 presso il World Economic Forum di Davos dall’ex-Segretario delle Nazioni Unite Kofi Annan il quale, in quell’occasione, invitò i leader dell’economia mondiale presenti all’incontro a sottoscrivere con le Nazioni Unite un “Patto Globale”, al fine di affrontare in una logica di collaborazione gli aspetti più critici della globalizzazione. Nel 2000 l’iniziativa è stata lanciata operativamente dal Palazzo delle Nazioni Unite di New York e, da allora, ha coinvolto oltre 18.000aziende attive in 163 Paesi nel mondo. (Continua…)”
“Recovery in a Sustainable Way”, questo il tema della sessione virtuale promossa il 16 giugno dal Global Compact Network Italia (GCNI) in collaborazione con il Network locale Switzerland and Liechtenstein. L’evento è stato organizzato nell’ambito dell’edizione 2020 del Leaders Summit del Global Compact, a cui hanno preso parte oltre 17.000 persone attive in tutto il mondo sui temi dello sviluppo sostenibile.
Presupposto di questa riflessione congiunta sulle fasi di ripartenza e ricostruzione post pandemia, come ricordato in apertura da Marco Frey – Presidente GCNI, la convinzione che dall’emergenza sanitaria da pandemia di Covid-19 possa e debba scaturire una sensibile accelerazione della “Just Transition”, in corso già da diversi anni e che punta alla realizzazione di un mondo che sia pienamente coerente con gli obiettivi indicati dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibiledelle Nazioni Unite.
L’incipitè prontamente raccolto dal prof. Enrico Giovannini – Portavoce di ASviS e membro della Taskforce governativa per la ripartenza, che rilancia: “Il Piano Colao per l’Italia si basa sui principi di trasformazione, sostenibilità ed equità, da declinarsi lungo tre direttrici: la digitalizzazione, la transizione ecologica, la lotta alle disuguaglianze - con un’attenzione speciale al tema gender”. “Tuttavia, - continua Giovannini – i nuovi sforzi per la realizzazione degli SDGs dovranno essere tali da riuscire a compensare gli effetti della crisi post-pandemica che ci colpirà sia sul piano economico che sociale. Occorre, quindi, partire ora. Governo ed imprese, insieme."
Due le grandi aziende invitate a condividere il loro approccio alla ripartenza: Pirelli & C. e la filiale italiana della svizzera Nestlé.
Dipendenti, catena di fornitura, comunità esterna sono le tre priorità che Pirelli, azienda leader dell’automotive, si è data durante l’emergenza e ora nella recovery. “Particolare attenzione è riservata alla salute e sicurezza, nonché alla formazione ed al re-skilling delle persone coinvolte nella catena del valore; alla riduzione dell’impatto ambientale, in piena coerenza con i Science Based Targets; ed, infine, al ruolo sociale che l’impresa in questa fase è chiamata a giocare per contrastare gli effetti destabilizzanti della pandemia.” afferma Filippo Bettini, Chief Sustainability e Risk Governance Officer –Pirelli & C.
Manuela Kron, Head of Corporate & Consumer Communication – Nestlé Italiana, apre invece una finestra sul ruolo dei consumatori come sustainability driver per un’azienda di largo consumo: “Da parte dei nostri clienti” - afferma Kron – “resta invariata la domanda di un impegno continuativo ed efficace dell’impresa sul tema del packaging.” e prosegue: “La pandemia ha, temporaneamente, arrestato la sfida globale verso un mondo a plastica-zero. Ci siamo ritrovati ad essere dipendenti dalla plastica single-use per motivi igienico-sanitari, il che comporta un rinnovato ed oculato impegno da parte delle aziende in termini di gestione, smaltimento e riciclo dei rifiuti”. Kron, infine, ha affrontato il tema della forte interconnessione che caratterizza le varie componenti del sistema produttivo del Food e, quindi, della conseguente necessità in tempo di crisi di approcciare ad esso come fosse un unicum per consentire a tutti gli attori coinvolti di continuare a funzionare.
In chiusura, l’ex-Ministro Giovannini rivolge un appello alla classe politica: “Spero che alla ripresa delle attività, il Governo inizi a disegnare le procedure del futuro Cipess – Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile, che dal 2021 sarà operativo e gestirà gli investimenti pubblici. L’approccio sostenibile, per il nostro Paese, deve tradursi anche in una gestione più agile delle opere pubbliche e il passaggio dal Cipe al Cipess è un’opportunità in questa direzione”.
Il Global Compact Network Italia conta attualmente 40 aderenti con lo status di “Membri Fondatori”. Di questi, circa poco più del 30% sono organizzazioni non-profit a conferma della natura fortemente multistakeholder del’iniziativa onusiana denominata Global Compact.
Il Global Compact delle Nazioni Unite (UNGC) nasce come iniziativa per la diffusione della cittadinanza d’impresa su scala globale principalmente destinata alle imprese. Al fine però di stimolare il confronto e l’interazione, la partecipazione all’UNGC è aperta ad enti di diversa natura quali, ad esempio, le organizzazioni della società civile, le Università e gli enti di ricerca, le istituzioni pubbliche, le associazioni imprenditoriali.
Dall’attivazione di un dialogo multistakeholder all’implementazione di partnership profit/non profit per lo sviluppo sostenibile le opportunità di sinergia fra i diversi attori aderenti al Global Compact sono molteplici.
Attualmente, oltre 3.000 enti non-profit supportano l’iniziativa, lavorando al fianco delle imprese per la diffusione dei 10 Principi del Global Compact e dei Global Goals2030 delle Nazioni Unite. Tutte le organizzazioni stakeholder aderenti all’UNGC sono invitate a prender parte ai piani di lavoro implementati dai Network Locali del Global Compact nei rispettivi contesti nazionali.
L’attuale contesto globale nel quale Governi, imprese ed individui si trovano ad operare, è caratterizzato da crisi crescenti e convergenti, generate dagli impatti del cambiamento climatico, dell’instabilità economica e geopolitica, dalle disuguaglianze sociali, le pandemie e la disinformazione. Per affrontare le sfide globali più urgenti, è necessaria - ora più che mai - un’azione congiunta di tutti gli stakeholder e, in particolare, delle organizzazioni del settore privato. Queste, percepite come attori sempre più accountable e competenti, sono chiamate a giocare un ruolo essenziale, promuovendo - da un lato - un modo di fare business più responsabile, inclusivo, prospero e sostenibile, che rafforzi il clima di fiducia con le istituzioni pubbliche e la società civile, e - dall’altro - rispondendo a obblighi di rendicontazione stringenti e trasparenti in merito alle proprie iniziative di sostenibilità.
A partire da gennaio 2018 il Global Compact delle Nazioni Unite (UNGC) ha lanciato un nuovo modello di governance che prende il nome di “One Global Compact”. Obiettivo dell'UNGC è rafforzare il proprio impegno nell’affiancare le aziende in tutto il mondo nell’integrare i Dieci Principi all’interno delle proprie strategie e operazioni e nel realizzare i 17 Obiettivi previsti dall’Agenda 2030.
In un contesto geopolitico internazionale incerto e in un mondo dove persistono povertà estrema e disuguaglianze e il cambiamento climatico rappresenta un’emergenza sempre più urgente, il Global Compact rappresenta uno dei veri e propri fari per un mondo più sostenibile e sicuro. I Dieci Principi non sono mai stati più importanti, fornendo un quadro etico e di business per aiutare il settore privato a generare valore, rafforzando i principi e diritti fondamentali.
Francesca Martucci, classe 1988, Sustainability Specialist presso Pirelli & C., è la prima Pioniera italiana per gli SDGs.
Il Global Compact Network Italia ha individuato nella Young Business Leader - attiva nel settore Auto & Parts - la vincitrice nazionale del riconoscimento SDG Pioneer Italy 2019, che mira a valorizzare quei giovani professionisti aziendali che si sono contraddistinti per uno straordinario impegno nell’avanzamento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs)delle Nazioni Unite.
Le Piccole e Medie Imprese affrontano sfide importanti nel concretizzare il percorso di sostenibilità aziendale. L’incontro, promosso dall’UN Global Compact Network Italia per il prossimo 5 aprile, si propone di evidenziare i vantaggi loro offerti con la partecipazione alla più grande iniziativa globale sul tema: il Global Compact delle Nazioni Unite. Attualmente, la maggior parte degli aderenti all’UN Global Compact è rappresentata da PMI, realtà con meno di 250 dipendenti, contando circa 9.000 partecipanti sugli oltre 15.000 totali.
Il webinar si rivolge alle PMI interessate a conoscere meglio l’iniziativa UN Global Compact e le opportunità offerte dal Network italiano, presentando una panoramica degli strumenti di sostenibilità potenzialmente utili a realtà di piccole dimensioni nei campi dell’autovalutazione, della pianificazione e reportistica basate sugli SDGs; della gestione della diversità e dell’inclusione; degli approvvigionamenti circolari nel settore privato.
Le Piccole e Medie Imprese affrontano sfide importanti nel concretizzare il percorso di sostenibilità aziendale. L’incontro, promosso dall’UN Global Compact Network Italia per il prossimo 24 febbraio, si propone di evidenziare i vantaggi loro offerti con la partecipazione alla più grande iniziativa globale sul tema: il Global Compact delle Nazioni Unite. Attualmente, la maggior parte degli aderenti all’UN Global Compact è rappresentata da PMI, realtà con meno di 250 dipendenti, contando circa 9.000 partecipanti sugli oltre 15.000 totali.
Il webinar si rivolge alle PMI interessate a conoscere meglio l’iniziativa UN Global Compact e le opportunità offerte dal Network Locale italiano, presentando una panoramica degli strumenti di sostenibilità potenzialmente utili a realtà di piccole dimensioni nei campi dell’autovalutazione, della pianificazione e reportistica basate sugli SDGs; della gestione della diversità e dell’inclusione; degli approvvigionamenti circolari nel settore privato.
The “Italian Business & SDGs Web-Gallery” Project is aimed to collect and share organizations’ experiences and practices contributing to implementation of the 2030 Agenda for Sustainable Development and to the achievement of its 17 Sustainable Development Goals (SDGs).
The specific purpose of the Collection is to investigate and analyze motivations, processes, procedures, results, lessons learnt related to experiences and practices that showcase how, by doing business, the private sector can contribute to the implementation of the SDGs.
The Web Gallery should be considered as a practical, evolving and growing tool, providing a space for companies to learn and peer review from other partners on the strategies and concrete actions put in place to implement SDGs and promote sustainability at all organizational levels.
In this view, it remains an open platform, to which companies can contribute by sending their cases and best practices.
L’economia circolareè riconosciuta dall’Unione Europea come uno dei principali driver nel processo trasformativo verso un mercato globale più sostenibile, e il settore privato – insieme alle sue catene di fornitura – è al centro del nuovo Piano di Azione Europeo – A New Circular Economy Plan(marzo 2020).
In questo ambizioso quadro, il Global Compact Network Italia presenta le nuove “Linee guida per gli approvvigionamenti circolari nel settore privato”, sviluppate nell’ambito del Laboratorio 2020 del Master in “Gestione e Controllo dell’Ambiente: Economia circolare e Management Efficiente delle Risorse” (GECA) della Scuola Superiore Sant’Anna.
Si sta per chiudere un anno molto difficile, a causa della deflagrazione della pandemia di Covid-19 e ai suoi altissimi costi al livello umano, sociale ed economico. Il 2020 è stato, però, anche un anno importante per il Network italiano del Global Compact e, più in generale, per lo sviluppo sostenibile. Abbiamo, infatti, celebrato il primo Ventennale dell’UN Global Compact e inaugurato la “Decade of Action” per la realizzazione dell’Agenda ONU entro il 2030.
Di concerto con il Global Compact Office di New York e gli altri Network Locali, in particolare quelli europei, è stata lanciata una nuova call to action alle imprese di tutto il mondo per uno sforzo straordinario nell’integrazione dei Dieci Principi UNGC e dei diciassette SDGs al livello strategico, considerando non solo la dimensione interna ma l’intera sfera d’influenza delle organizzazioni, valutando i propri impatti sul mercato, a partire dalle catene di fornitura, sino all’intera comunità e alle istituzioni.
Il 2021 ha visto il mondo intero impegnato, per il secondo anno, nella lotta alla pandemia ed ha rivelato le importanti conseguenze economiche e sociali del prolungato stato di emergenza. Parallelamente, l’avanzamento dell’Agenda 2030 è diventato più urgente e complesso. Al livello globale, lo sviluppo sostenibile ha registrato un sensibile rallentamento dovuto al fatto che l’emergenza pandemica ha concentrato tutti gli sforzi attorno al tema della salvaguardia della salute pubblica, non a caso l’SDG 3 è ormai al centro dell’attenzione nei principali Paesi del mondo. Per tale motivo, e considerato che sono passati 6 anni dall’emanazione dell’Agenda 2030, rimettere gli altri SDGs al centro dell’azione politica ed economica è ora più prioritario che mai.
Il Global Compact delle Nazioni Unite ha rinnovato più volte, durante l’anno, l’appello al settore privato globale a compiere azioni veramente audaci per contrastare il rischio di passi indietro nella “just transition” e proseguire il cammino verso un modello di sviluppo equo, inclusivo e rispettoso dell’ambiente.
Al contempo, la partecipazione italiana al progetto dell’ONU è cresciuta molto nel 2021: 120 nuove aziende sono entrate a far parte dell’UN Global Compact, che in Italia raggiunge oggi i 402 aderenti business e 476 aderenti totali.
L’anno più caldo di sempre - se si osserva la temperatura della superficie terrestre e degli Oceani - si chiude con il nuovo accordo siglato alla COP28 di Dubai dalle 198 delegazioni presenti, che impegna il mondo intero ad abbandonare l’utilizzo dei combustibili fossili entro il 2050. Pur in assenza di un cronoprogramma e di un piano di finanza climatica a supporto dei Paesi in via di sviluppo, il risultato rappresenta un passo in avanti rispetto alle negoziazioni precedenti, a cui devono ora seguire politiche coraggiose e realmente impattanti, da parte dei Governi nazionali, insieme a quel settore privato a cui il Global Compact delle Nazioni Unite, e noi come suo Network locale, rivolgiamo costantemente i nostri sforzi e la nostra azione di supporto.
Il Pianeta è a rischio e, con esso, qualsiasi equilibrio connesso al benessere della popolazione mondiale. D’ora in avanti, perciò, non saranno ammessi ritardi, false soluzioni o distrazioni rispetto alla nuova dichiarazione collettiva di voler procedere verso l’eliminazione delle fonti fossili per creare, quindi, una economia a zero emissioni nette. Il disastro climatico, e quindi anche quello sociale ed economico - data la forte interdipendenza fra le tre dimensioni - sarà evitato solo se si porterà avanti una trasformazione continua verso un futuro sostenibile ed equo: a ritmo sostenuto, senza interruzioni o passi indietro, semmai con virtuose accelerazioni.
L’anno che sta volgendo al termine da una parte ha visto il graduale allentamento delle misure restrittive connesse alla crisi pandemica, dall’altra ha drammaticamente registrato il ritorno della guerra nel continente europeo. La deflagrazione del conflitto in Ucraina ha provocato un’ulteriore emergenza umanitaria e la movimentazione di oltre 7,4 milioni di persone secondo i dati più recenti dell’UNHCR. Persone che hanno perso la propria casa, il proprio lavoro e, quindi, un reddito.
Ogni guerra, in corso al livello globale, rallenta il cammino verso lo sviluppo sostenibile, sia sul piano sociale facendo crescere la povertà e la condizione di fragilità umana con la distruzione delle infrastrutture e dei servizi di base, sia su quello ambientale con un aumento delle fonti di inquinamento e la distruzione di aree naturalistiche e biodiversità. Le ripercussioni economiche non possono che essere enormi poi, con la chiusura o interruzione di quasi tutte le attività produttive sul territorio interessato dal conflitto unitariamente ad un’ondata di inflazione, instabilità, difficoltà nei trasporti e scarsità di approvvigionamenti sui mercati internazionali.
La città di Bari si prepara ad ospitare la sesta edizione dell’Italian Business & SDGs Annual Forum, promossa dall’UN Global Compact Network Italia con il supporto di Andriani S.p.A. Società Benefit e che si terrà il 19 e 20 ottobre 2021 presso la Camera di Commercio in Corso Cavour, 2. Sarà possibile partecipare all’evento anche tramite collegamento in videoconferenza.
Dopo Venezia, Lucca, Matera, Trieste e Roma, l’SDG Forum del Global Compact torna in una città del Sud Italia per stimolare il confronto e l’approfondimento sul tema Migrazioni e Lavoro dignitoso, tematica attuale e prioritaria per l’agenda politica del nostro Paese, rispetto alla quale non solo la società civile ed il mondo associativo, ma anche il settore imprenditoriale, primariamente attraverso la garanzia di pari opportunità di assunzione, crescita e sviluppo, carriera, possono attivarsi e giocare un ruolo cruciale,.
Quello delle migrazioni è un fenomeno che ha da sempre caratterizzato la storia e le società, registrando negli ultimi decenni un’accelerazione anche dovuta all’inasprimento delle disuguaglianze sociali ed economiche e al verificarsi di eventi climatici estremi. Il tema è fortemente collegato al mondo del lavoro: secondo le recenti stime globali dell’ILO – International Labour Organization - sull’immigrazione, dei 244 milioni di migranti internazionali oltre 150 milioni risultano impiegati nella forza lavoro globale.
Nell’ottica di un crescente impegno verso la trasparenza, UN Global Compact ha annunciato il lancio della nuova piattaforma di reporting, che uniformerà l’impegno delle aziende aderenti a livello globale ed entrerà in funzione dal 27 marzo 2023, per le aziende che hanno aderito entro il 31 dicembre 2022. La nuova Communication on Progress(CoP) migliorerà la raccolta dei dati e permetterà alle imprese di misurare e rendicontare i propri progressi sui Dieci Principi e sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile in maniera armonizzata; allo stesso tempo, aiuterà gli stakeholder ad effettuare comparazioni tra competitor.
Nell’ottica di un crescente impegno verso la trasparenza, UN Global Compact ha annunciato il lancio della nuova piattaforma direporting, che uniformerà l’impegno delle aziende aderenti a livello globale ed entrerà in funzione dal 27 marzo 2023, per le aziende che hanno aderito entro il 31 dicembre 2022. La nuova Communication on Progress (CoP) migliorerà la raccolta dei dati e permetterà alle imprese di misurare e rendicontare sui propri progressi sui Dieci Principi e sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile in maniera armonizzata; allo stesso tempo, aiuterà gli stakeholder ad effettuare comparazioni tra competitor.
2018 was a year full of changes and innovations for the United Nations Global Compact (UNGC), in terms of both governance aspects and the new way of involving companies and organizations that are part of this great global movement for sustainable development.
The new “One Global Compact” model, active since last January, has led to greater integration and a significant reduction in the distance between the international dimension – coordinated by the Global Compact Office in New York (GCO) – and the various local realities in which the project is articulated, all animated by the Local Networks of the Global Compact (GCLN: more than 80 are currently active).
L’UN Global Compact Network Italia ha presentato oggi, per la prima volta al pubblico, il nuovo Position Paper su “La gestione sostenibile delle catene di fornitura: tra responsabilità e opportunità per le imprese”. L’incontro si è tenuto a Milano (Università Bocconi), come parte del programma del Salone della CSR e dell’Innovazione Sociale. Il lancio internazionale del Paperè previsto invece per il mese di novembre, in occasione della 27esima Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici - COP27a Sharm El Sheikh, in Egitto.
On 4th October 2017 the third of four Business & SDGs Workshops promoted by the Global Compact Network Italy (GCNI) was held in Milan to support the implementation of the United Nations 2030 Global Goals in Italy.
This third event, dedicated to the theme of "SUSTAINABLE SUPPLY CHAIN MANAGEMENT SYSTEMS", was organized on the occasion of one of the main national events in the field of Corporate Social Responsibility, the CSR and Social Innovation Exhibition, hosted at the Bocconi University of Milan.
The inclusion of sustainability issues in supply chain management activities implies a willingness on the part of organizations to measure, monitor and evaluate their performance taking into consideration the trade-off that exists between the economic, social and environmentaldimensions, from the triple bottom line perspective. This approach allows firms to have an overall and strategic vision of the supply chain, which is capable of going beyond mere riskmanagement.
L'empowerment delle donne è un driver cruciale per lo sviluppo sostenibile e la «just transition» verso il mondo equo, inclusivo e prospero disegnato dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Con questo incipit, si è aperto il quinto Business & SDGs High Level Meeting promosso in modalità mista dal Global Compact Network Italia in collaborazione con Edison, e dedicato al tema «Colmare il divario della parità di genere: il ruolo delle imprese».
Per la parità di genere, resta però ancora molto da fare. In Europa, le donne guadagnano il 16% in meno rispetto agli uomini e, negli ultimi 5 anni, questo divario non ha accennato a diminuire (fonte: Comitato Economico Europeo). Nel nostro Paese le donne faticano, più degli uomini, ad entrare nel mondo del lavoro, a realizzare piani di carriera soddisfacenti e continuano ad essere troppo spesso soggette a discriminazioni, pregiudizi e violenze.
Nel 2019 l’Italia è scesa al 76° posto del Global Gender Gap Report, ben sei posizioni più in basso rispetto al 2018.
Global Compact Network Italia e Bureau Veritas Italia sono lieti di invitarvi al Webinar “La Piattaforma TenP - strumento di monitoraggio della catena di fornitura e l’introduzione di Desktop Audit” in programma per il 30 gennaio 2018, ore 11.00-12.00.
Uno dei punti critici nella prevenzione, mitigazione e gestione del rischio riguarda il monitoraggio della catena di fornitura. Risulta per di più particolarmente complesso identificare un sistema snello e mirato per approfondire la conoscenza dei propri fornitori, sotto il profilo sociale, etico e ambientale.
A tal proposito, il Global Compact Network Italia ha creato, con il supporto dei suoi membri, la Piattaforma TenP. Grazie alla TenP il partner non deve preoccuparsi di strutturare alcun sistema di raccolta documenti. La piattaforma è infatti concepita su di un questionario che il fornitore è chiamato a compilare fornendo dati ed evidenze documentali. Tutto avviene online e ogni documento è caricato sulla piattaforma e condiviso con gli altri partner,qualora i fornitori fossero comuni e acconsentissero alla condivisione.
Si è tenuto il 13 e 14 ottobre a Roma, presso il Centro Studi Americani, il quinto Italian Business & SDGs Annual Forumpromosso dal Global Compact Network Italia in collaborazione con Enel (Main Sponsor) ed il supporto di Maire Tecnimont e Terna (Sponsor).
L’SDG Forum del Network italiano del Global Compact è stato, anche quest’anno, l’occasione per discutere l’azione messa in campo del settore privato per la realizzazione dei Global Goals indicati dalle Nazioni Unite come via principale per la creazione di un mondo più equo ed inclusivo e di un mercato centrato sul rispetto dell’ambiente e della biodiversità. Oltre 130 rappresentanti di aziende, Istituzioni ed organizzazioni non profit impegnate sulla “Transizione per l’Agenda 2030” hanno preso parte alla due giorni dedicata allo sviluppo sostenibile, in modalità mista (dal vivo e da remoto).
Il tema della “just transition” è stato esplorato seguendo quattro direttrici: ambiente ed agricoltura, energia, lavori del futuro ed inclusione, governance. Non sono mancati momenti di lavoro di gruppo e di condivisione di buone pratiche e ispirazioni per il futuro fra le aziende presenti.
In apertura dei lavori, il Viceministro degli Esteri, Emanuela del Re, ha riconosciuto gli straordinari risultati ottenuti dall’UN Global Compact nei suoi primi venti anni di attività, per il coinvolgimento del settore privato sullo sviluppo sostenibile. La pandemia di Covid19 ha, però, reso più complessa la risoluzione delle principali sfide della sostenibilità, aggravando le criticità già presenti nei paesi del sud del mondo. Conseguentemente, un rafforzamento del partenariato globale e multistakeholder a supporto dell’Agenda 2030, in cui le imprese possano giocare un ruolo da protagoniste, appare ancora più urgente.
Durante la prima giornata, è stato presentato un approfondimento sui dati contenuti nel Progress Report dell’UN Global Compact relativi alle aziende italiane aderenti al progetto internazionale. Come elemento principale, la ricognizione ha messo in evidenza non solo il coinvolgimento dei CEOs ma anche dei Board e del Senior Management sui temi della sostenibilità d’impresa e ciò rappresenta il primo passo per affrontare con il giusto livello di consapevolezza ed audacia la «Decade of Action» che ci separa dall’anno 2030. Tuttavia, a differenza degli attori economici europei ed internazionali, le nostre imprese non sembrano essere ancora impegnate in modo uniforme su tutti i 17 SDGs, e ciò consente di individuare possibili aree di miglioramento. Ad esempio, gli SDG 7 e 9 (energia pulita ed accessibile, infrastrutture e industrializzazione) sono riconosciuti fra le principali priorità nazionali, mentre resta ancora un buon potenziale di sviluppo sull’SDG 5 (inclusione di genere).
“La sostenibilità d’impresa è una strada a senso unico, un percorso lungo il quale l’apprendimento è continuo e la collaborazione indispensabile. Coerentemente con questo, in occasione del Forum di Roma ed in concomitanza con le celebrazioni del Ventennale del Global Compact, il Network ha premiato i suoi «Fondatori Promotori», ossia le aziende ed organizzazioni stakeholder che nel giugno del 2013 hanno partecipato alla fase costitutiva della Fondazione Global Compact Network Italia rendendo possibile il superamento dello status di gruppo informale e dando nuovo vigore alla dimensione locale del progetto. Sono in tutto 18 e fra questi vi sono diversi protagonisti della transizione energetica”ha affermato Marco Frey, Presidente del Global Compact Network Italia.
Francesco Starace, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel, ha dichiarato: “La sostenibilità non deve essere percepita esclusivamente come un valore etico, ma come elemento di competitività economica in grado di contribuire alla riduzione delle disuguaglianze, a migliorare la vita delle persone e a combattere il cambiamento climatico. L’adesione ai principi del Global Compact da parte delle aziende contribuisce a ridurre il proprio profilo di rischio e rappresenta un elemento di competitività riconosciuto dai mercati. Enel ha integrato la sostenibilità nelle proprie strategie di business ed ha fissato determinati target legati a quattro dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite; un impegno testimoniato dal successo delle emissioni di bond legati a specifici obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG). Si tratta di un’assoluta innovazione finanziaria, presa ad esempio da altre aziende e che dimostra come anche dal punto di vista degli investitori finanziari l’impegno per uno sviluppo sostenibile riduca il profilo di rischio.”
Come sottolineato da Rodolfo Errore, Presidente di SACE, non ci sarà futuro ed alcuna ripartenza se non in una chiave sostenibile. L’approccio etico al business è una scelta vincente ed un driverper la crescita delle imprese. Attraverso l’efficientamento dei processi produttivi, l’adozione di criteri di circolarità, la riduzione degli sprechi, dei costi e dei rischi, la sostenibilità rende le organizzazioni più competitive e fortemente orientate all’innovazione ed al progresso. “Questo è ciò che accade anche agli esportatori italiani nel mondo, che supportiamo nello sviluppo dei loro business: le aziende che hanno successo sono quelle che s’ispirano ai principi di un’economia pulita, circolare ed integrata.” ha specificato Errore durante il suo intervento.
A Stefano Epifani, Fondatore e Presidente di Tech-Economy 2030 è toccato il compito di rilanciare il messaggio per cui è importante mettere il digitaleal centro di ciascuno dei 17 SDGs, per supportarne l’avanzamento a livello reale e globale: in altre parole, tecnologia digitale e sostenibilità digitale devono procedere l’una al fianco dell’altra.
Paolo Magri, vice Presidente di ISPI e Angelo Riccaboni, Professore presso l’Università di Siena e Presidente di Fondazione PRIMA, hanno invece posto l’accento sui molteplici livelli su cui si gioca la partita della sostenibilità d’impresa (processi e strategie, filiera, prodotti, consumo), ricordando in particolare il valore dei comportamenti adottati sul piano «micro». La «giusta transizione» passa, per buona parte, attraverso le scelte di acquisto fatte da cittadini informati, consapevoli e responsabili.
Dai Gruppi di Lavoro, attivati nell’ambito del Forum, sono emerse alcune proposte rilevanti per l’anno 2021, la cui validazione verrà condivisa con tutto il Consiglio Direttivo del Global Compact Network Italia in occasione della pianificazione strategica del prossimo anno. La creazione di un Osservatorio su Diversity e Inclusione, il supporto alle imprese per la definizione di un sistema di governance per affrontare i rischi e cogliere le opportunità del cambiamento climatico e la predisposizione di un position paper per la «transizione giusta e inclusiva», sono le priorità espresse dalle aziende ed organizzazioni partecipanti.
Il quinto SDG Forum è stato promosso con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare e Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.
Le catene di fornitura sono le leve più importanti per le imprese per creare impatti positivi nel mondo, con circa l'80% del commercio globale che passa ogni anno attraverso di esse.
Per tale motivo, il Global Compact delle Nazioni Unite ha attivato al suo interno una Piattaforma d’azione internazionale (Action Platform “Decent Work in Global Supply-Chains”) che riunisce partner istituzionali, network locali di UNGC (tra i quali, il Global Compact Network Italia) e aziende provenienti da ogni parte del mondo con l’obiettivo di pianificare azioni concrete e sviluppare strumenti che abbiano un impatto sul benessere dei lavoratori nelle aziende e lungo le catene di fornitura. La Action Platform funziona per:
Le “Linee guida per gli approvvigionamenti circolari nel settore privato” nascono dall’ascolto da parte dell'UN Global Compact Network Italia degli interessi e necessità di approfondimento dei propri aderenti e sono state sviluppate nell’ambito del Laboratorio 2020 del Master in “Gestione e Controllo dell’Ambiente: Economia Circolare e Management Efficiente delle Risorse” (GECA) della Scuola Superiore Sant’Anna.
Le Linee guida supportano le aziende nell’adottare scelte di approvvigionamento circolare, dalla selezione di materie prime e prodotti a quella dei fornitori, e quindi nel processo mediante il quale esse cercano di ridurre al minimo, o dove possibile evitare, gli impatti ambientali negativi e la creazione di rifiuti durante il ciclo di vita del proprio prodotto.
Per partecipare all’incontro è necessario registrarsi.
Per la registrazione, compilare il form a questo link
L’edizione 2017 del Forum sarà ospitata dal Gruppo Sofidel e si terrà in data 27 settembre, dalle ore 9.00 alle ore 16.30, presso Palazzo Pfanner in Via degli Asili 33 a Lucca.
Per la sera del 26 settembre, è prevista una Networking Dinner riservata ai partecipanti al Forum.
PROTAGONISTI
La”Italian Business & SDGs Annual Forum” riunisce aziende di tutte le dimensioni, provenienti da vari settori produttivi purchè impegnate, o intenzionate a farlo, nell’implementazione dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Partecipano, inoltre, rappresentanti delle Istituzioni, della società civile, di enti accademici e di ricerca.
Il ri-orientamento del sistema moda verso una crescita sostenibile passa inevitabilmente dall’assunzione di consapevolezza ed impegno da parte dei giovani. Con l’obiettivo di sensibilizzare studenti e studentesse al tema del design sostenibile prendendo ispirazione dagli Sustainable Development Goals – SDGs, Filmar SpA – che partecipa all’UN Global Compact e sostiene i suoi Dieci Principi su diritti umani e del lavoro, ambiente ed anticorruzione - promuove da tre anni ColorAMA for Sustainability.
Quest’anno, in particolare, la manifestazione invita i giovani di tutto di tutto il mondo a proporre progetti ad hoc per la creazione di una capsule collection digitale il cui moodboard prenda ispirazione da almeno uno dei temi proposti dagli SDGs.
Il 18 maggio scorso si è tenuto a Milano il primo dei quattro “Business & SDGs Workshop” che saranno promossi dalla Fondazione Global Compact Network Italia nel corso del 2017, come parte del programma attività orientato a supportare l’implementazione dei Global Goals 2030 delle Nazioni Unite in Italia. Questo primo appuntamento, dedicato al tema della “Finanza sostenibile a supporto degli SDGs”,è stato organizzatoin collaborazione con UNEP Inquiry e gentilmente ospitato da Edison SpA.
Il 4 e 5 giugno si è tenuto a Berlino il primo incontro dello European Peer Learning Group sul tema Corporate Climate Strategies. L’iniziativa è stata organizzata dai Network Locali del Global Compact tedesco, francese, spagnolo, italiano, svizzero e danese. L’obiettivo è di promuovere il dialogo tra aziende provenienti da diversi contesti nazionali e favorire il confronto tra le proprie esperienze sull’importanza di adottare una strategia aziendale sul clima e di porsi obiettivi climatici ambiziosi, che siano in linea con il target definito dall’Accordo di Parigi sul Clima di limitare l’aumento del riscaldamento globale a 1.5° C.
Al meeting hanno partecipato 20 aziende tra cui 4 italiane: A2A, Artsana, Ferrovie dello Stato, Snam, già impegnate su una propria strategia sul clima. Durante l'incontro è stata discussa l'importanza di un allineamento del settore business agli Science-Based Targets.
Le aziende partecipanti hanno avuto modo di lavorare in modo interattivo con scambi di esperienze aziendali e lavori di gruppo. Dapprima sono stati individuati i driver fondamentali che spingono le aziende a elaborare una strategia sul clima: il commitment del top management, la credibilità del brand e la reputazione aziendale, le aspettative e la trasparenza verso gli stakeholder, l’accrescimento della competitività dell’azienda e delle opportunità di mercato.
Il 3 aprile si è tenuto il primo webinar del ciclo straordinario di appuntamenti organizzato dall’Academy del Global Compact per supportare le aziende di tutto il mondo nella gestione della crisi provocata dalla pandemia di COVID-19.
Sono intervenuti: Amina J Mohammed, UN Deputy Secretary-General; Lise Kingo, CEO e Executive Director del Global Compact; Alan Jope, CEO di Unilever.
Con i loro contributi, gli speaker hanno tracciato le linee guida di un approccio all’emergenza globale che resti saldamente ancorato ai principi dell’etica dell’economia e dello sviluppo sostenibile. In questo tempo di incertezza, si rafforza l’esigenza di uno sforzo coordinato e reciprocamente ispirato fra tutti gli attori in campo.
Lo scorso 6 luglio si è tenuto in modalità mista (in presenza a Milano/videoconferenza) ilquinto Business & SDGs High Level Meeting promosso in modalità mista dal Global Compact Network Italia in collaborazione con Edison, e dedicato al tema «Colmare il divario della parità di genere: il ruolo delle imprese».
Hanno preso parte al web-meetingoltre 25 Amministratori Delegati e Presidenti di aziende italiane di grandi e medie dimensioni, attive in vari settori produttivi.
"INTEGRARE GLI SDGs NEL REPORTING AZIENDALE: UNA GUIDA PRATICA", sviluppata dall’UN Global Compact in collaborazione con il GRI – Global Reporting Initiative, propone un processo strutturato in tre fasi e incentrato sulla prioritizzazione fondata sui principi per incorporare gli obiettivi di sviluppo sostenibile all’interno delle procedure di reporting aziendale già esistenti.
The main challenge for the Network in 2018 was to “transfer” at the local level the “One Global Compact” governance model launched by the United Nations and characterized by two original elements: closer coordination, compared to the past, between the New York Offices and the Local Networks around the world, and the launch of new tools and opportunities for exchange on sustainability issues at the international level (such as, for example, the SDGs Academy or the Action Platforms) in the face of a greater financial commitment in support of the initiative required of the profit organizations involved. In 2019, the new model has been consolidating at the local level, also strengthened by a continuous growth trend of the Italian base of the movement, as well as the progressive increase of "Founder members” to the Italian Network of the Global Compact (GCNI).
During the year that is about to close, the Foundation's statutory bodies were also renewed with the confirmation of the Chairman, of some members of the Board of Directors, and with the entry in the board of new companies with mature sustainability profiles and new propositivities. In September, Daniela Bernacchi – a professional with extensive experience in both multinational and non-profit companies – was appointed Secretary General of the GCNI.
Per il prossimo8 marzo - Giornata internazionale della donna, l’UN Global Compact Network Italia organizzerà l’evento “Ring the Bell for Gender Equality”, con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza sui temi della parità di genere e del women empowerment sul luogo di lavoro, nei mercati e nella comunità. “Ring the Bell” è un’iniziativa globale, che si terrà in contemporanea in oltre 100 Borse nel mondo.
L’incontro si terrà presso Palazzo Mezzanotte a Milano, è promosso in partnership con Borsa Italiana, WFE – World Federation of Exchanges, IFC – International Finance Corporation, UN Women, SSE – Sustainable Stock Exchange Initiative e aprirà alle ore 8.50 per chiudere alle ore 10.00.
A marzo 2022, il Global Compact delle Nazioni Unite ha lanciato la CFO Coalition for the SDGs. La piattaforma, dedicata ai CFO delle aziende aderenti a UNGC, è finalizzata a creare uno spazio di confronto e condivisione di esperienze tra pari, investitori e istituzioni finanziarie che porti ad elaborare nuovi framework condivisi e raccomandazioni per orientare i capitali privati verso un mercato a supporto degli investimenti per lo sviluppo sostenibile. Maggiori informazioni sulla piattaforma sono disponibili qui.
Attualmente, partecipano alla Coalition 70 CFO (di cui 6 italiani) di aziende aderenti al Global Compact a livello globale.
UNGCN Italia terrà una sessione informativa, riservata alle aziende aderenti, per fornire una panoramica sullaCFO Coalition,identificare le aree di coinvolgimento per gli aderenti italiani particolarmente attivi sul tema finanza sostenibile ed esplorare le diverse modalità di partecipazione all’iniziativa.
Il prossimo 21 aprile si terrà in modalità web il secondo incontro dell’anno dedicato alla presentazione di “SDG Action Manager” strumento strategico ed operativo nato dalla partnership tra UN Global Compact e B-Lab per supportare tutti i tipi di imprese nel misurare e sviluppare l’impatto delle proprie performance di sostenibilità ed accelerare, quindi, il proprio percorso organizzativo di avanzamento verso gli SDGs.
L'SDG Action Manager - gratuito e online - integra la valutazione del B Impact di B Lab, i Dieci Principi dell'UN Global Compact e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, consentendo alle aziende di agire in modo significativo attraverso l'autovalutazione dinamica, il benchmarking e il miglioramento. Si parte dall’identificazione degli SDGs prioritari per poi passare all’impostazione delle strategie aziendali finalizzate al loro raggiungimento, in termini di buone pratiche, output, gestione dei rischi e collaborazioni con altre realtà.
La quarta edizione dell’Italian Business & SDGs Annual Forum, promossa dal Global Compact Network Italia (GCNI) si è tenuta il 14 e 15 ottobre a Trieste presso il MIB Trieste School of Management. L’evento è stato ospitato dal Gruppo Hera, con il supporto di Assicurazioni Generali, illycaffè, Leonardo, MIB Trieste School of Management e con il patrocinio di Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Comune di Trieste e Confindustria Venezia Giulia.
Al Forum, che è l’occasione annuale di confronto multistakeholder sul ruolo del settore privato nel raggiungimento degli SDGs indicati dall’Agenda 2030, hanno preso parte 140 partecipanti, 60 aziende, 11 organizzazioni non profit, 6 rappresentanti di istituzioni locali e nazionali, 11 enti di ricerca e università.
Innovazione per l’Agenda 2030
La quarta edizione ha approfondito il binomio Innovazione-Agenda 2030.
Per soddisfare la visione dell’Agenda 2030, orientata al raggiungimento di uno sviluppo sostenibile che non lasci nessuno indietro, è necessario che le aziende vadano ben oltre la logica del «business as usual», e scelgano l’adozione di un approccio trasformativo - caratterizzato da mentalità innovative, dalla diffusione di nuovi modelli di business e dalla sperimentazione di tecnologie dirompenti - e la creazione di partnership non convenzionali.
Tutti gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) contenuti nell’Agenda sono leve per l’innovazione e la sperimentazione di nuove soluzioni, con un effetto positivo in termini di accrescimento della competitività del settore privato.
Come sottolineato da Sergio Mercuri - Ministro Plenipotenziario, Coordinatore per i temi della sostenibilità, Direzione Generale per la Mondializzazione e le Questioni Globali, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, anche la Unione Europea individua nell’innovazione un attivatore trasversale per la transizione verso la sostenibilità e il presupposto essenziale per un’economia UE in linea con gli SDGs.
Approccio trasformativo
Il tema della trasformazione è stato centrale nel dialogo tra l’AD del Gruppo Hera, Stefano Venier, e il Presidente di Assicurazioni Generali, Gabriele Galateri di Genola – aziende con una forte presenza sul territorio e profili di sostenibilità consolidati. Hanno sottolineato la centralità delle azioni concrete nel processo di avanzamento dell’Agenda 2030. Non si tratta, infatti, secondo i due Vertici, di attuare delle rivoluzioni all’interno delle aziende, bensì di lavorare giorno dopo giorno ed in modo continuativo al processo di trasformazione. In questa chiave, è fondamentale ragionare in modo integrato, guardare all’intero modello di business e porre attenzione agli impatti delle operazioni d’impresa lungo tutta la filiera, sul territorio e sulle comunità.
L’approccio trasformativo deve tenere conto della dimensione sia lavorativa che sociale di tutti gli stakeholder aziendali che vanno tutelati in una logica d’inclusione e di coinvolgimento. È fondamentale operare, dunque, per una transizione “giusta” (just transition).
Partnership
È emerso in modo chiaro dai saluti Istituzionali e dagli interventi di Stefano Fantoni, Presidente della Fondazione Internazionale Trieste e Champion ESOF 2020, Maria Cristina Pedicchio, Presidente dell’Istituto Nazionale di Oceanografia Sperimentale e Federico Testa, Presidente di ENEA quanto sia rilevante il ruolo delle partnership fra aziende, mondo della ricerca e le istituzioniai fini della realizzazione dello sviluppo sostenibile. Per ottenere risultati concreti, misurabili e raggiungibili è necessario aprirsi alla contaminazione di idee e strumenti. È stato sottolineato quanto la scienza debba essere connessa ai problemi della società, per essere di supporto ad un benessere diffuso della collettività. Non meno importante, deve essere considerato il collegamento fra trasformazione tecnologica ed esigenze espresse dal tessuto imprenditoriale italiano, caratterizzato soprattutto da piccole e medie imprese.
Anche da questi speaker, è stato sottolineato come l’innovazione sia “giusta” se produce un impatto socio-economico positivo e diffuso.
Competitività
La connessione Innovazione-Agenda 2030 è stata, in chiusura della giornata, calata in modo più specifico in quattro focus tematici: inclusione, resilienza, economia circolare e finanza sostenibile. Questi temi sono stati esplorati grazie al contributo di Barbara Falcomer, Direttore Generale di Valore D, Andrea Maggiani, Direttore Generale di Carbonsink, Fabio Iraldo, Professore della Scuola Superiore Sant’Anna e Francesco Bicciato, Segretario Generale del Forum per la Finanza Sostenibile. Integrare questi modelli nel business rappresenta una fonte di competitività per il settore privato: quando l’azienda è in grado di valorizzare le diversità ed essere inclusiva – soprattutto in termini di gender - registra performance di business migliori; lo sviluppo di misure di adattamento e mitigazione al cambiamento climatico e il porsi obiettivi ambiziosi di riduzione delle emissioni rende il settore privato più resiliente e competitivo, avvicinandolo anche al settore finanziario che oggi è molto orientato al green; l’adozione di modelli di business circolari implica da un lato rendere più efficiente l’uso delle risorse, e dall’altro riprogettare l’intero processo produttivo, aumentando le opportunità di business in ogni fase del ciclo di vita del prodotto; la finanza orientata verso progetti di sostenibilità rappresenta uno strumento di investimento innovativo e un alleato per le imprese per implementare azioni concrete con impatti sul territorio.
Tavoli di lavoro
I partecipanti al Forum si sono confrontati su inclusione, resilienza, economia circolare, finanza sostenibile in Tavoli di lavoro nella mattinata del 15 ottobre, con l’obiettivo di elaborare proposte di azione da implementare nel 2020 nella cornice del Global Compact Network Italia.
Sono state delineate come esigenze prioritarie e trasversali per le imprese: trovare le giuste modalità di coinvolgimento di tutta la catena del valore, non solo fornitori e sub-fornitori, ma anche cittadini e clienti e quindi creare consapevolezza all’interno ma anche all’esterno del contesto aziendale.
Dall’attività dei Tavoli di lavoro sono emerse sette proposte presentate in plenaria e votate da tutti i partecipanti del Forum. Nell’immagine accanto sono riportate tutte le proposte e i risultati della votazione. In particolare le prime tre proposte fanno riferimento a: - la realizzazione di un workshop sul tema della Finanza Sostenibile; - la creazione di linee guida sulla circolarità rivolte agli uffici acquisti aziendali; - promozione di una CEO roundtable sul tema inclusione e gestione della diversità in azienda.
Per tutte queste azioni, il GCNI è stato ritenuto un partner ideale per affiancare le imprese – in termini di formazione, approfondimento e condivisione di esperienze - nel loro percorso verso la sostenibilità.
Principali citazioni
“Negli undici anni che abbiamo a disposizione da qui al 2030, dobbiamo muoverci in uno spirito collettivo. Le imprese devono coinvolgere non solo le loro filiere, ma anche cittadini e consumatori: in linea con la natura universale dall’Agenda 2030 tutti gli attori devono dare un contributo alla realizzazione di una società più equa e inclusiva. Non ci dimentichiamo che nella prospettiva del Global Compact delle Nazioni Unite non ci può essere sostenibilità senza inclusione”.
Marco Frey – Presidente del Global Compact Network Italia
“L'impegno delle aziende è uno dei fattori essenziali per il successo della transizione indicata dalle Nazioni Unite e proprio il territorio di Trieste, in questo senso, mostra in maniera chiara cosa può fare un'impresa correttamente orientata (penso al nuovo depuratore di Servola “che parla no il Mare”, esempio rilevante di tecnologia smart ed innovativa al servizio dell’ambiente e della comunità). Il settore privato, nel suo complesso, per incidere e fare davvero la differenza, deve porre la sostenibilità nel cuore stesso della propria ragion d'essere, dandosi una visione di lungo periodo che sia supportata non soltanto, all'interno, da adeguate risorse progettuali ed economiche ma anche, all'esterno, da cornici legislative coerenti, che orientino ad ampio raggio gli investimenti e i processi di reindustrializzazione che saranno richiesti nei prossimi anni”.
Stefano Venier – Amministratore Delegato del Gruppo Hera
“Nel business assicurativo di Generali la responsabilità ambientale, sociale e di governance è integrata con i suoi obiettivi. Generali aderisce ai più avanzati principi internazionali per la sostenibilità e in particolare promuove i Sustainable Development Goals (SDGs). Lo testimoniano iniziative come, ad esempio, gli investimenti in innovazione e trasformazione digitale per € 1 miliardo entro il 2021 e la strategia sul cambiamento climatico, approvata nel 2018, che prevede azioni specifiche su investimenti e underwriting e identifica nel dialogo e coinvolgimento degli stakeholder lo strumento per favorire la transizione verso una società a basso impatto ambientale”.
Gabriele Galateri di Genola - Presidente di Assicurazioni Generali
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The fourth edition of the Italian Business & SDGs Annual Forum, promoted by Global Compact Network Italy (GCNI), was held on October 14 and 15 in Trieste at the MIB Trieste School of Management. The event was hosted by Hera Group with the support of Assicurazioni Generali, illycaffè, Leonardo and MIB Trieste School of Management and under the auspices of the Italian Ministry of Foreign Affairs and International Cooperation, the Municipality of Trieste and Confindustria Venezia Giulia.
The Forum, which is the annual opportunity for multi-stakeholder discussion on the role of the private sector in achieving the SDGs indicated in 2030 Agenda, was attended by 140 participants, 60 companies, 11 non-profit organizations, 6 representatives of local and national institutions, 11 research institutions and universities.
Innovation for the 2030 Agenda
The fourth edition focused on the combination Innovation-2030 Agenda.
In order to meet the vision of the 2030 Agenda, which aims at achieving sustainable development that leaves no one behind, it is necessary for companies to go far beyond the logic of "business as usual" and to choose a transformative approach - characterized by innovative mindset, dissemination of new business models and testing of disruptive technologies - as well as unconventional partnerships.
All the Sustainable Development Goals (SDGs) contained in the Agenda are levers for innovation and experimentation of new solutions, with a positive effect in terms of increasing the competitiveness of the private sector.
As underlined by Sergio MERCURI - Minister Plenipotentiary, Coordinator for Sustainability Issues, Directorate General for Globalization and Global Issues, Ministry of Foreign Affairs and International Cooperation - the European Union also identifies innovation as a transversal activator for the transition to sustainability and as an essential prerequisite for an EU economy in line with the SDGs.
Transformative approach
The theme of transformation was topical in the exchange between Stefano VENIER, CEO of Hera Group, and Gabriele GALATERI DI GENOLA, President of Assicurazioni Generali - both companies having a strong presence on the territory and consolidated sustainability profiles. They stressed the central role of concrete actions in the process of advancing the 2030 Agenda. Indeed, according to the two leaders, it is not a matter of starting revolutions within companies, but rather of working day after day and continuously towards the process of transformation. To this end, it is essential to think in an integrated way, to look at the entire business model and to pay attention to the impacts of business operations on the territory and on the communities throughout the production chain.
The transformative approach must take into account both the work and the social dimensions of all corporate stakeholders, which are to be protected in a logic of inclusion and involvement. Therefore, it is fundamental to operate towards a "just" transition.
Partnership
The institutional greetings and speeches of Stefano FANTONI (President of the Trieste International Foundation and Champion ESOF 2020), Maria Cristina PEDICCHIO (President of the National Institute of Experimental Oceanography), and Federico TESTA (President of ENEA) made it clear how important the role of partnerships among companies, research and institutions is for the achievement of sustainable development. In order to obtain concrete, measurable and achievable results, it is necessary to be open to the contamination of ideas and tools. It was underlined how much science should be connected to the problems of our societies in order to support a widespread welfare for everyone. In addition, the link between technological transformation and the needs expressed by the Italian entrepreneurial fabric, characterized above all by small and medium-sized enterprises, must be even more relevant.
Also, these speakers, highlighted how innovation can be "fair" if it produces a positive and widespread socio-economic impact.
Competitiveness
The connection Innovation-2030 Agenda was explored more specifically toward the end of the day through four thematic focuses: inclusion, resilience, circular economyand sustainable finance. These themes were addressed thanks to the contribution of Barbara FALCOMER (Director General of Valore D), Andrea MAGGIANI (Director General of Carbonsink), Fabio IRALDO (Professor at the Scuola Superiore Sant'Anna), and Francesco BICCIATO (Secretary General of the Forum for Sustainable Finance). Integrating these models into business is a source of competitiveness for the private sector: when the company is able to enhance diversity and be inclusive - especially in terms of gender - it has better business performances; developing adaptation and mitigation measures to tackle climate change and setting ambitious targets for reducing emissions makes the private sector more resilient and competitive, bringing it closer to the financial sector, which today is fairly green-oriented. The adoption of circular business models implies, on the one hand, making the use of resources more efficient and, on the other, redesigning the entire production process, increasing business opportunities at every stage of the product life cycle; finance oriented towards sustainability projects is an innovative investment tool and an ally for companies to implement concrete actions with impacts on the territory.
Tavoli di lavoro
Participants in the Forum discussed inclusion, resilience, circular economy and sustainable finance in Working groups in the morning of 15 October with the aim of developing proposals for action to be implemented in 2020 within the operational framework of Global Compact Network Italy.
The following issues were outlined as priority and transversal needs for companies: finding the right ways to involve the entire value chain, not only suppliers and sub-suppliers, but also citizens and customers, and creating awareness within but also outside the business context.
Seven proposals presented in plenary and voted by all the participants of the Forum emerged from the Working Tables. The side picture shows all the proposals and the voting outcomes. In particular, the first three proposals refer to: the organization of a workshop on Sustainable Finance; the creation of guidelines on circularity for the companies’ purchasing offices; the promotion of a CEO roundtable on inclusion and management of diversity within companies.
Regarding all these actions, GCNI was indicated as an ideal partner to support companies - in terms of training, insights and sharing of experiences - in their path towards sustainability.
Main statements
"In the eleven years between now and 2030, we must move in a collective spirit. Companies must engage not only their production chains, but also citizens and consumers: in line with the global nature of the 2030 Agenda, everyone is expected are expected to contribute to the development of a more equal and inclusive society. We should not forget that, in the vision of the UN's Global Compact, there can be no sustainability without inclusion".
Marco FREY – President, Global Compact Network Italy
"The commitment of companies is one of the essential factors for the success of the transition indicated by the United Nations; the territory of Trieste, in this sense, clearly shows what a correctly oriented company can do (for instance, think about the new purifier that “speaks with the sea" in Servola, an important example of smart and innovative technology at the service of the environment and the community). The private sector as a whole, in order to make a real difference, must place sustainability at the very heart of its raison d'être, giving itself a long-term vision that is supported not only internally by adequate planning and economic resources, but also externally by coherent legislative frameworks, which direct the wide-ranging investments and re-industrialization processes that will be required in the coming years.
Stefano VENIER – CEO, Hera Group
"In the insurance business of Generali, environmental, social and governance responsibility is integrated with its objectives. Generali embraces the most advanced international principles for sustainability and particularly promotes the Sustainable Development Goals (SDGs). This is demonstrated by initiatives such as, for example, investments for € 1 billion by 2021 in digital innovation and transformation, or the climate change strategy, approved in 2018, which provides for specific actions on investment and underwriting and identifies discussion and stakeholder involvement as a tool to facilitate the transition to a low-environmental-impact society".
Gabriele GALATERI DI GENOLA – President, Assicurazioni Generali
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UN Global Compact Network Italia lancia per il quarto anno consecutivo il round locale del concorsoSDG Pioneers 2023, promosso in collaborazione con il Global Compact delle Nazioni Unite e finalizzato a selezionare business leader che si contraddistinguono per l’impegno proattivo e significativo per l’avanzamento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, grazie al proprio lavoro quotidiano in un’azienda italiana aderente a UNGC.
Per la prima volta, verranno riconosciuti dueSDG Pioneer Italy, rispettivamente per la categoria “Large national and multinational companies” e quella “SMEs”.
UN Global Compact Network Italia lancia per il quinto anno consecutivo il round locale del concorso “SDG Pioneers 2024”, promosso in collaborazione con il Global Compact delle Nazioni Unite e finalizzato a selezionare business leader che, grazie al proprio lavoro quotidiano in un’azienda italiana aderente a UNGC, si contraddistinguono per l’impegno proattivo e significativo per l’avanzamento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.
Il 17 novembre, nell’ambito della COP27 di Sharm el-Sheikh,UN Global Compact Network Italia presenta il Position Paper “La gestione sostenibile delle catene di fornitura: tra responsabilità e opportunità per le imprese”.
La conferenza sarà ospitata presso il Climate Ambition Hub (UNGC Pavilion) alla COP27 (Green Zone).
In occasione dell’High-Level Political Forum di New York, l’UN Global Compact Network Italia (UNGCN Italia) ha presentato il suo Position Paper sul tema della Governance Trasformativa. Il documento, realizzato con il supporto allargato di 54 aziendeaderenti a UNGCN Italia, evidenzia le strategie innovative implementate dalle imprese per integrare la sostenibilità nelle proprie operation.
In risposta al periodo di emergenza che stiamo attraversando e che ha impattato in modo significativo sulle modalità di lavoro abituali, il Global Compact Network Italia ha deciso di organizzare una serie di quattro webinar programmati tra i mesi di aprile e maggio e focalizzati su alcuni temi rilevanti per lo sviluppo sostenibile.
Con questa serie, il Network ha voluto “riconvertire” in modalità online alcuni appuntamenti già in programma per l’anno in corso, al fine di portare avanti con continuità la sua azione di supporto e sensibilizzazione rivolta a tutti gli attori italiani (business e non business) che fanno parte del grande movimento UN Global Compact.
L’«Italian Sustainability Photo Award» è il concorso fotografico organizzato da PIMCO con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica italiana sul tema della sostenibilità (con tre focus speciali su ambiente, società e governance). Verranno premiate le fotografie che riusciranno a raccontare, con più efficacia e qualità, l’avanzamento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile al livello nazionale. Oggetto degli scatti dovranno essere situazioni ed aspetti connessi alla quotidianità nelle sue molteplici sfaccettature.
Una prestigiosa giuria composta da fotografi, photo editor e giornalisti internazionali assegnerà i premi per la Migliore Foto Singola e la Migliore Storia Fotografica. Inoltre, verrà selezionata la migliore proposta in termini di progetto fotografico che riceverà un contributo per la realizzazione del valore di 10.000 euro.
La deadline per l’invio della propria proposta, è fissata al 28 febbraio 2020.
The "Italian Sustainability Photo Award" is the photographic competition organized by PIMCO with the aim of raising awareness of sustainability in Italy (with three special focuses on the environment, society and governance). The prizes will be awarded to the photographs that succeed in telling, with more effectiveness and quality, the progress of the Sustainable Development Objectives at the national level. The subject of the shots should be situations and aspects related to everyday life in its many facets.
A prestigious jury of international photographers, photo editors and journalists will award the prizes for Best Single Photo and Best Photographic History.
In addition, the best proposal in terms of photographic project will be selected and will receive a contribution of 10,000 euros.
The initiative is organized under the auspicies of the Italian Network of the Global Compact, which will take part in the final award ceremony.
Deadline for submission is 28 February 2020.
Avviato nel 2017, e giunto al termine nel 2023, il progetto “Coastal Highway Upgrading” ha visto coinvolta la PMI Politecnica Ingegneria ed Architettura nella realizzazione di una nuova autostrada costiera in Belize. Partendo dal potenziamento di un’arteria stradale già esistente, lunga 58 km, Politecnica ha realizzato un’infrastruttura resiliente ai cambiamenti climatici che ha collegato comunità e territori remoti, aprendo nuove opportunità economiche e stimolando lo sviluppo locale e il turismo.
È Alessio Gori, Ingegnere Civile Associato e Project Manager di Politecnica, a presentare il progetto che è stato portato avanti con il supporto della Carribean Development Bank e del Governo del Regno Unito, attraverso il fondo UKCIF (UK Caribbean Infrastructure Fund).
Al principio del 2024, Holding Moda - subholding di Holding Industriale, specializzata nell’aggregazione di PMI del settore textile&fashion, ha dato il via al progetto “HModa Circular” con lo scopo di diffondere, fra le proprie aziende controllate, la circolarità come approccio strategico al waste management. La scelta del verticale Moda ha i suoi principali driver nelle aspettative crescenti sulla sostenibilità da parte dei grandi brand del lusso; e in una normativa sui processi produttivi e di reporting sempre più ampia e stringente.
È Veronica Bovo, Chief Sustainability Officer di Holding Industriale, a presentare il progetto portato avanti insieme a partner esperti e che avvicina sempre più l’azienda all’obiettivo di creare una “simbiosi di filiera” tra il settore tessile e gli altri settori industriali.
A fine 2020, Sanpellegrino (Gruppo Nestlé) ha avviato un’attività di censimento e monitoraggio della flora e della fauna presenti nella tenuta di Scarperia, in Toscana, dove sgorga e viene imbottigliata l’Acqua Panna. La mappatura è stata realizzata con l’obiettivo di identificare azioni volte alla salvaguardia della biodiversità presente nell’area, e a rafforzarne l’ecosistema. Da qui nasce il progetto «Good Bee», che ha portato all’inaugurazione di un «Bee Hotel» all’interno della tenuta, con lo scopo di creare un ambiente favorevole per gli insetti impollinatori ed aumentare la loro presenza nell’area.
È Fabiana Marchini – a capo della funzione Sostenibilità del Gruppo Sanpellegrino– a raccontarci la Story di questo spazio di ristoro e rigenerazione per api e farfalle diurne.
«NeoConnessi» è il progetto di educazione digitale di WINDTRE, volto principalmente a sensibilizzare i bambini - tra i 9 e gli 11 anni di età - ad un utilizzo responsabile di Internet, e ad accompagnare scuole e famiglie nella delicata fase in cui i più giovani si trovano per la prima volta a navigare in autonomia. Il progetto, attivo al livello nazionale da oltre 5 anni, si rivolge agli alunni e alle alunne delle classi quarte e quinte delle scuole primarie e si sviluppa in quattro ambiti: tecnologico, pedagogico, psicologico e didattico.
È Federica Manzoni– Sustainability & Quality Certification Director di WINDTRE– a raccontarci la Storydi questa iniziativa, tramite la quale l’Azienda tech vuole offrire il suo contributo alla creazione di una rete più inclusiva e sicura.
L’impatto derivante dalle attività delle catene di approvvigionamento di un’impresa è circa nove volte superiore a quello generato nel perimento dell’azienda stessa. È partendo da questa consapevolezza che Andriani – impresa pugliese attiva nel settore agro-alimentare – ha costruito una gestione sostenibile delle proprie filiere, sia in Italia che all’estero. In questo ambito, rientra il progetto pluriennale «ESFAI -Ethiopian Sustainable Farming & Agriculture Initiative», avviato in Etiopia nel 2020 con lo scopo di offrire supporto al partner locale – Lovegrass – nell’efficientamento della produzione del Teff.
È Mattia Caravella – Sustainable Sourcing di Andriani – a raccontare il contesto, gli obiettivi e le caratteristiche di questa iniziativa, tramite la quale l’Azienda punta a creare una supply chainvirtuosa per le colture locali della materia prima e promuovere buone pratiche di agricoltura sostenibile nel Paese africano.
“Custodire il territorio” significa anzitutto conoscerlo approfonditamente, misurarne il valore e le vulnerabilità per operare all’interno di esso rispettando tutte le forme di vita presenti, le dinamiche e gli equilibri.
Guardando in questa direzione, tra il 2020 e il 2021, Edison – fra i più grandi attori energetici italiani – ha realizzato un importante lavoro di mappatura della vulnerabilità della biodiversità e dei servizi ecosistemici (BES) sui territori in cui sono attivi i propri siti produttivi. […]
ICOP è una PMI localizzata in Friuli Venezia Giulia e da sempre caratterizzata da una forte vocazione sociale. Trovandosi in un territorio di frontiera, è inoltre particolarmente esposta ai fenomeni migratori provenienti dall’Est Europa. È in questo contesto che, a seguito della deflagrazione del conflitto armato fra Ucraina e Russia, nel febbraio del 2022 è stato avviato il progetto «Mattone su Mattone», esempio di partnership profit non-profit per offrire supporto pratico nella gestione della crisi umanitaria.
È Piero Petrucco – Vice Presidente e Amministratore Delegato di ICOP – a raccontare i valori, gli obiettivi e le modalità con cui è stato avviato il progetto, che ha visto il coinvolgimento attivo del management aziendale e di numerosi dipendenti, i quali hanno dato vita spontaneamente al gruppo «Icoperanti».
ICAM, azienda lombarda leader nella produzione di cioccolato sostenibile e di alta qualità, è presente da oltre dieci anni in Uganda, dove ha costruito una filiera di approvvigionamento sempre più solida ed attenta agli impatti sull’ambiente e sulle comunità, con l’obiettivo di generare valore sia per l’impresa, che per il territorio e le Persone ugandesi.
È Sara Agostoni – Global Procurement Director and Chief Sustainability Officer di ICAM – a raccontarci il contesto in cui ICAM opera tuttora, le azioni e le partnership che hanno sostenuto la crescita del pregio del cacao locale.
Dal 2014, le aziende private sono riconosciute come potenziali attori di cooperazione allo sviluppo, al fianco delle Agenzie nazionali, ONG, e dei professionisti del settore. In questo scenario, dal 2021, Irritec – azienda siciliana tra i leader nella produzione di sistemi d’irrigazione di precisione – ha realizzato in Senegal il progetto «Agrilab», per la formazione professionale degli agricoltori locali sull’utilizzo e la progettazione di impianti irrigui innovativi e sostenibili.
È Giulia Giuffrè – Board Member and Sustainability Ambassador di Irritec– a farsi portavoce di questa iniziativa che nasce da una partnership profit-non profit e dalla sinergia con AICS – Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.
Gli effetti del cambiamento climatico rischiano di mettere a dura prova la sopravvivenza di alcune specie di caffè e, quindi, l’intero settore produttivo, nonché la catena di commercio sui mercati globali. Gruppo Lavazza è fortemente impegnato, da oltre una decade, per la costruzione di una filiera che risponda ai principi di sviluppo sostenibile, con particolare attenzione alla tutela della biodiversità e degli ecosistemi. Questa ambizione, si declina concretamente spaziando dal coinvolgimento in attività di Ricerca e Sviluppo, all’implementazione di programmi a supporto delle comunità di coltivatori locali, nei Paesi produttori di caffè.
Veronica Rossi, Sustainability Senior Manager del Gruppo Lavazza, racconta la partecipazione dell’azienda al programma internazionale che ha consentito all’Ecuadordi realizzare la sua prima produzione di caffè di alta qualità certificata“deforestation-free”.
Nel 2023, INWIT ha avviato - in collaborazione con Legambiente - un progetto di monitoraggio dell’inquinamento atmosferico in quattro aree naturali dell’Appennino centrale, grazie all’installazione di nuove tecnologie sulle torri aziendali già presenti nelle zone coinvolte. Più specificamente, INWIT intende sviluppare una base-dati a lungo termine relativa alla qualità dell’aria, favorendo quindi l’identificazione di eventuali rischi o impatti negativi, e stimolando l’adozione di misure correttive da parte degli attori locali.
È Emanuele Cardinale - Head of Sustainability di INWIT, a raccontare gli obiettivi e le modalità d’implementazione dell’iniziativa, che vede l’Azienda operare in una logica di “Tower as a service”, ossia utilizzando le proprie infrastrutture per offrire più servizi integrati ed innovativi e contribuire attivamente alla tutela della biodiversità.
Save The Duck è nata con il dichiarato intento di dar vita a una realtà che avesse come pilastri il rispetto per gli esseri viventi e l’ambiente e che potesse svilupparsi seguendo principi di sostenibilità, promuovendo un modello di business trasparente e rigenerativo.
“Gli animali non sono materie prime”, è così che descrive il principio fondante dell’Azienda Silvia Mazzanti, oggi a capo della funzione Sostenibilità, ma con un background nello sviluppo di prodotto e approfondita conoscenza della supply chain. […]
Nel 2022, OMB Saleri - PMI bresciana specializzata nella produzione di valvole per la gestione di gas - si è fatta promotrice del “Patto di Comunità - Polo Primo Maggio”, un’iniziativa di collaborazione ampia tra undici enti pubblici e privati, organizzazioni religiose e associazioni locali, che mira alla riqualificazione e rigenerazione sociale, culturale ed economica del quartiere “Primo Maggio” di Brescia, dove l’Azienda ha sede.
È Elena Gambera - Managing Board Member di OMB Saleri, a raccontare gli obiettivi e le attività formative, sportive e culturali implementate nell’ambito del Patto, che punta ad innescare un cambiamento concreto e reale al livello di Comunità e territorio.
Innovando, PMI innovativa basata in Veneto ed attiva nel settore della gestione dei rifiuti industriali, è tra i partner del progetto «LIFE Re-Shoes» che, attraverso il recupero circolare delle scarpe a fine vita, promuove il riciclo virtuoso come nuovo standard nella filiera calzaturiera.
È Cveta Majtanovic– Sustainability Director di Innovando– a raccontare il contesto e le modalità di implementazione dell’iniziativa, nonché le sinergie attive all’interno del consorzio internazionale che è a capo del progetto finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma «LIFE».
Nel 2022, Caffè Borbone - azienda leader nel settore della torrefazione e del caffè porzionato - ha avviato in Uganda il progetto «MWANYI», con l’obiettivo di sostenere l’emancipazione culturale e finanziaria di donne e giovani ugandesi che lavorano nella filiera del caffè. Questo è un settore cruciale per l’economia nazionale, ma resta caratterizzato da un’alta frammentazione geografica, dalla mancanza di formazione imprenditoriale e da una supply chain non ancora certificata.
È Marco Schiavon - Amministratore Delegato di Caffè Borbone, a raccontare l’impegno pluriennale dell’Azienda in Uganda, la partnership con OFI - Olam Food Ingredientsper l’implementazione del progetto, i risultati finora raggiunti e l’impatto generato sulle comunità locali e all’interno dell’organizzazione stessa.
Dal 2015, all’interno di Vector, il Team D&I (Diversity & Inclusion) coordina un tavolo di lavoro aperto a tutta la popolazione aziendale e che ogni anno cambia il focus tematico delle sue attività. Il 2022 è stato l’anno della “gestione delle disabilità in Azienda”. È Camilla Buttà – promotrice della tematica D&I al livello organizzativo – a raccontare i valori, gli obiettivi e le modalità con cui il Team dedicato opera per realizzare una piena inclusione e valorizzazione delle diversità all’interno dell’Azienda, affinché ciascuna Persona di Vector si senta bene sul luogo di lavoro.
Vector è una PMI attiva nel settore delle spedizioni internazionali ed è considerata un baluardo innovativo e consolidato sulla D&Iaziendale in Italia.
A breve, sarà disponibile online il nuovo spazio editoriale web Sustainability on Stage, ideato dallo UN Global Compact Network Italia per condividere e valorizzare le Stories di sostenibilità delle proprie imprese aderenti.
Le Stories presentano progetti - realizzati da uomini e donne di azienda - per trasformare mercati e società in senso più prospero, equo ed inclusivo. E, lo fanno, mettendo al centro proprio le Persone, con le loro sensibilità ed ambizioni.
Lo scorso 28 marzo, il Network italiano del Global Compact delle Nazioni Unite ha avviato il Tavolo di Lavoro sulSustainable Procurement, con lo scopo di creare uno spazio di approfondimento, confronto e scambio di esperienze sul tema della gestione sostenibile delle catene di fornitura, coinvolgendo, oltre a rappresentanti aziendali della funzione sostenibilità, anche quelli della divisione acquisti. Le filiere rappresentano, infatti, un elemento trasversale, che lega la dimensione sociale, ambientale ed economica e tramite il quale il settore privato può avere un impatto concreto e positivo per l’avanzamento dell’Agenda 2030.
Nel corso del primo incontro del Tavolo di Lavoro, le realtà imprenditoriali partecipanti hanno avuto l’occasione di confrontarsi sulle proprie esperienze in ambito di Sustainable Procurement, con particolare riferimento alla dimensione ambientale. Uno dei principali temi emersi è stato quello dell’importanza del coinvolgimento delle catene di fornitura nelle strategie di riduzione delle emissioni, che restano una componente primaria dell’Azione per il Clima da parte delle aziende. Per progredire efficacemente verso un’economia net-zero e raggiungere gli obiettivi fissati dall’Accordo di Parigi, appare infatti sempre più chiaro come sia necessario lavorare anche sulle emissioni indirette generate lungo la filiera (Scope 3), che sono oltre cinque volte maggiori rispetto a quelle derivanti dalle attività di Scope 1 e 2.
Lo scorso 8 aprile, si è tenuto il primo meeting dell’edizione 2024 del Tavolo di Lavoro sul Sustainable Procurement, il percorso riservato ad un gruppo ristretto di aziende italiane aderenti all’iniziativa UN Global Compact e lanciato come progetto pilota a marzo 2023, per offrire uno spazio di approfondimento tematico, scambio di esperienze ed apprendimento tra pari sulla gestione sostenibile delle catene di fornitura.
L’incontro, tenutosi a Milano presso la sede di Edison- sponsor del percorso - ed in video-conferenza, si è focalizzato sugli aspetti sociali delsustainable supply chain management. Dagli interventi di esperti tematici e rappresentanti aziendali, è emerso come le catene di approvvigionamento, di portata sempre più globale e complessa, rappresentino oggi una delle aree a maggior rischio - reale e potenziale - di violazione dei diritti umani e dei lavoratori. Questo fa sì che il tema risulti estremamente rilevante per il settore privato, il quale è chiamato a gestire le proprie filiere in maniera più attenta e responsabile, al fine di assicurare la stabilità, l’attrattività e la competitività nel lungo termine del business.
Si è svolto ieri il kick-off meeting della terza edizione italiana delTarget Gender Equality Accelerator, il percorso di formazione, della durata di nove mesi, sul tema della parità di genere, sviluppato dal Global Compact delle Nazioni Unite e implementato al livello nazionale dal Network italiano con il coordinamento di Stella Sigillò e il supporto di Jakala, azienda leader nel campo della trasformazione digitale e dell’AI.
L’obiettivo del programma è quello di supportare le imprese nell'intraprendere azioni significative in un’ottica di accrescimentodell’impatto -in termini di pari rappresentanza, partecipazione, retribuzione e leadership - del Goal 5 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, che mira a raggiungere l’uguaglianza di genere e l’empowerment di tutte le donne e ragazze.
Sono 40 le aziende italiane coinvolte in questa edizione: un pool importante che fa guadagnare al Network italiano il secondo posto al livello globale, in termini di partecipazione numerica al percorso. Tra i presenti, aziende che operano nei settori più vari (finanziario, servizi, consulenza, tecnologia, ecc.) e che per questo si trovano a rispondere a sfide diversificate e complesse rispetto al tema della parità di genere.
A partire dal mese di luglio 2024, UNGCN Italia avvierà la terza edizione italiana diTarget Gender Equality, il percorso di formazione di 9 mesi ideato dal Global Compact delle Nazioni Unite, realizzato in stretta collaborazione con i Network locali e rivolto esclusivamente alle aziende aderenti all’iniziativa onusiana.
L’obiettivo del programma, implementato al livello nazionale con il supporto di Jakala, è di fornire le conoscenze e competenze necessarie per fissare e raggiungere ambiziosi obiettivi aziendali per l’uguaglianza di genere, in un’ottica di accrescimento dell’impatto sull’SDG 5 -Gender Equality dell’Agenda 2030 ONU e, in particolare, sul rafforzamento della leadership femminile e la riduzione del gender pay gap.
Target Gender Equality è un percorso di formazione ideato dal Global Compact delle Nazioni Unite ed implementato in collaborazione con i Network locali. Il programma, rivolto alle imprese aderenti all’iniziativa onusiana, intende fornire alle aziende partecipanti le conoscenze e competenze necessarie per fissare e raggiungere ambiziosi obiettivi aziendali per l’uguaglianza di genere, in un’ottica di accrescimento dell’impatto sull’SDG 5 – Gender Equality dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Nel 2023, UNGCN Italia implementerà un secondoround del programma di accelerazione, focalizzato sulla leadership femminile e sulla riduzione del gender pay gap.
Target Gender Equality è un percorso di accelerazione ideato dal Global Compact delle Nazioni Unite ed implementato in collaborazione con i Network locali. Il programma, rivolto alle imprese aderenti all’iniziativa onusiana, intende fornire le conoscenze e competenze necessarie per fissare e raggiungere ambiziosi obiettivi aziendali per l’uguaglianza di genere, in un’ottica di accrescimento dell’impatto sull’SDG 5 - Gender Equality dell’Agenda 2030 ONU.
Nel 2024, UNGCN Italia implementerà il terzoround del programma di accelerazione, focalizzato sulla leadership femminile e sulla riduzione del gender pay gap.
The town of Matera - upcoming European Capital of Culture - will host the third edition of the "Italian Business & SDGs Annual Forum", promoted by the Global Compact Network Italy (GCNI) in collaboration with FEEM – the Eni Enrico Mattei Foundationon Thursday 11th and Friday 12th October 2018. The proceedings of the Forum will begin at 3:00 p.m. on Thursday, and close with lunch the following day.
The event is organized with the support of Edison SpA, Ergo Srl, Leonardo SpA, Reale Mutua and Terna SpA, and with the Patronage of the Ministry of Foreign Affairs and International Cooperation (MAECI), City of Matera, Confindustria Basilicata and Matera-Basilicata 2019 Foundation.
The event will bring together Italian firms and organizations that are members of the United Nations Global Compact, and will also be open to business and non-business participants who are external to the U.N. initiative - committed to pursuing the objectives set by the United Nations Global Agenda for Sustainable Development.
The Feralpi Group, European leader in the production of steels for the construction industry, has joined the Ten-P - Sustainable Supply Chain Self-Assessment Platform active since 2016 and managed by Global Compact Network Italy.
The Ten-P Platform works as a monitoring and evaluation tool to support companies’ commitment to ethical and sustainable management of their own supply chains.
Together with the Feralpi Group, the partners of Ten-P are: A2A, Acea, Edison and the Sofidel Group.
Francesca Martucci, born in 1988, Sustainability Specialist at Pirelli & C., is the first Italian Pioneer for the SDGs.
Global Compact Network Italy has identified in the Young Business Leader -active in the Auto & Parts sector - the national winner of the SDGs Pioneer Italy 2019 award. The award aims to promote those young business professionals who have distinguished themselves by an extraordinary commitment to the advancement of the UN Sustainable Development Goals (SDGs).
This year’s first meeting of the Founding Members of Global Compact Network Italy was held on May 21 at FEEM - Fondazione Eni Enrico Mattei, in Milan. More than 30 representatives of member companies and organizations took part in the meeting. One of the objectives of the meeting was to elect the Network’s new Board of Directors and administration as part of the wider renewal of the Statutory Bodies, which takes place every three years.
The new Board of Directors is composed of 11 Members including: - 8 professionals from companies (two of them being SMEs) active in various production sectors; - 3 from the non-profit world. The business/non-business relationship within the new Board of Directors perfectly reflects the composition of the Network at the national level (2/3 companies, 1/3 stakeholder organizations).
The Global Compact Italy Foundation has joined the UNGC Action Platform "Pathways to Low-Carbon & Resilient Development"which was launched in March 2017 by the United Nations Global Compact with the dual purpose of providing support to the National Plans for the Paris Climate Agreement and specifically to promote the advancement of 3 of the 17 UN Global Goals: SDG7 – Affordable & Clean Energy, SDG9 – Industry, Innovation & Infrastructure, SDG13 – Climate Action.
The Global Compact Network Italy currently has 40 members with "Founding Member" status.Of these, just over 30% are non-profit organizations, confirming the strongly multistakeholder nature of the UN’s Global Compact initiative.
The United Nations Global Compact (UNGC) was set up as an initiative to spread corporate citizenship on a global scale, mainly aimed at companies. However, in order to stimulate comparison and interaction, participation in the UNGC is open to organizations of various kinds, such as, for example, civil society organizations, universities and research institutions, public institutions, as well as business associations.
From the activation of a multi-stakeholder dialogue to the implementation of profit/non-profit partnerships for sustainable development, there are numerous opportunities for synergy between the various actors participating in the Global Compact.
Currently, over 3,000 non-profit organizations support the initiative, working alongside companies to disseminate the 10 Principles of the Global Compact and the United Nations' Global Goals2030. All stakeholder organizations participating in the UNGC are invited to take part in the work plans implemented by the Global Compact Local Networks in their respective national contexts.
In January 2018 the United Nations Global Compact (UNGC) launched a new governance model called "One Global Compact". The UNGC’s aim is to strengthen its commitment to supporting companies all over the world in their integration of the Ten Principles into their strategies and operations and in their implementation of the 17 Goals envisaged by the 2030 Agenda.
In an uncertain international geopolitical context and in a world where extreme poverty and inequality persist and climate change has become an increasingly urgent emergency, the Global Compact is one of the real guiding lights for a more sustainable and secure world. The Ten Principles have never been more important, providing an ethical and corporate framework to help the private sector generate value, strengthening fundamental rights and principles.
Supply chains are the most important levers for companies to create positive impacts in the world, with about 80% of global trade passing through them every year.
For this reason, the United Nations Global Compact has set up an International Platform for Action (Action Platform “Decent Work in Global Supply-Chains”) bringing together institutional partners, local UNGC networks (including Global Compact Network Italy) and companies from all over the world with the aim of planning concrete actions and developing tools that have an impact on the welfare of corporate workers along the supply chain. The Action Platform works to:
Il quinto Italian Business & SDGs Annual Forum si è tenuto a Roma - presso il Centro Studi Americani, nelle date del 13 e 14 ottobre 2020. La manifestazione è stata promossa dal Global Compact Network Italia in collaborazione con Enel ed il supporto di Maire Tecnimont e Terna.
La due giornate per lo sviluppo sostenibile si è articolata in interventi di esperti, testimonianze aziendali e gruppi di lavoro sui temi della «just transition» verso un mondo più equo, inclusivo e prospero.
L’SDG Forum è stato, anche quest’anno, l’occasione per discutere l’azione messa in campo del settore privato per la realizzazione dei Global Goals indicati dalle Nazioni Unite come via principale per la creazione di un mercato centrato sul rispetto dei diritti umani e del lavoro, dei principi dell’etica, dell’ambiente e della biodiversità. Oltre 130 rappresentanti di aziende, Istituzioni ed organizzazioni non profit impegnate sulla “Transizione per l’Agenda 2030” hanno preso parte all’iniziativa in modalità mista (dal vivo e da remoto).
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Il 2018 è stato, per il Global Compact delle Nazioni Unite (UNGC), un anno ricco di cambiamenti e novità sia per quanto riguarda gli aspetti di governance, sia per la nuova modalità di coinvolgimento delle aziende ed organizzazioni che sono parte di questo grande movimento globale per lo sviluppo sostenibile.
Il nuovo modello “One Global Compact”, attivo dallo scorso gennaio, ha portato ad una maggiore integrazione e ad una riduzione significativa della distanza fra la dimensione internazionale – coordinata dall’Ufficio Global Compact di New York (GCO) – e le diverse realtà locali in cui si articola il progetto, animate dai Network Locali del Global Compact (GCLN: sono oltre 80 quelli attualmente attivi).
In occasione del primo anniversario dell’SDG Action Manager, strumento gratuito nato dalla partnership tra UN Global Compact e B-Lab, l'UN Global Compact Network Italia vi invita al Webinar “Valutare le performance aziendali sulla sostenibilità: SDG Action Manager”, che si terrà il prossimo 26 gennaio dalle ore 15.00 alle ore 17.00 in modalità online.
Un appuntamento volto al dialogo, promosso insieme a B-Lab Europe, in cui verranno tracciati gli esiti del primo anno della piattaforma e approfondite le sue varie funzionalità.
Il Global Compact delle Nazioni Unite ha avviato diversi Accelerators – programmi concepiti per supportare il settore privato nell’attuazione di pratiche aziendali sostenibili e favorire l’avanzamento dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 al livello globale, destinati esclusivamente alle aziende aderenti all’UN Global Compact e gestiti in stretta collaborazione con i Network locali.
Per l’anno in corso, UN Global Compact Network Italia aderisce al programma UNGC “Climate Ambition Accelerator”, un percorso di 6 mesi che intende fornire alle aziende partecipanti le conoscenze e competenze necessarie per fissare obiettivi per il Clima che siano science-based, favorire lo scambio di best practices ed il peer-to-peer learningcon riferimento all’SDG 13, al fine di accelerare i progressi verso una net-zero economy entro 2050.
Il Global Compact delle Nazioni Unite ha avviato diversi Accelerators – programmi concepiti per supportare il settore privato nell’attuazione di pratiche aziendali sostenibili e favorire l’avanzamento dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 al livello globale, destinati esclusivamente alle aziende aderenti all’UN Global Compact e gestiti in stretta collaborazione con i Network locali.
Per l’anno in corso, UN Global Compact Network Italia aderisce al programma UNGC “Target Gender Equality”, un percorso di 9 mesi che intende fornire alle aziende partecipanti le conoscenze e competenze necessarie per fissare e raggiungere ambiziosi obiettivi aziendali per l’uguaglianza di genere, in un’ottica di accrescimento dell’impatto sull’SDG 5 – Gender Equality dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Le aziende che parteciperanno al programma di accelerazione avranno l'opportunità di acquisire una chiara comprensione dei Women’s Empowerment Principles (WEPs) e valutare la propria performance in termini di genderattraverso l'uso facilitato del WEPs Gender Gap Analysis Tool; ascoltare testimonianze di esperti su come accelerare il progresso sull'uguaglianza di genere e comprendere i vantaggi della Diversity&Inclusion.
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