A2A ha prontamente reagito all’insorgere dell’emergenza COVID-19 istituendo, grazie al crisis plan aziendale, appositi comitati di crisi e continuità che hanno permesso di tutelare i dipendenti e garantire la continuità del servizio offerto.

A beneficio dei lavoratori, A2A ha esteso lo smart working a chiunque potesse svolgere le proprie attività da remoto (40% dei dipendenti) e ha attivato strumenti di protezione economica (sussidio per i lavoratori ricoverati presso il SSN), di copertura assicurativa (polizza a tutela dei familiari in caso di decesso del dipendente) e di solidarietà (fondo al quale tutte le persone possono donare ore della propria retribuzione, raddoppiate dall’azienda, a sostegno dei familiari dei colleghi vittime COVID-19).

A tutela delle comunità, A2A ha identificato i livelli minimi di servizio da garantire, i responsabili necessari e fornito attrezzature e DPI al personale operativo. A2A Energia ha sospeso l’interruzione delle forniture per morosità, ha concesso rateizzazioni, oltreché garantito la piena operatività dei canali di contatto gestiti da remoto (telefono, chat e web).

A2A Ambiente ha avviato - presso l'impianto di selezione della plastica di Cavaglià (BI) – la produzione in 3D delle valvole “charlotte” per le maschere d’emergenza.

Inoltre, sono stati donati 800mila euro al Fondo di Mutuo Soccorso del Comune di Milano, 800mila euro al Fondo per le famiglie del Comune di Brescia e 400mila euro all’Ospedale Papa Giovanni di Bergamo, tramite il Cesvi.

Anche le Fondazioni del Gruppo hanno fatto la loro parte: la Fondazione Aem ha donato 100mila euro agli Ospedali Sacco, Policlinico e Humanitas di Milano; la Fondazione Asm di Brescia ha lanciato un bando del valore di 100mila euro per finanziare iniziative a sostegno delle famiglie bresciane.

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