Martedì 26 Febbraio si è tenuto online il primo incontro del 2025 dell’Osservatorio D&I, organizzato dal Network italiano del Global Compact delle Nazioni Unite, con lo scopo di raccogliere le esperienze e le prospettive in ambito Diversity, Equity & Inclusion di grandi imprese italiane aderenti all’iniziativa onusiana.
Durante questo primo incontro – dedicato alla tematica “Age management: older workers e silver economy” – si è cercato di approfondire i trend e le policy aziendali che investono il tema della transizione generazionale e dell’invecchiamento della popolazione lavorativa. L’incontro ha visto il coinvolgimento di oltre 40 partecipanti da 29 imprese e realtà non-business e la partecipazione, in qualità di relatori, di Gianni Rosas, Direttore ILO, Ufficio per l’Italia e San Marino e di Marco Ronchi, Consulente per AIMS International Italia, che hanno fornito prospettive e raccomandazioni dal punto di vista delle convenzioni internazionali e della funzione Risorse Umane.
On the occasion of International Women's Day, UN Global Compact Network Italy, Borsa Italiana and Women in ETFs are promoting the event “International Women's Day | Ring the Bell for Gender Equality - Closing the Gap: Accelerate action,” the ceremonial event organized annually by more than 100 stock exchanges around the world to dedicate the opening of financial markets to the theme of Gender Equality.
The event will be held March 7 in Milan at the headquarters of Borsa Italiana. Attendance in person is strictly by invitation, but the ceremonial will be live streamed open to all on the UN Global Compact Network Italy YouTube channel.
Ancora una volta, secondo la classifica dei rischi globali stilata dal World Economic Forum per il 2025, la crisi ambientale e gli eventi climatici estremi si assestano nelle prime posizioni.
In particolare - per quanto riguarda i rischi percepiti nel breve periodo - le sfide climatiche sono accompagnate dall’emergere di nuovi rischi quali l’escalation di conflitti armati e la disinformazione. Il 2025 sarà un anno cruciale per proseguire verso il raggiungimento dell’obiettivo Net-Zero, proiettandoci nel secondo quinquennio che dovrà nel 2030 portare a una riduzione significativa, almeno il 55%, delle emissioni climalteranti, come previsto dal pacchetto “FIT for 55” nel quadro della European Climate Law.
È in questo scenario che UN Global Compact Network Italia promuove la quarta edizione del Climate Ambition Accelerator: “Il mondo corre verso l'obiettivo Net-Zero. La tua azienda è pronta a far parte della transizione?” Il programma consiste in un percorso di formazione di 6 mesi ideato dal Global Compact delle Nazioni Unite, realizzato in stretta collaborazione con i Country Network e rivolto esclusivamente alle aziende aderenti all’iniziativa onusiana.
Ogni anno, migliaia di aziende in tutto il mondo celebrano la Giornata Internazionale della Donna, condividendo messaggi a sostegno dell’uguaglianza di genere, che troppo spesso però non si traducono poi in cambiamenti concreti nella vita quotidiana di donne e ragazze.
Nonostante i progressi degli ultimi decenni, sono oltre 125 milioni le donne e le ragazze nel mondo che continuano a subire discriminazioni di genere. Al ritmo attuale serviranno oltre 160 anni per raggiungere la parità di genere al livello economico, ma non possiamo aspettare così a lungo.
Promuovere l’uguaglianza di genere non solo è una questione di diritti fondamentali, ma anche la chiave per favorire la sostenibilità in azienda e accrescere le performance. Come può quindi il settore privato incentivare realmente l’empowerment femminile, non solo l'8 marzo, ma ogni singolo giorno dell'anno?
Sono 141 le aziende italiane che nel 2024 sono entrate a fare parte del Global Compact delle Nazioni Unite, la più grande iniziativa di sostenibilità d’impresa al mondo. Le imprese aderenti al Network italiano dell’iniziativa onusiana salgono così a 628, con una crescita di quasi il 30% rispetto al 2023. Tra i nuovi ingressi dell’anno appena concluso ci sono Chiesi Farmaceutici, Coesia, Davide Campari Milano, DLA Piper Italy, De’Longhi, Edizione, Esprinet, Iccrea Banca, Italia Trasporto Aereo, SICIM e TESYA.
Cari Partecipanti al Global Compact delle Nazioni Unite,
il 2025 presenta sfide sempre più complesse ma anche opportunità crescenti per le imprese sostenibili.
Lo scorso anno, più della metà dei cittadini al livello mondiale ha eletto una leadership politica, rimodellando il panorama economico globale, in particolare in termini di normative, commercio e investimenti. Le aziende si trovano ad operare in ambienti mutevoli e incerti, influenzati da riallineamenti geopolitici, pressioni economiche, progressi tecnologici ma scarsità di risorse. Inoltre, il multipolarismo politico, i conflitti, le crescenti disuguaglianze sociali e la crisi climatica hanno un impatto su tutti noi e sulle imprese, in qualsiasi parte del mondo.
Queste sfide sottolineano una verità importante: la sostenibilità non è più un optional, ma è diventata ormai essenziale per la resilienza, la competitività e il successo a lungo termine delle imprese. Questo cambiamento è evidente nel fatto che un numero sempre maggiore di aziende si sta impegnando in pratiche commerciali sostenibili e responsabili, partecipando al Global Compact delle Nazioni Unite.
UN Global Compact Network Italia è lieto di invitarvi al Welcome Meeting 2025, l’appuntamento annuale rivolto a tutti gli aderenti italiani al Global Compact delle Nazioni Unite.
L’incontro, che si terrà online - in modalità webinar - il prossimo 21 Gennaio, dalle ore 11.00 alle 12.00, sarà l’occasione per riflettere su come affrontare insieme le sfide del futuro e su come le aziende possano contribuire attivamente alla realizzazione di un modello di sviluppo economico sostenibile, inclusivo e responsabile.
Fornire uno strumento concreto alle aziende italiane che desiderano affrontare la misurazione delle azioni a tutela di Diversity, Equity & Inclusion in modo strategico, efficace e orientato all’impatto. È l’obiettivo del nuovo report “Come monitorare e misurare la Diversity, Equity & Inclusion: le Linee Guida dell’Osservatorio D&I di UN Global Compact Network Italia”, redatto dalla rete italiana del Global Compact delle Nazioni Unite – la più grande iniziativa di sostenibilità d’impresa al mondo.
Il documento è frutto della collaborazione con oltre 25 realtà business e non-business italiane, l’Ufficio per l’Italia dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), l’Associazione Italiana per la Direzione del Personale (AIDP) ed esperti del settore.
Lo scorso settembre, il report European Private Sector SDG Stocktake 2024 – realizzato dai Network europei di UN Global Compact – registrava come sette aziende europee su dieci già possedessero una conoscenza approfondita dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) fissati dall’Agenda 2030, e sei su dieci li integrassero all’interno della loro strategia aziendale, concentrandosi soprattutto su parità di genere, lavoro dignitoso e cambiamento climatico.
Per sensibilizzare i più giovani su una tematica ancora troppo poco conosciuta, come quella del benessere uditivo, e promuovere una cultura dell’ascolto responsabile, Amplifon ha lanciato la campagna “Listen Responsibly”, destinata a un pubblico di età compresa tra i 18 e i 35 anni. L’iniziativa si compone di diverse attività, tra cui incontri tematici nelle scuole – guidati da esperti del settore audio, come sound designer, musicisti, audioprotesisti e medici otorinolaringoiatri; lo sviluppo di un’app che permette di misurare la rumorosità ambientale e campagne di influencer marketing su TikTok e Spotify.
A presentare nel dettaglio il progetto sono Francesca Rambaudi, Investor Relations & Sustainability Senior Director di Amplifon e Dania Copertino, Global External Communication Manager.
Il 29 novembre 2024 si è tenuto, presso la Borsa di Milano, il primo evento organizzato da UN Global Compact Network Italia (UNGCNI) – con il supporto di Enel Group nel ruolo di Sponsor – volto ad approfondire il contributo del settore privato alla conservazione, alla valorizzazione e all’uso responsabile del capitale naturale (inteso come biodiversità e acqua).
Gli effetti del cambiamento climatico rischiano di mettere a dura prova la sopravvivenza di alcune specie di caffè e, quindi, l’intero settore produttivo, nonché la catena di commercio sui mercati globali. Gruppo Lavazza è fortemente impegnato, da oltre una decade, per la costruzione di una filiera che risponda ai principi di sviluppo sostenibile, con particolare attenzione alla tutela della biodiversità e degli ecosistemi. Questa ambizione, si declina concretamente spaziando dal coinvolgimento in attività di Ricerca e Sviluppo, all’implementazione di programmi a supporto delle comunità di coltivatori locali, nei Paesi produttori di caffè.
Veronica Rossi, Sustainability Senior Manager del Gruppo Lavazza, racconta la partecipazione dell’azienda al programma internazionale che ha consentito all’Ecuador di realizzare la sua prima produzione di caffè di alta qualità certificata “deforestation-free”.
Per affrontare con successo la transizione digitale l’Europa ha bisogno di formare 20 milioni di esperti ICT entro il 2030, di garantire che l’80% della popolazione abbia conoscenze di base in materia e assicurarsi che almeno il 75% delle imprese utilizzi l’Intelligenza Artificiale. L’importanza di investire nelle competenze digitali è il punto di partenza per dare vita a una trasformazione giusta, fondata sui valori dell’inclusione e del rispetto delle persone e dell’ambiente, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs). Sono questi i temi su cui istituzioni, imprese italiane e stakeholder si confrontano da oggi a Genova, durante l’Italian Business & SDGs Annual Forum, organizzato dal network italiano del Global Compact delle Nazioni Unite, la più ampia iniziativa di cittadinanza d’impresa a livello globale.
Avviato nel 2017, e giunto al termine nel 2023, il progetto “Coastal Highway Upgrading” ha visto coinvolta la PMI Politecnica Ingegneria ed Architettura nella realizzazione di una nuova autostrada costiera in Belize. Partendo dal potenziamento di un’arteria stradale già esistente, lunga 58 km, Politecnica ha realizzato un’infrastruttura resiliente ai cambiamenti climatici che ha collegato comunità e territori remoti, aprendo nuove opportunità economiche e stimolando lo sviluppo locale e il turismo.
È Alessio Gori, Ingegnere Civile Associato e Project Manager di Politecnica, a presentare il progetto che è stato portato avanti con il supporto della Carribean Development Bank e del Governo del Regno Unito, attraverso il fondo UKCIF (UK Caribbean Infrastructure Fund).
Il Network italiano del Global Compact delle Nazioni Unite lancia un vademecum per aiutare le aziende italiane a guidare le loro catene di fornitura in un percorso che abbracci la sostenibilità in tutte le sue dimensioni. Il documento, totalmente gratuito per tutte le imprese, fornisce le linee guida per la stesura di un Codice di Condotta per i fornitori ed è stato presentato oggi a Milano, nel corso della dodicesima edizione del Salone della CSR e dell’Innovazione Sociale.
Le aziende sono chiamate a giocare un ruolo di leadership verso la sostenibilità e a diffondere una cultura orientata ai principi di equità, inclusione, trasparenza e tutela ambientale anche verso i propri fornitori. In questa direzione, le recenti Direttive Europee in materia di rendicontazione di sostenibilità come Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) e Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD) introducono nuovi obblighi che richiedono un approccio di filiera.
Il Network Italiano del Global Compact delle Nazioni Unite è lieto di annunciare il lancio del 2° round nazionale del Business & Human Rights Accelerator, che si terrà da febbraio a luglio 2025.
Il programma di 6 mesi intende attivare le aziende aderenti al Global Compact delle Nazioni Unite di tutti i settori e in tutte le regioni a passare dall'impegno all'azione in materia di diritti umani e diritti del lavoro. Dal 2022 - anno della sua prima edizione internazionale - l'Acceleratore Business & Human Rights ha coinvolto oltre 2.700 partecipanti e 1.500 aziende in tutto il mondo.
Al livello italiano, le imprese che hanno preso parte al primo anno del percorso sono 37, che hanno costituito il secondo gruppo più numeroso in Europa. L’Acceleratore è stato ospitato nella sua prima edizione 2024 da Pirelli e ha visto la collaborazione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) e di Oxfam Italia nella facilitazione e guida dei partecipanti.
Sette aziende europee su dieci hanno una conoscenza approfondita dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) fissati da Agenda 2030 e sei su dieci li integrano all’interno della loro strategia aziendale, concentrandosi soprattutto su parità di genere, lavoro dignitoso e cambiamento climatico. È quanto emerge da European Private Sector SDG Stocktake 2024, il report realizzato dai Network europei di UN Global Compact e presentato ieri a New York durante la settimana dell’Assemblea Generale dell’ONU. Nell’indagine sono state coinvolte 1.422 aziende europee basate in 10 Paesi (Italia, Francia, Spagna, Regno Unito, Svizzera/Liechtenstein, Grecia, Irlanda, Bulgaria, Serbia e Turchia), con l’obiettivo di misurare il loro impegno per l’integrazione degli SDGs nel loro business.
Veronica Rossi di Lavazza Group e Alessio Gori di Politecnica Ingegneria ed Architettura sono i pionieri italiani della sostenibilità in azienda per il 2024. Ad assegnare il riconoscimento è il Global Compact delle Nazioni Unite attraverso il round italiano del concorso SDG Pioneers. La competizione, giunta all’ottava edizione, ha l’obiettivo di individuare e premiare i business leader maggiormente impegnati nell’avanzamento dell’Agenda 2030 e dei suoi 17 SDGs.
Veronica Rossi, Sustainability Senior Manager di Lavazza Group, ha ottenuto il premio nella categoria “Large National and Multinational Organizations” per il suo ruolo centrale nella creazione e nello sviluppo del Dipartimento per la sostenibilità. Creato nel 2015 dall’azienda leader nel mercato globale del caffè, il Dipartimento ha portato al raggiungimento di importanti risultati nelle performance ESG e alla creazione di modelli di sostenibilità pioneristici.
In occasione dell’High-Level Political Forum di New York, l’UN Global Compact Network Italia (UNGCN Italia) ha presentato il suo Position Paper sul tema della Governance Trasformativa. Il documento, realizzato con il supporto allargato di 54 aziende aderenti a UNGCN Italia, evidenzia le strategie innovative implementate dalle imprese per integrare la sostenibilità nelle proprie operation.
Al principio del 2024, Holding Moda - subholding di Holding Industriale, specializzata nell’aggregazione di PMI del settore textile&fashion, ha dato il via al progetto “HModa Circular” con lo scopo di diffondere, fra le proprie aziende controllate, la circolarità come approccio strategico al waste management. La scelta del verticale Moda ha i suoi principali driver nelle aspettative crescenti sulla sostenibilità da parte dei grandi brand del lusso; e in una normativa sui processi produttivi e di reporting sempre più ampia e stringente.
È Veronica Bovo, Chief Sustainability Officer di Holding Industriale, a presentare il progetto portato avanti insieme a partner esperti e che avvicina sempre più l’azienda all’obiettivo di creare una “simbiosi di filiera” tra il settore tessile e gli altri settori industriali.