L’11 gennaio scorso, Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM) ed il Global Compact Network (GCNI) hanno promosso un Info Day per la presentazione di PRIMA - Partnership for Research and Innovation in the Mediterranean Area rivolto alle imprese, agli enti di ricerca ed alle università. L’evento si è tenuto a Milano presso la sede di FEEM.
PRIMA è un programma di ricerca congiunto che mira a costituire un partenariato strutturato e di lungo termine sui temi della ricerca e dell’innovazione nel bacino del Mediterraneo, in linea con i principi di co-ownership, mutual interest e shared benefits, e basato sulle molteplici attività di ricerca e innovazione bilaterali e multilaterali già attive nella regione. L’iniziativa, in particolare, ha l’obiettivo di sviluppare soluzioni innovative, e promuovere la loro adozione, per il miglioramento dell'efficienza e della sostenibilità delle produzioni alimentari e della fornitura di risorse idriche, con l’obiettivo ultimo di sostenere un benessere ed uno sviluppo socio-economico inclusivo nel Mediterraneo all’interno di un contesto di cooperazione rafforzata euro-mediterranea.
Tale iniziativa si caratterizza per una dimensione strategica, basata sui principi di co-decisione e co-finanziamento e su un avanzato grado di integrazione fra tutti i Paesi partecipanti. L’originalità del Programma PRIMA, rispetto agli altri quattro Programmi ex art. 185 TFUE, risiede nel partenariato, che coinvolge, per la prima volta, Paesi membri dell'Unione Europea (Cipro, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lussemburgo, Malta, Portogallo, Slovenia, Spagna) e Paesi non UE del Mediterraneo (Algeria, Egitto, Giordania, Israele, Libano, Marocco, Tunisia, Turchia). Tali Paesi ad oggi hanno espresso un impegno monetario pari a circa 274 milioni di euro, cui andrà aggiunto un impegno finanziario dell’UE di 220 milioni di euro.
PRIMA rappresenta una grande opportunità per tutti i cittadini dell’area mediterranea, non solo perché sostiene attività congiunte di ricerca e innovazione sui temi dei sistemi alimentari e idrici, ma anche perchè rappresenta uno strumento di diplomazia scientifica e di supporto per la gestione del fenomeno delle migrazioni. L’adozione di soluzioni innovative nei settori del cibo e dell’acqua è, infatti, un fattore essenziale per garantire il benessere delle comunità, la competitività delle imprese e lo sviluppo economico locale, e così promuovere società Mediterranee più sostenibili e inclusive.
PRIMA nasce da un’idea italiana e rappresenta un’occasione e una sfida per il Paese per continuare ad avere un ruolo di rilievo sul tema del food nell’area del Mediterraneo.
L’incontro è iniziato con l’intervento di Sabina RATTI - Direttrice Generale di FEEM, che ha sottolineato l’importanza di non concepire l’innovazione, nell’ambito della nutrizione, esclusivamente in senso tecnologico. In tale settore, è difatti cruciale promuovere anche l’innovazione di carattere sociale, coerentemente con la visione olistica e trasversale dell’Agenda 2030 secondo cui protezione ambientale ed inclusione sociale sono due dimensioni complementari ed imprescindibili dello sviluppo sostenibile. Successivamente, Marco FREY - Presidente del GCNI, ha introdotto il pubblico al focus dell’incontro, specificando come PRIMA rappresenti un’opportunità di avvicinamento ed interazione sinergica tra il mondo della ricerca e quello delle imprese, sempre in coerenza con l’idea di partenariato globale promossa dalle Nazioni Unite a supporto dei Global Goals. “Il GCNI, seguendo la sua modalità operativa che si basa sulla realizzazione di partnership ed azioni collettive in una logica multi-stakeholder, intende supportare PRIMA, giocando un ruolo – ove possibile – di facilitatore dell’incontro e dell’interazione fra i soggetti eventualmente interessati o coinvolti nel Progetto” – ha affermato in chiusura M. Frey.
Dopo gli interventi di apertura, Angelo RICCABONI, Prima Foundation Chairman, ha riportato una panoramica sulla situazione dell’agri-food e delle risorse idriche nel Mediterraneo e presentato il Programma, i suoi obiettivi di medio e lungo termine e le sue caratteristiche. Tre sono le aree tematiche a cui PRIMA si rivolge e ad ognuna di esse sono associate quattro priorità.
Il Programma è suddiviso in tre sezioni. Le prime due sono caratterizzate da calls for proposals transazionali. La Sezione 1, che si focalizzerà su una delle priorità di ciascuna area tematica, promuoverà i bandi a cui sono destinati i fondi stanziati dall’EU secondo le regole di Horizon 2020, mentre ai bandi della Sezione 2, che si concentreranno sulle restanti nove priorità, sono rivolti i contributi messi a disposizione dai Paesi partecipanti al Programma e verranno gestiti dai singoli Paesi secondo regole nazionali.
La Sezione 3 ha l’obiettivo di monitorare i progetti che i Paesi partner dell’iniziativa mettono in campo sui temi sopra esposti con fondi non europei. In un’ottica di lungo termine, PRIMA ha l’obiettivo di creare una vera e propria piattaforma di collaborazione che possa permettere di portare avanti strategie e azioni coordinate nel Mediterraneo sui temi della ricerca e innovazione nel campo dell’agri-food e delle risorse idriche coinvolgendo centri di ricerca, università, imprese e consumatori.
Infine, Chiara Gliozzi del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, ha condiviso quelle che sono le regole nazionali italiane di partecipazione ai bandi.
La prima call for proposals verrà lanciata tra gennaio e febbraio 2018, con un pre-announcement a metà gennaio.
Sul sito FEEM è possibile trovare la registrazione dell’evento, le presentazioni di Angelo Riccaboni e di Chiara Gliozzi con tutti i dettagli sul Programma e le regole dei bandi e il documento di pre-announcement delle Call.
Ulteriori informazioni si possono trovare su:
- http://ec.europa.eu/research/environment/index.cfm?pg=prima
- http://www.prima4med.org
- http://www.ricercainternazionale.miur.it/
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