Il 9 giugno dalle ore 11.00, si terrà il secondo appuntamento del percorso di approfondimento “Climate Series”, promosso dall’UN Global Compact Network Italia in collaborazione con Carbonsink e che sarà incentrato sul ruolo delle imprese nell’attuazione degli obiettivi fissati dall’Accordo di Parigi sul clima e dell’SDG 13.
Il webinar, rivolto agli aderenti italiani all’UN Global Compact, mira a presentare i principi lanciati dal Word Economic Forum sulla governance climatica nei Consigli di Amministrazione, attraverso la condivisione di esperienze di applicazione pratica particolarmente virtuose da parte di imprese italiane.
L’UN Global Compact Network Italia pubblica il suo Report sulle Attività 2020.
Dai numeri dell’iniziativa internazionale ai progetti realizzati al livello locale, Vi raccontiamo un altro anno d’impegno, al fianco di aziende ed organizzazioni, per la promozione dello sviluppo sostenibile attraverso i Dieci Principi dell’UN Global Compact e l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Il Report si rivolge principalmente all’UN Global Compact Office, agli altri Local Network attivi nel mondo, secondo una logica di scambio sinergico, a tutti gli attori business e non business del territorio nazionale che fanno parte del grande movimento UN Global Compact. Infine, ma non meno importanti, agli esperti, appassionati e ai curiosi dei temi della sostenibilità e dell’economia etica.
In coerenza con la nostra missione, abbiamo confermato la scelta di diffondere il documento esclusivamente in formato elettronico.
Per osservazioni o richieste di approfondimento, è possibile scrivere all’indirizzo email:
Grazie per essere stati un altro anno insieme a noi,
dalla parte dell’ambiente, delle persone e delle comunità!
Si è tenuta nella mattinata di giovedì 13 maggio la sesta edizione del“Business & SDGs High Level Meeting” promossa dall’UN Global Compact Network Italia in modalità mista (online/Roma) ed incentrata sul tema “Le imprese italiane verso la decarbonizzazione: una transizione giusta e inclusiva”.
L’evento, che è stato ospitato da Acea, ha riunito oltre 30 Amministratori Delegati e Presidenti di grandi aziende italiane impegnate in chiave strategica per l’avanzamento dei 17 Global Goals indicati dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Tra i settori maggiormente rappresentati quelli delle multi-utilities e della finanza.
«Per il Global Compact delle Nazioni Unite, di cui il Network italiano è emanazione al livello locale, l’impegno delle imprese per la decarbonizzazione resta assolutamente prioritario e s’inserisce nella più ampia cornice della Climate Action – SDG 13, rispetto alla quale molte realtà business aderenti al progetto onusiano hanno già adottato obiettivi ambiziosi e science-based. A due anni dal lancio della campagna UNGC Business Ambition for 1.5°, oltre 500 aziende partecipano al livello globale. Quasi 1.400, ad oggi, hanno adottato i Science-based target e, di queste, più di 700 sono localizzate in Europa.» ha affermato in apertura dei lavori Marco Frey – Presidente dell’UN Global Compact Network Italia.
I prossimi 15 e 16 giugno di terrà in modalità virtuale il Leaders Summit 2021 promosso dall’UN Global Compact. L’evento mette in relazione leader aziendali e politici, rappresentanti della società civile e del mondo accademico, provenienti da tutto il mondo, per accelerare l’azione sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs). La nuova edizione approfondirà le sfide più urgenti connesse al cambiamento climatico: la pandemia di Covid-19, le disuguaglianze sociali ed economiche, la corruzione incontrollata. Si condivideranno proposte per una ripartenza sostenibile.
A cinque anni dall’entrata in vigore dell’Accordo di Parigi sul Clima, è ancora lontano il raggiungimento l’obiettivo di contenimento dell'aumento della temperatura media globale al di sotto della soglia di 2°C oltre i livelli pre-industriali, limitando tale incremento a 1.5°C. Nel 2020, l’Emissions Gap Report dell’UNEP ha registrato una crescita della temperatura globale che supera i 3°C.
Molti Paesi nel mondo stanno mettendo al centro dei piani di recovery dalla pandemia di Covid-19 l’attenzione alla transizione verde, e questo rappresenta un’opportunità senza precedenti per creare i cambiamenti strutturali necessari per una riduzione sostanziale delle emissioni.
L’Unione Europea si prepara a giocare un ruolo di leadership per un’economia Net-Zero, partendo proprio da due importanti strumenti quali il Green Deal – piano d’azione e di finanziamento per una riduzione del 55% delle emissioni entro il 2030 e il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050, e il Next Generation EU, fondo istituito per supportare gli Stati europei nella gestione della crisi pandemica e sensibilmente orientata verso la lotta al Climate Change, con almeno il 30% delle risorse dedicate alla transizione energetica.
Il prossimo 21 aprile si terrà in modalità web il secondo incontro dell’anno dedicato alla presentazione di “SDG Action Manager” strumento strategico ed operativo nato dalla partnership tra UN Global Compact e B-Lab per supportare tutti i tipi di imprese nel misurare e sviluppare l’impatto delle proprie performance di sostenibilità ed accelerare, quindi, il proprio percorso organizzativo di avanzamento verso gli SDGs.
L'SDG Action Manager - gratuito e online - integra la valutazione del B Impact di B Lab, i Dieci Principi dell'UN Global Compact e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, consentendo alle aziende di agire in modo significativo attraverso l'autovalutazione dinamica, il benchmarking e il miglioramento. Si parte dall’identificazione degli SDGs prioritari per poi passare all’impostazione delle strategie aziendali finalizzate al loro raggiungimento, in termini di buone pratiche, output, gestione dei rischi e collaborazioni con altre realtà.
Il percorso, organizzato dal UN Global Compact Network Italia sui temi dell’uguaglianza di genere e dell’empowerment femminile, prenderà avvio il 13 aprile alle ore 15.00 con il primo webinar, rivolto sia agli aderenti italiani all’UN Global Compact sia a realtà esterne interessate.
Durante l’incontro, verrà approfondito il ruolo del settore privato nel contribuire all’avanzamento della parità di genere, in linea con l’SDG 5 – Gender Equality dell’Agenda 2030per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Ricerche recenti indicano che la piena partecipazione delle donne all’economia farebbe aumentare di 28 trilioni di dollari il PIL globale entro il 2025 e che il raggiungimento della parità di genere a tutti i livelli aziendali porterebbe ad un aumento della redditività, della produttività e dell'efficacia organizzativa generale.
L’economia circolare è riconosciuta dall’Unione Europea come uno dei principali driver nel processo trasformativo verso un mercato globale più sostenibile, e il settore privato – insieme alle sue catene di fornitura – è al centro del nuovo Piano di Azione Europeo – A New Circular Economy Plan (marzo 2020).
In questo ambizioso quadro, il Global Compact Network Italia presenta le nuove “Linee guida per gli approvvigionamenti circolari nel settore privato”, sviluppate nell’ambito del Laboratorio 2020 del Master in “Gestione e Controllo dell’Ambiente: Economia circolare e Management Efficiente delle Risorse” (GECA) della Scuola Superiore Sant’Anna.
Le “Linee guida per gli approvvigionamenti circolari nel settore privato” nascono dall’ascolto da parte dell'UN Global Compact Network Italia degli interessi e necessità di approfondimento dei propri aderenti e sono state sviluppate nell’ambito del Laboratorio 2020 del Master in “Gestione e Controllo dell’Ambiente: Economia Circolare e Management Efficiente delle Risorse” (GECA) della Scuola Superiore Sant’Anna.
Le Linee guida supportano le aziende nell’adottare scelte di approvvigionamento circolare, dalla selezione di materie prime e prodotti a quella dei fornitori, e quindi nel processo mediante il quale esse cercano di ridurre al minimo, o dove possibile evitare, gli impatti ambientali negativi e la creazione di rifiuti durante il ciclo di vita del proprio prodotto.
Per partecipare all’incontro è necessario registrarsi.
Per la registrazione, compilare il form a questo link
Il percorso di approfondimento “Climate Series”, promosso dall'UN Global Compact Network Italia in collaborazione con Carbonsink, prenderà avvio l’11 febbraio alle ore 11.00 con il primo webinar, rivolto sia agli aderenti all’UN Global Compact sia a realtà esterne interessate al tema.
L’appuntamento è pensato per esplorare il ruolo delle imprese nell’attuazione degli obiettivi fissati dall’Accordo di Parigi sul clima e dell’SDG 13 indicato dall’Agenda 2030, attraverso la riduzionedelle proprie emissioni dirette e indirette. Il cambiamento climatico e la conseguente distruzione degli ecosistemi, infatti, pongono il Pianeta di fronte al grande rischio di un collasso ambientale, con enormi conseguenze negative anche sulle società e sull’economia mondiale. Non c’è, quindi, più tempo da perdere per fermare il surriscaldamento globale e favorire sensibilmente la resilienza climatica.
Il focus del primo webinar sarà sulla Tassonomia e sul Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD) Reporting, importanti strumenti introdotti dall’Unione Europea per raggiungere gli obiettivi ambiziosi di riduzione delle emissioni di gas serra di almeno il 55% entro il 2030, migliorando la trasparenza e l’accountability del settore privato nel loro percorso sul clima.
Oltre a presentare i due strumenti, durante il web-meeting verranno presentati dei casi aziendali italiani di applicazione pratica particolarmente virtuosi.
È possibile registrarsi all’evento, cliccando su questo link
Per maggiori informazioni è possibile contattare Laura Capolongo,
"INTEGRARE GLI SDGs NEL REPORTING AZIENDALE: UNA GUIDA PRATICA", sviluppata dall’UN Global Compact in collaborazione con il GRI – Global Reporting Initiative, propone un processo strutturato in tre fasi e incentrato sulla prioritizzazione fondata sui principi per incorporare gli obiettivi di sviluppo sostenibile all’interno delle procedure di reporting aziendale già esistenti.
In occasione del primo anniversario dell’SDG Action Manager, strumento gratuito nato dalla partnership tra UN Global Compact e B-Lab, l'UN Global Compact Network Italia vi invita al Webinar “Valutare le performance aziendali sulla sostenibilità: SDG Action Manager”, che si terrà il prossimo 26 gennaio dalle ore 15.00 alle ore 17.00 in modalità online.
Un appuntamento volto al dialogo, promosso insieme a B-Lab Europe, in cui verranno tracciati gli esiti del primo anno della piattaforma e approfondite le sue varie funzionalità.
Si sta per chiudere un anno molto difficile, a causa della deflagrazione della pandemia di Covid-19 e ai suoi altissimi costi al livello umano, sociale ed economico. Il 2020 è stato, però, anche un anno importante per il Network italiano del Global Compact e, più in generale, per lo sviluppo sostenibile. Abbiamo, infatti, celebrato il primo Ventennale dell’UN Global Compact e inaugurato la “Decade of Action” per la realizzazione dell’Agenda ONU entro il 2030.
Di concerto con il Global Compact Office di New York e gli altri Network Locali, in particolare quelli europei, è stata lanciata una nuova call to action alle imprese di tutto il mondo per uno sforzo straordinario nell’integrazione dei Dieci Principi UNGC e dei diciassette SDGs al livello strategico, considerando non solo la dimensione interna ma l’intera sfera d’influenza delle organizzazioni, valutando i propri impatti sul mercato, a partire dalle catene di fornitura, sino all’intera comunità e alle istituzioni.
Giulia Giuffrè, Group Marketing Director e Sustainability Ambassador del Gruppo Irritec - azienda siciliana leader negli impianti di irrigazione a goccia per il settore agricolo - è la SDG Pioneer Italy per l’anno 2020.
Ad essere premiato, è il suo impegno in prima persona sia per l’integrazione degli SDGs quali elemento aziendale fortemente strategico, con un conseguente adattamento alla sostenibilità di processi e operazioni, sia per la promozione dell’iniziativa UN Global Compact e dei suoi valori all’interno e all’esterno dell’organizzazione. Un progetto importante, che ha coordinato in prima persona è Agri-Lab, “laboratorio itinerante” pensato per i Paesi in via di sviluppo che ha come obiettivo promuovere la cultura del risparmio idrico in agricoltura. Oltre a questo, Giuffré è particolarmente impegnata sul tema dell’imprenditorialità femminile: dal 2020 fa parte dell’associazione “Donne dell’Ortofrutta” e ha ricevuto a Palermo il premio “DonnaAttiva2020” per la “capacità di coniugare l’etica del lavoro e le solide tradizioni familiari all’innovazione tecnologica quale volano di sviluppo per l’intero territorio e co-fautore del benessere sociale”.
I «Science Based Target» mostrano alle aziende quanto e quanto velocemente hanno bisogno di ridurre le loro emissioni di gas serra (GHGs) per prevenire i peggiori effetti del cambiamento climatico. La loro adozione permette agli attori business di ottenere un vantaggio competitivo nella transizione verso un’economia Carbon Neutral, stimolando l’adozione di tecnologie e processi innovativi, una gestione efficace del rischio climatico, la fiducia degli investitori, dei clienti e lavoratori, delle comunità.
I «Science Based Target» sono obiettivi di riduzione delle emissioni GHGs la cui ambizione è in linea con il livello di decarbonizzazione richiesto per mantenere l'aumento della temperatura globale al di sotto dei 1.5°C, come stabilito dall'Accordo sul Clima di Parigi del 2015.
L'iniziativa Science Based Target è nata proprio con l’intento di guidare le aziende nella definizione di obiettivi ambiziosi di mitigazione del cambiamento climatico per garantire che la propria Climate Action sia in linea con gli obiettivi scientifici.
Il quinto Italian Business & SDGs Annual Forum si è tenuto a Roma - presso il Centro Studi Americani, nelle date del 13 e 14 ottobre 2020. La manifestazione è stata promossa dal Global Compact Network Italia in collaborazione con Enel ed il supporto di Maire Tecnimont e Terna.
La due giornate per lo sviluppo sostenibile si è articolata in interventi di esperti, testimonianze aziendali e gruppi di lavoro sui temi della «just transition» verso un mondo più equo, inclusivo e prospero.
L’SDG Forum è stato, anche quest’anno, l’occasione per discutere l’azione messa in campo del settore privato per la realizzazione dei Global Goals indicati dalle Nazioni Unite come via principale per la creazione di un mercato centrato sul rispetto dei diritti umani e del lavoro, dei principi dell’etica, dell’ambiente e della biodiversità. Oltre 130 rappresentanti di aziende, Istituzioni ed organizzazioni non profit impegnate sulla “Transizione per l’Agenda 2030” hanno preso parte all’iniziativa in modalità mista (dal vivo e da remoto).
» Guarda il videoracconto del Forum
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L’UN Global Compact Network Italia è partner scientifico di RCS nella promozione della due giornate (11 e 12 novembre 2020) dedicata all’economia del futuro. Il focus? Quali le sue declinazioni possibili per approfondire le buone pratiche delle aziende, degli addetti ai lavori, del mondo della scienza e della tecnologia, con l’obiettivo di arrivare a una crescita responsabile. L’Economia del Corriere della Sera, all’indomani della grave crisi provocata dalla pandemia, rinnova il suo appuntamento per riflettere su economia circolare, finanza e tecnologia, con uno sguardo su alimentazione, salute, risorse e lavoro, senza tralasciare l’energia, la smart city e l’industria.
Si è tenuto il 13 e 14 ottobre a Roma, presso il Centro Studi Americani, il quinto Italian Business & SDGs Annual Forum promosso dal Global Compact Network Italia in collaborazione con Enel (Main Sponsor) ed il supporto di Maire Tecnimont e Terna (Sponsor).
L’SDG Forum del Network italiano del Global Compact è stato, anche quest’anno, l’occasione per discutere l’azione messa in campo del settore privato per la realizzazione dei Global Goals indicati dalle Nazioni Unite come via principale per la creazione di un mondo più equo ed inclusivo e di un mercato centrato sul rispetto dell’ambiente e della biodiversità. Oltre 130 rappresentanti di aziende, Istituzioni ed organizzazioni non profit impegnate sulla “Transizione per l’Agenda 2030” hanno preso parte alla due giorni dedicata allo sviluppo sostenibile, in modalità mista (dal vivo e da remoto).
Il tema della “just transition” è stato esplorato seguendo quattro direttrici: ambiente ed agricoltura, energia, lavori del futuro ed inclusione, governance. Non sono mancati momenti di lavoro di gruppo e di condivisione di buone pratiche e ispirazioni per il futuro fra le aziende presenti.
In apertura dei lavori, il Viceministro degli Esteri, Emanuela del Re, ha riconosciuto gli straordinari risultati ottenuti dall’UN Global Compact nei suoi primi venti anni di attività, per il coinvolgimento del settore privato sullo sviluppo sostenibile. La pandemia di Covid19 ha, però, reso più complessa la risoluzione delle principali sfide della sostenibilità, aggravando le criticità già presenti nei paesi del sud del mondo. Conseguentemente, un rafforzamento del partenariato globale e multistakeholder a supporto dell’Agenda 2030, in cui le imprese possano giocare un ruolo da protagoniste, appare ancora più urgente.
Durante la prima giornata, è stato presentato un approfondimento sui dati contenuti nel Progress Report dell’UN Global Compact relativi alle aziende italiane aderenti al progetto internazionale. Come elemento principale, la ricognizione ha messo in evidenza non solo il coinvolgimento dei CEOs ma anche dei Board e del Senior Management sui temi della sostenibilità d’impresa e ciò rappresenta il primo passo per affrontare con il giusto livello di consapevolezza ed audacia la «Decade of Action» che ci separa dall’anno 2030. Tuttavia, a differenza degli attori economici europei ed internazionali, le nostre imprese non sembrano essere ancora impegnate in modo uniforme su tutti i 17 SDGs, e ciò consente di individuare possibili aree di miglioramento. Ad esempio, gli SDG 7 e 9 (energia pulita ed accessibile, infrastrutture e industrializzazione) sono riconosciuti fra le principali priorità nazionali, mentre resta ancora un buon potenziale di sviluppo sull’SDG 5 (inclusione di genere).
“La sostenibilità d’impresa è una strada a senso unico, un percorso lungo il quale l’apprendimento è continuo e la collaborazione indispensabile. Coerentemente con questo, in occasione del Forum di Roma ed in concomitanza con le celebrazioni del Ventennale del Global Compact, il Network ha premiato i suoi «Fondatori Promotori», ossia le aziende ed organizzazioni stakeholder che nel giugno del 2013 hanno partecipato alla fase costitutiva della Fondazione Global Compact Network Italia rendendo possibile il superamento dello status di gruppo informale e dando nuovo vigore alla dimensione locale del progetto. Sono in tutto 18 e fra questi vi sono diversi protagonisti della transizione energetica” ha affermato Marco Frey, Presidente del Global Compact Network Italia.
Francesco Starace, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel, ha dichiarato: “La sostenibilità non deve essere percepita esclusivamente come un valore etico, ma come elemento di competitività economica in grado di contribuire alla riduzione delle disuguaglianze, a migliorare la vita delle persone e a combattere il cambiamento climatico. L’adesione ai principi del Global Compact da parte delle aziende contribuisce a ridurre il proprio profilo di rischio e rappresenta un elemento di competitività riconosciuto dai mercati. Enel ha integrato la sostenibilità nelle proprie strategie di business ed ha fissato determinati target legati a quattro dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite; un impegno testimoniato dal successo delle emissioni di bond legati a specifici obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG). Si tratta di un’assoluta innovazione finanziaria, presa ad esempio da altre aziende e che dimostra come anche dal punto di vista degli investitori finanziari l’impegno per uno sviluppo sostenibile riduca il profilo di rischio.”
Come sottolineato da Rodolfo Errore, Presidente di SACE, non ci sarà futuro ed alcuna ripartenza se non in una chiave sostenibile. L’approccio etico al business è una scelta vincente ed un driver per la crescita delle imprese. Attraverso l’efficientamento dei processi produttivi, l’adozione di criteri di circolarità, la riduzione degli sprechi, dei costi e dei rischi, la sostenibilità rende le organizzazioni più competitive e fortemente orientate all’innovazione ed al progresso. “Questo è ciò che accade anche agli esportatori italiani nel mondo, che supportiamo nello sviluppo dei loro business: le aziende che hanno successo sono quelle che s’ispirano ai principi di un’economia pulita, circolare ed integrata.” ha specificato Errore durante il suo intervento.
A Stefano Epifani, Fondatore e Presidente di Tech-Economy 2030 è toccato il compito di rilanciare il messaggio per cui è importante mettere il digitale al centro di ciascuno dei 17 SDGs, per supportarne l’avanzamento a livello reale e globale: in altre parole, tecnologia digitale e sostenibilità digitale devono procedere l’una al fianco dell’altra.
Paolo Magri, vice Presidente di ISPI e Angelo Riccaboni, Professore presso l’Università di Siena e Presidente di Fondazione PRIMA, hanno invece posto l’accento sui molteplici livelli su cui si gioca la partita della sostenibilità d’impresa (processi e strategie, filiera, prodotti, consumo), ricordando in particolare il valore dei comportamenti adottati sul piano «micro». La «giusta transizione» passa, per buona parte, attraverso le scelte di acquisto fatte da cittadini informati, consapevoli e responsabili.
Dai Gruppi di Lavoro, attivati nell’ambito del Forum, sono emerse alcune proposte rilevanti per l’anno 2021, la cui validazione verrà condivisa con tutto il Consiglio Direttivo del Global Compact Network Italia in occasione della pianificazione strategica del prossimo anno. La creazione di un Osservatorio su Diversity e Inclusione, il supporto alle imprese per la definizione di un sistema di governance per affrontare i rischi e cogliere le opportunità del cambiamento climatico e la predisposizione di un position paper per la «transizione giusta e inclusiva», sono le priorità espresse dalle aziende ed organizzazioni partecipanti.
Il quinto SDG Forum è stato promosso con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare e Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.
Siamo entrati nella «Decade of Action» e ci restano solo 10 anni per realizzare al livello globale l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
La lotta al cambiamento climatico, l’eliminazione della povertà estrema e la riduzione delle disuguaglianze sono le tre principali sfide ancora aperte e, se non si darà nuova propulsione all’impegno per lo sviluppo sostenibile, la «just transition» ispirata dagli SDGs resterà in gran parte incompiuta.
La transizione già coinvolge milioni di aziende, dalle multinational corporation alle micro-enterprise, dislocate nel mondo ed attive in tutti i settori produttivi; passa per l’adozione di nuovi modelli di business etici ed inclusivi; genera nuove opportunità di mercato e di crescita.
Lo scorso 6 luglio si è tenuto in modalità mista (in presenza a Milano/videoconferenza) ilquinto Business & SDGs High Level Meeting promosso in modalità mista dal Global Compact Network Italia in collaborazione con Edison, e dedicato al tema «Colmare il divario della parità di genere: il ruolo delle imprese».
Hanno preso parte al web-meetingoltre 25 Amministratori Delegati e Presidenti di aziende italiane di grandi e medie dimensioni, attive in vari settori produttivi.