I Dieci Principi del Global Compact delle Nazioni Unite per guidare i business leader nel rispondere alla crisi

 

Il Global Compact, la più grande iniziativa di sostenibilità d’impresa a livello globale, invita i leader aziendali di tutto il mondo a unirsi per sostenere i lavoratori, le comunità e le aziende colpite dalla pandemia COVID-19. Un piano internazionale coordinato, che coinvolga il settore privato, sarà fondamentale per sostenere le persone e le aziende interessate, limitare ulteriori perturbazioni dell'economia e facilitare la continuità del business per una rapida ripresa. I Dieci Principi del Global Compact possono essere fonte di ispirazione, per le aziende, per rispondere alla crisi ed all’incertezza di questo tempo.
Dieci Principi ed SDGs sono, poi, anche un’importante guida per pensare al “dopo”, per continuare a lavorare insieme – ora più di prima – per la realizzazione di una nuova economia ed una nuova società. Entrambe, più resilienti, sane, eque e capaci di vivere in equilibrio con la natura.

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Principio 1: promuovere e rispettare i diritti umani universalmente riconosciuti nell'ambito delle rispettive sfere di influenza.
Principio 2: assicurarsi di non essere, seppure indirettamente, complici negli abusi dei diritti umani.

AZIONI PROPOSTE:

  • tutelare il diritto alla salute dei propri dipendenti e collaboratori attraverso azioni di sensibilizzazione rispetto ai rischi connessi alla pandemia e d’informazione sulle misure e tecniche di prevenzione del contagio;
  • ove possibile, privilegiare modalità di “lavoro agile” (smart working), rendendo disponibili tutte le attrezzature e tecnologie necessarie, svolgendo un’opera di coordinamento adeguata, facilitando la comunicazione fra risorse a distanza, senza penalizzazioni sul fronte retributivo e di concessione di benefit;
  • ove non sia possibile concedere il lavoro a distanza: garantire modalità sicure di accesso ed uscita agli/dagli uffici e spazi in cui si svolge l’attività produttiva; una sanificazione straordinaria degli ambienti di lavoro; favorire l’adozione di comportamenti sicuri da parte dei dipendenti (igienizzazione mani, distanza di sicurezza, uso di dispositivi medici/di protezione, ecc.). Tutto questo, mantenendo alta l’attenzione sulle realtà che fanno parte della propria catena di fornitura;
  • laddove sia aperto l’accesso al pubblico per la fornitura di servizi essenziali, garantire un ambiente sicuro per gli utenti (sanificazione degli spazi, distanza di sicurezza, pulizia superfici, fornitura di dispositivi di protezione all’ingresso, ecc.);
  • se utile, erogare ore di formazione extra sulla tutela della propria salute sul posto di lavoro ai dipendenti;
  • assicurarsi che le necessità delle persone più vulnerabili e/o a rischio ricevano attenzione appropriata;
  • garantire che qualsiasi misura attuata per affrontare il COVID-19 sia accessibile alle persone senza discriminazioni di alcun tipo come etnia, colore della pelle, disabilità, età, sesso, religione, opinioni politiche o di altro tipo, origine nazionale o sociale, proprietà, origine, orientamento sessuale, identità di genere o altro status;
  • sensibilizzare l'opinione pubblica condividendo le indicazioni divulgate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per prevenire la diffusione delle infezioni da COVID-19;
  • convertire parzialmente o totalmente il processo produttivo per far fronte ad esigenze contingenti connesse alla gestione dell’emergenza (medicinali, dispositivi medici, attrezzature, ecc.);
  • sostenere l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) attraverso contributi al Fondo di risposta solidale COVID-19, oppure offrire supporto alle comunità locali attraverso donazioni finanziarie o in natura rivolte ai sistemi sanitari nazionali o ad altri attori impegnati nella gestione della pandemia.

 

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Principio 3: sostenere la libertà di associazione dei lavoratori e riconoscere il diritto alla contrattazione collettiva.
Principio 4: sostenere l'eliminazione di tutte le forme di lavoro forzato e obbligatorio.
Principio 5: sostenere l'effettiva eliminazione del lavoro minorile.
Principio 6: sostenere l'eliminazione di ogni forma di discriminazione in materia di impiego e professione.

AZIONI PROPOSTE:

  • garantire una continuità stabile del reddito e dei benefit riconosciuti, con particolare attenzione alle lavoratrici che spesso si assumono l'onere dell'assistenza, ai lavoratori in situazioni di impiego precario, ai lavoratori a basso salario, ai lavoratori senza alcuna copertura di protezione sociale;
  • in caso di lavoro in presenza, aumentare la turnazione dei dipendenti per ridurre le ore di esposizione al rischio di contagio e valutare l’inserimento di nuove risorse a tempo determinato attingendo a categorie attualmente a rischio di esclusione economica e sociale (persone rifugiate o titolari di altra forma di protezione internazionale);
  • offrire supporto economico ai propri dipendenti attraverso aumenti salariali, bonus, incentivi ad hoc per far fronte alle spese straordinarie connesse all’emergenza;
  • offrire una copertura assicurativa ulteriore ed apposita a coprire il contagio da COVID-19;
  • gestire con flessibilità le esigenze manifestate dai dipendenti che siano specificamente connesse alla situazione emergenziale (ferie, permessi, congedi parentali, turnazione, ecc.);
  • assicurare il riconoscimento della libertà sindacale (Rsa, Rsu) del diritto di sciopero per i propri dipendenti;
  • contrastare con forza straordinaria tutte le forme di lavoro sommerso, lavoro minorile e forzato;
  • rispettare i contratti di fornitura in corso il più possibile e gestire con flessibilità eventuali ritardi nelle consegne o forniture legati all’emergenza COVID-19.

 

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Principio 7: sostenere un approccio preventivo nei confronti delle sfide ambientali.
Principio 8: intraprendere iniziative che promuovano una maggiore responsabilità ambientale.
Principio 9: incoraggiare lo sviluppo e la diffusione di tecnologie che rispettino l'ambiente.

AZIONI PROPOSTE:

  • incoraggiare il telelavoro e le riunioni virtuali che possono ridurre l'impatto negativo sull'ambiente causato dagli spostamenti. Assicurarsi di tenere traccia degli impatti ambientali positivi del telelavoro e delle riunioni virtuali sulla carbon footprint per valutare quali pratiche potrebbero essere incoraggiate a lungo termine per ridurre le emissioni;
  • incoraggiare le proprie risorse che lavorano da remoto a mettere in atto, ove possibile, anche all’interno del proprio ambiente domestico le modalità di lavoro orientate alla riduzione dell’impatto sull’ambiente adottate dall’azienda presso i propri uffici (uso efficiente dell’illuminazione, del riscaldamento, della carta, dei dispositivi elettronici, smaltimento dei rifiuti in modalità differenziata, ecc.);
  • gestire lo smaltimento dei rifiuti con particolare attenzione, soprattutto nel caso di impianti o punti di raccolta situati in prossimità di aree in cui vivono persone in quarantena o affette da COVID-19 per ridurre ulteriormente rischi per la loro salute;
  • in un periodo di tempo molto breve, la crisi di COVID-19 ha avuto un impatto positivo sull'ambiente riducendo le emissioni globali di carbonio. Anche se gli spostamenti e le trasferte verranno senza dubbio ripristinati, incoraggiare i viaggiatori a considerare le opzioni di viaggio meno dannose per l'ambiente, come i viaggi in treno, in autobus, oppure utilizzando mezzi in sharing, possibilmente elettrici.

 

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Principio 10: contrastare la corruzione in ogni sua forma, incluse l'estorsione e le tangenti.

AZIONI PROPOSTE:

  • garantire che i prodotti e i servizi siano, distribuiti e venduti in modo etico, scoraggiando la corruzione in tutte le sue forme inclusa la vendita di materiali e dispositivi di protezione personale a prezzi fuori mercato o confezionati in modo tale da poterne compromettere l’efficacia;
  • rafforzare, durante il periodo di emergenza, i sistemi e le pratiche di prevenzione dei casi di corruzione attiva e passiva che possano coinvolgere l’azienda o specifici dipartimenti e uffici della stessa, prestando particolare attenzione alle aree di maggior rischio e vulnerabilità;
  • favorire un clima di fiducia all’interno dell’organizzazione, promuovendo l’integrità dell’azione e la trasparenza della comunicazione fra leadership e livelli aziendali e fra i dipendenti stessi.
 
 

Ulteriori indicazioni per chi lavora nel settore bancario, assicurativo e finanziario:

  • le aziende e i loro Chief Financial Officer possono collaborare con le banche e gli investitori per garantire la continuità del business e mitigare l'impatto della pandemia sulle operazioni, soprattutto laddove vi sia il rischio di interruzione di prodotti e servizi essenziali, anche nel settore sanitario, alimentare e logistico;
  • gli investitori possono investire in imprese commerciali che supportano le attività di prevenzione e mitigazione delle criticità connesse alla pandemia;
  • le banche possono mettere a disposizione linee di credito speciali e allentare i termini di rimborso per le popolazioni più a rischio e per le imprese che forniscono prodotti e servizi essenziali;
  • le compagnie di assicurazione possono garantire il pagamento rapido e in un’unica soluzione delle indennità di invalidità a breve termine e dei sussidi di disoccupazione per i dipendenti e gli altri lavoratori colpiti da COVID-19;
  • le aziende sanitarie e le compagnie di assicurazione sanitaria possono collaborare per alleviare l'onere finanziario per i pazienti che necessitano di cure specifiche associate ad infezioni da COVID-19.

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Manifesto “Imprese per le Persone e la Società”

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