Lo scorso 23 novembre si è tenuto a Milano l’evento conclusivo della prima edizione del Tavolo di lavoro sul Sustainable Procurement, il percorso lanciato a marzo 2023 da UNGCN Italia, con il supporto di Edison, e riservato ad un gruppo ristretto di aziende italiane aderenti all’iniziativa onusiana, per offrire loro uno spazio di approfondimento tematico, scambio di esperienze e peer learning sul tema della gestione sostenibile delle catene di fornitura.

Quella della sostenibilità è una sfida che non si può affrontare da soli. Questo, il principale tema emerso dal dibattito. Aziende e fornitori sono chiamati a lavorare assieme, in una logica peer-to-peer, per affrontare le più grandi sfide attuali e raggiungere un obiettivo comune: generare un impatto concreto e positivo nelle rispettive realtà imprenditoriali, nelle comunità in cui operano e, in termini più ampi, nell’ambiente circostante. Allo stesso tempo, questa stretta collaborazione tra aziende e fornitori permette di creare un sistema di catene di approvvigionamento più resilienti, competitive e tutelate nel lungo termine; assicurare il controllo dei flussi di materiali ed informazioni; sincronizzare domanda e produzione, ottimizzando quindi le performance; e, infine, gestire i rischi aziendali, sia da un punto di vista operativo che reputazionale. Si evince chiaramente, quindi, quanto sia importante cooperare e co-progettare: il fornitore non è soltanto colui che offre un bene o servizio, ma è colui con il quale si scambia know-how e si sviluppa innovazione.

UNITE to End Violence against Women” è l’iniziativa globale di advocacy lanciata nel 2008 sotto la guida del Segretario Generale delle Nazioni Unite e gestita da UN Women, che invita governi, società civile, settore privato, organizzazioni femministe, giovani, media ed istituzioni dell’ONU a unire le forze per affrontare e scardinare gli episodi di violenza di genere, che continuano ad essere una delle violazioni dei diritti umani più diffuse e pervasive al livello globale. Secondo i dati delle Nazioni Unite, circa 736 milioni di donne nel mondo - quasi una su tre - hanno subito almeno una volta nella vita un episodio violenza fisica e/o sessuale. Inoltre, le stime globali più recenti mostrano che, in media, più di 5 donne vengono uccise ogni ora da un membro della propria famiglia.

Nel 2023, UNGCN Italia ha avviato il Tavolo di lavoro sul Sustainable Procurement, un percorso riservato ad un gruppo ristretto di aziende italiane aderenti a UNGC per offrire loro uno spazio di approfondimento, confronto e scambio di esperienze sul tema della gestione sostenibile delle catene di fornitura. Queste rappresentano, infatti, un elemento trasversale che lega le tre dimensioni della sostenibilità – sociale, ambientale ed economica – e tramite il quale il settore privato può avere un impatto concreto e positivo per l’avanzamento dell’Agenda 2030 ONU.

Il prossimo 23 novembre, UNGCN Italia promuove un evento per presentare e valorizzare gli esiti della prima edizione del percorso, implementata con il supporto di Edison, che ha visto il coinvolgimento dei rappresentanti aziendali delle divisioni di procurement e sostenibilità di 37 imprese italiane aderenti a UNGC, sia di grandi, che di piccole e medie dimensioni ed operanti in diversi settori produttivi.

«NeoConnessi» è il progetto di educazione digitale di WINDTRE, volto principalmente a sensibilizzare i bambini - tra i 9 e gli 11 anni di età - ad un utilizzo responsabile di Internet, e ad accompagnare scuole e famiglie nella delicata fase in cui i più giovani si trovano per la prima volta a navigare in autonomia. Il progetto, attivo al livello nazionale da oltre 5 anni, si rivolge agli alunni e alle alunne delle classi quarte e quinte delle scuole primarie e si sviluppa in quattro ambiti: tecnologico, pedagogico, psicologico e didattico.

È Federica Manzoni Sustainability & Quality Certification Director di WINDTRE – a raccontarci la Story di questa iniziativa, tramite la quale l’Azienda tech vuole offrire il suo contributo alla creazione di una rete più inclusiva e sicura.

Il “Business & Human Rights Accelerator” è un percorso di formazione di 6 mesi ideato dal Global Compact delle Nazioni Unite ed implementato in collaborazione con i Network locali. Il programma, rivolto alle imprese aderenti all’iniziativa onusiana, intende fornire alle aziende partecipanti le conoscenze e competenze necessarie per fissare e raggiungere ambiziosi obiettivi aziendali per la promozione e la tutela dei diritti umani e dei lavoratori e sviluppare processi di due diligence efficaci.

L’integrazione della sostenibilità nel business aziendale ha raggiunto un forte livello di maturità, in Italia e nel mondo. Il focus delle imprese si deve ora concentrare sulla dimensione dell’impatto generato e sulla capacità del settore privato di creare valore condiviso all’interno e all’esterno dell’azienda. Si tratta di una sfida prioritaria, dato che, a metà del percorso fissato dall’Agenda 2030, l’85% dei target fissati è ancora in netto ritardo con la tabella di marcia. È quanto emerso nel corso dell’Italian Business & SDGs Annual Forum, l’appuntamento annuale e itinerante promosso dalla rete italiana dell’UN Global Compact, la più grande iniziativa di sostenibilità d’impresa al mondo. L’edizione 2023 del Forum è stata incentrata sul tema “Imprese e impatto: sostenibilità 5.0” e si è svolta il 17 e il 18 ottobre a Palermo, presso il Palazzo Reale.

Lavorare sui temi di Diversity, Equity & Inclusion (DE&I) significa in primo luogo rispondere all’appello a “non lasciare nessuno indietro” lanciato dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e ai Principi del Global Compact delle Nazioni Unite che riguardano i diritti umani e i diritti di lavoratori e lavoratrici. È questa una delle motivazioni che spingono le aziende a formalizzare e adottare politiche di inclusione sociale per i dipendenti.

Se ne è parlato oggi al Salone della CSR e dell’Innovazione Sociale, a Milano, durante la presentazione delle nuove Linee Guida “Come sviluppare una policy Diversity, Equity & Inclusion” elaborate dall’Osservatorio D&I del Network italiano del Global Compact delle Nazioni Unite, la più grande iniziativa di sostenibilità d’impresa al mondo.

L’impatto derivante dalle attività delle catene di approvvigionamento di un’impresa è circa nove volte superiore a quello generato nel perimento dell’azienda stessa. È partendo da questa consapevolezza che Andriani – impresa pugliese attiva nel settore agro-alimentare – ha costruito una gestione sostenibile delle proprie filiere, sia in Italia che all’estero. In questo ambito, rientra il progetto pluriennale «ESFAI - Ethiopian Sustainable Farming & Agriculture Initiative», avviato in Etiopia nel 2020 con lo scopo di offrire supporto al partner locale – Lovegrass – nell’efficientamento della produzione del Teff.

È Mattia CaravellaSustainable Sourcing di Andriani – a raccontare il contesto, gli obiettivi e le caratteristiche di questa iniziativa, tramite la quale l’Azienda punta a creare una supply chain virtuosa per le colture locali della materia prima e promuovere buone pratiche di agricoltura sostenibile nel Paese africano.

Mercoledì 4 ottobre 2023, l’UN Global Compact Network Italia presenterà il documento “Come sviluppare una policy Diversity, Equity & Inclusion: le Linee Guida dell’Osservatorio D&I di UN Global Compact Network Italia”.

Le Guidelines, redatte in collaborazione con l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) e l’Associazione Italiana per la Direzione del Personale (AIDP), rappresentano il secondo output prodotto nell’ambito dell’Osservatorio Diversity & Inclusion, istituito dal Network italiano del Global Compact ONU nel 2021 con lo scopo di raccogliere le esperienze e le prospettive in ambito DE&I delle imprese italiane aderenti all’iniziativa onusiana.

Giunti a metà strada verso il 2030 - anno limite indicato dall’Agenda ONU per lo Sviluppo Sostenibile per il compimento dei suoi 17 Global Goals, i dati mostrano che i progressi compiuti al livello globale non sono sufficienti e persiste tuttora, in quasi tutti gli ambiti di interesse, un grande divario da colmare. Il recente Report sugli SDGs pubblicato da UNDESA ha evidenziato come soltanto sul 15% dei target siamo sulla buona strada, mentre per più del 30% non è stato registrato alcun miglioramento o, addirittura, il mondo è regredito al di sotto della soglia di riferimento del 2015.

Ora più che mai è urgente innalzare il livello d’impegno e accelerare i progressi collettivi per il raggiungimento di una “transizione giusta”, che non lasci nessuno indietro. Il ruolo del settore privato è cruciale, poiché le imprese hanno le competenze tecniche e gli strumenti finanziari necessari per generare un impatto concreto e reale.

Dal 2014, le aziende private sono riconosciute come potenziali attori di cooperazione allo sviluppo, al fianco delle Agenzie nazionali, ONG, e dei professionisti del settore. In questo scenario, dal 2021, Irritec – azienda siciliana tra i leader nella produzione di sistemi d’irrigazione di precisione – ha realizzato in Senegal il progetto «Agrilab», per la formazione professionale degli agricoltori locali sull’utilizzo e la progettazione di impianti irrigui innovativi e sostenibili.

È Giulia GiuffrèBoard Member and Sustainability Ambassador di Irritec – a farsi portavoce di questa iniziativa che nasce da una partnership profit-non profit e dalla sinergia con AICS – Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.

L’UN Global Compact Network Italia pubblica il Report dell’ottava edizione del “Business & SDGs High Level Meeting”, tenutasi lo scorso 20 giugno in modalità mista Roma/online. L’evento, che è stato ospitato da Aeroporti di Roma, ha visto la partecipazione di 14 Amministratori Delegati, Presidenti e top manager di aziende italiane aderente a UNGC ed impegnate nell’avanzamento dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Sono Davide Tassi di ENAV Spa e Camilla Buttà di Vector Spa ad aggiudicarsi il round italiano del concorso SDG Pioneer 2023. Giunta alla settima edizione, la competizione promossa dal Global Compact delle Nazioni Unite ha l’obiettivo di individuare e premiare i business leader maggiormente impegnati nell’avanzamento dell’Agenda 2030 e dei suoi 17 SDGs.

Davide Tassi, Head of Sustainability di ENAV Spa, la Società che gestisce il traffico aereo civile in Italia, ha ottenuto il riconoscimento per la categoria “Large national and multinational companies”. Camilla Buttà, Sustainability, D&I and Communication Manager di Vector Spa – azienda che opera nel settore dei trasporti internazionali di merci – è stata premiata per la categoria “SMEs”. I due manager si sono distinti per i concreti risultati ottenuti in un breve arco temporale. Entrambi hanno avuto un ruolo importante nella trasformazione sostenibile raggiunta dalle loro aziende, che operano in settori considerati critici dal punto di vista dell’integrazione della sostenibilità al business lungo tutta la filiera.

Dopo il successo della prima edizione, lo scorso 5 luglio ha preso il via il secondo round italiano di Target Gender Equality (TGE), il programma di accelerazione di 9 mesi sviluppato dal Global Compact delle Nazioni Unite e implementato in collaborazione con i Network locali. Il percorso, rivolto alle aziende aderenti a UNGC, mira a fornire loro le competenze necessarie per fissare e raggiungere ambiziosi obiettivi aziendali per l’uguaglianza di genere, in un’ottica di accrescimento dell’impatto sull’SDG 5 – Gender Equality dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Nel corso della seconda edizione italiana, organizzata con il supporto di Maire, un focus specifico è dedicato a due tematiche cruciali: il potenziamento della leadership femminile nei luoghi di lavoro e la riduzione del gender pay gap, al fine di garantire politiche salariali che assicurino pari livelli retributivi per uguali mansioni, a prescindere dal genere. Nel 2023, le companies e le PMI italiane che prendono parte al percorso sono 34.

Rafforzare il ruolo della dimensione Sociale nelle strategie aziendali per generare valore a lungo termine anche nelle catene di fornitura e nelle comunità di appartenenza. È l’impegno assunto dagli amministratori delegati e presidenti di 15 realtà italiane che ieri a Roma hanno firmato il Manifesto “Imprese per le Persone e la Società” proposto dall’UN Global Compact Network Italia, rete locale del Global Compact delle Nazioni Unite, la più grande iniziativa di sostenibilità d’impresa al mondo.

In Italia, così come nel resto del mondo, stiamo assistendo all’esacerbarsi di diverse problematiche sociali, come la crescita delle disuguaglianze, della povertà assoluta e dei fenomeni di esclusione sociale. Dal Rapporto annuale 2022 dell’Istat è emerso che il 9,4% della popolazione italiana si trova in condizione di povertà assoluta – dato che dal 2005 al 2021 si è quasi triplicato, passando da 1,9 a 5,6 milioni. Inoltre, il Rapporto evidenzia come in Italia la condizione di povertà permanga anche in presenza di un’occupazione (fenomeno dei working poors): quasi un terzo dei lavoratori dipendenti, ovvero il 29,5%, ha una retribuzione lorda annuale inferiore ai 12 mila euro. Un ulteriore dato sfavorevole, che si registra al livello nazionale, è relativo alla cosiddetta “mobilità sociale” che determina la possibilità per un individuo di migliorare il proprio status nella società. Nel Global Social Mobility Index, pubblicato dal World Economic Forum nel 2020, l’Italia si colloca al 34° posto – ultima tra i principali Paesi industrializzati –, soprattutto a causa dell’alta percentuale di inattivi tra i giovani e delle limitate possibilità di formazione continua, sia per i lavoratori che per i disoccupati. Vi è, infine, l’obiettivo dell’eliminazione del Gender Gap che risulta ancora lontano dall’esser raggiunto: secondo i dati Istat di febbraio 2023 sulla situazione del mercato del lavoro in Italia, il divario di genere in Italia resta su livelli preoccupanti ed è pari al 18,5%.

A fine 2020, Sanpellegrino (Gruppo Nestlé) ha avviato un’attività di censimento e monitoraggio della flora e della fauna presenti nella tenuta di Scarperia, in Toscana, dove sgorga e viene imbottigliata l’Acqua Panna. La mappatura è stata realizzata con l’obiettivo di identificare azioni volte alla salvaguardia della biodiversità presente nell’area, e a rafforzarne l’ecosistema. Da qui nasce il progetto «Good Bee», che ha portato all’inaugurazione di un «Bee Hotel» all’interno della tenuta, con lo scopo di creare un ambiente favorevole per gli insetti impollinatori ed aumentare la loro presenza nell’area.

È Fabiana Marchinia capo della funzione Sostenibilità del Gruppo Sanpellegrino – a raccontarci la Story di questo spazio di ristoro e rigenerazione per api e farfalle diurne.

ICOP è una PMI localizzata in Friuli Venezia Giulia e da sempre caratterizzata da una forte vocazione sociale. Trovandosi in un territorio di frontiera, è inoltre particolarmente esposta ai fenomeni migratori provenienti dall’Est Europa. È in questo contesto che, a seguito della deflagrazione del conflitto armato fra Ucraina e Russia, nel febbraio del 2022 è stato avviato il progetto «Mattone su Mattone», esempio di partnership profit non-profit per offrire supporto pratico nella gestione della crisi umanitaria.

È Piero PetruccoVice Presidente e Amministratore Delegato di ICOP – a raccontare i valori, gli obiettivi e le modalità con cui è stato avviato il progetto, che ha visto il coinvolgimento attivo del management aziendale e di numerosi dipendenti, i quali hanno dato vita spontaneamente al gruppo «Icoperanti».

Dal 2015, all’interno di Vector, il Team D&I (Diversity & Inclusion) coordina un tavolo di lavoro aperto a tutta la popolazione aziendale e che ogni anno cambia il focus tematico delle sue attività. Il 2022 è stato l’anno della “gestione delle disabilità in Azienda”. È Camilla Buttà – promotrice della tematica D&I al livello organizzativo – a raccontare i valori, gli obiettivi e le modalità con cui il Team dedicato opera per realizzare una piena inclusione e valorizzazione delle diversità all’interno dell’Azienda, affinché ciascuna Persona di Vector si senta bene sul luogo di lavoro.

Vector è una PMI attiva nel settore delle spedizioni internazionali ed è considerata un baluardo innovativo e consolidato sulla D&Iaziendale in Italia.

Le imprese di piccole e medie dimensioni sono il motore della crescita per il settore privato, sia nei Paesi avanzati che in quelli in via di sviluppo. Con le crescenti preoccupazioni derivanti dai cambiamenti climatici e dalle disuguaglianze sociali, le PMI non possono esimersi dall’integrare i criteri di sostenibilità nelle proprie strategie aziendali.

Per accompagnare le piccole e medie imprese in questo percorso, il Global Compact delle Nazioni Unite ha ideato un nuovo programma di apprendimento online: «Small Business, Big Impact: A Six-Step Journey to Drive Sustainability and Business Growth». Il training verrà lanciato il 30 maggio e sarà disponibile in inglese, arabo, francese, portoghese e spagnolo. La registrazione è aperta e gratuita per tutte le PMI.

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Manifesto “Imprese per le Persone e la Società”

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